La maratona nella città che nel 1908 vide consumarsi il dramma di Dorando Petri, in quei giochi olimpici dell’inizio novecento. Ora a Londra 2012, più di un secolo dopo si correrà in uno scenario suggestivo, fantastico, nella città capitale della patria di tanti sport. A correre questa maratona saranno in tanti, ma i favoriti saranno ancora loro gli atleti africani che nel fondo e nel mezzofondo dettano sempre legge. Da tenere d’occhio tra gli altri Tsegay Kebede, l’atleta etiope che ha vinto la medaglia di bronzo a Pechino 2008. E poi l’altro etiope Ayele Abshero che ha fatto registrare il miglior tempo nel 2012. Senza dimenticare il keniota Wilson Kiprotich. Ci sarà anche Ruggero Pertile, unico italiano in gara, classe 1974, che non sembra in grado di ripetere i successi di Gelindo Bordin nel 1988 a Seul e Stefano Baldini ad Atene 2004. Per commentare la gara simbolo delle Olimpiadi abbiamo sentito Ugo Francica Nava, giornalista sportivo tra i più esperti in Italia. Eccolo in questa intervista a IlSussidiario.net.
Si correrà laddove proprio a Londra 1908 si consumò il dramma di Dorando Petri…
Questa è proprio una cosa eccezionale, correre la maratona dove nel 1908 si consumò il dramma di Dorando Petri, Dà proprio l’esatta misura di quanta suggestione anche storica abbia questa gara delle Olimpiadi di Londra del 2012.
Come al solito saranno favoriti gli atleti africani sopra di tutti. Quali sono i motivi di tutto questo?
È nel loro dna morfologico avere queste qualità per le corse di resistenza, quindi anche per la maratona. C’è da dire poi che la voglia di soffrire, di fare atletica ad alti livelli sta forse maggiormente nella loro situazione che li porta a voler emergere a tutti i costi nell’atletica.
Non ci sono stati tanti tempi record, o rilievi cronometrici eccezionali qui a Londra, nell’atletica, perchè secondo lei? Potrebbe essere così anche nella maratona?
In effetti a Londra i record nell’atletica non sono stati tanti, per tanti motivi, come le stesse condizioni atmosferiche, o tante ragioni di diverso altro tipo. E questo potrebbe verificarsi anche nella maratona, dove come si è visto nella prova femminile, le atlete sono state sottoposte a situazioni veramente dure anche dal punto di vista atmosferico. Da rilevare però il grande tempo di Rudisha che gli è valso il record del mondo negli 800 metri. Questa è una prestazione veramente straordinaria.
Le condizioni atmosferiche quindi potranno influenzare l’esito della gara.
Indubbiamente potrebbero essere fondamentali nel decidere l’esito di questa gara londinese.
Due parole su Ruggero Pertile, l’unico italiano in gara.
È un ottimo atleta, molto valido, che purtroppo non riesce a raggiungere i vertici di altri maratoneti del passato come Bordin o Baldini che vinsero le Olimpiadi.
È però anche un momento di crisi della nostra atletica, con solo un bronzo nel salto triplo con Donato…
È un momento difficile, dove c’è la fine di una generazione di atleti non sostituita da un altra non abbastanza così forte. E purtroppo l’abbiamo pagata qui a Londra dove le nostre medaglie si sono ridotte solo a quella di Donato nel salto triplo.
Scenario suggestivo in ogni caso qui a Londra quello della maratona, in una delle città più belle del mondo.
Fantastico direi, questa maratona sarà corsa in una città bellissima, la città d’altronde di un paese che è stata la culla di tanti sport. Pechino, gli scenari di Pechino erano stati quasi un po’ alieni. Qui a Londra sembrerà di provare le stesse sensazioni delle Olimpiadi di Atene, anche lì uno spettacolo eccezionale.
(Franco Vittadini)