Le polemiche sul calcioscommesse non sono destinate a placarsi. Il procuratore federale Stefano Palazzi, al termine della sua requisitoria, ha infatti chiesto 15 mesi per l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, e per il suo vice, Angelo Alessio (deferito con le medesime accuse).
Il ct bianconero, sfumata l’ipotesi del patteggiamento, dovrà rispondere a questo punto della mancata denuncia di due partite giocate nel 2011 e oggi ritenute “truccate”: Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena. All’epoca, Conte allenava i bianconeri di Toscana. Oggi però, a pagarne le spese, al di là del verdetto finale, sarà la Vecchia Signora, che non a caso attacca la Figc.
Il presidente della Juventus ha infatti parlato, attraverso il sito ufficiale del club, di “sistema dittatoriale”, del tutto inadeguato, “paradossale” e “inacettabile”. Parole che, ovviamente, non sono rimaste senza risposta. «La Figc e i suoi organi – si legge sul sito della Federcalcio – operano con correttezza nel pieno rispetto delle norme statutarie che garantiscono l’indipendenza e l’autonomia della Giustizia Sportiva, così come disciplinata dall’Ordinamento Sportivo Nazionale. Le valutazioni del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, non sono accettabili e vanno al di là di un legittimo esercizio del diritto di critica».
Sul tema IlSussidiario.net ha chiesto un parere a Piero Ostellino, editorialista del Corriere della Sera e autorevole tifoso juventino. «Il senso di ciò che sta accadendo è estremamente chiaro – dice Ostellino -. La Juventus è tornata a vincere e minaccia di farlo ancora. Questo però va impedito con ogni mezzo, alla luce di quella stessa logica che la fece retrocedere in serie B, e che le levò due scudetti regalandone uno a uno squadra che non ne aveva nessun diritto. La morale della favola è presto detta: il calcio può anche essere marcio alla base, quando magari qualche giocatore prova a vendere qualche partita. In realtà però è del tutto marcio ai vertici». Si riferisce alla Figc?
«Certo, perché è legata solo a chi ha i soldi. Ma non di quelli che servono a comprare i giocatori. Quelli che comprano i consensi. C’è poco altro da aggiungere. La giustizia sportiva italiana è fasulla, come spesso accade in quella ordinaria». Fa bene quindi la Juventus a protestare? «Se fossi io il Presidente farei di peggio. Anzi, iscriverei la Juventus al campionato di calcio francese e abbandonerei questo schifo…».