Allo stadio Braglia di Modena si chiude sull’1 a 0 per gli azzurri la prima frazione della gara tra Italia e Malta, valida per la seconda giornata delle qualificazione europee ai Mondiali FIFA 2014 in Brasile. Ma l’unica che sta realmente vincendo, nella terra che qualche mese fa fu sconvolta dal terremoto e che esigeva spettacolo e gol per festeggiare, è la noia, che purtroppo, come spesso del resto accade, accompagna una partita dell’Italia. Prandelli rivoluziona la formazione rispetto alla figuraccia con la Bulgaria, tornando al rombo e promuovendo Destro a fianco di Osvaldo; fiducia anche a Peluso e Cassani, terzini nella difesa a 4 scelta dal ct. Tuttavia, come abbiamo imparato alle elementari, spesso cambiare l’ordine degli addendi non cambia il risultato, ed è il caso di questa partita, che vede Malta molto aggressiva nei primi 5 minuti, al termine dei quali l’Italia, senza aver fatto assolutamente nulla, si trova immeritatamente in vantaggio, grazie al primo gol di Destro che finalizza comodamente uno splendido lancio di Marchisio, agevolato da una diagonale difensiva maltese da scuola calcio. Gli azzurri però, anzichè galvanizzarsi e cercare i gol che danno morale e spettacolo, si assopiscono in un possesso palla noioso e senza sbocchi, che dura per il resto dei 40 minuti. Niente ritmo, niente verticalizzazioni, gioco che galleggia tra difesa e centrocampo. In realtà mi sorge il dubbio che questo atteggiamento sia dato proprio dalla pochezza degli avversari, che certo non inspirano la grande prestazione: ma la speranza, anzi illusione, che sia davvero così, è proprio labile: chissà se i successivi 45 minuti mi daranno ragione?
PAGELLE PRIMO TEMPO
ITALIA: 6: è in vantaggio, certo, ma se avesse avuto davanti non dico la Spagna, ma l’Irlanda? Poco gioco e poche emozioni
MALTA: 5.5: volenterosa ma davvero poco dotata
MIGLIORE ITALIA: MARCHISIO, 7: il Principino ancora una volta è il migliore, da lui partono tutti i lanci e le poche idee di questa squadra
MIGLIORE MALTA: BOGDANOVIC, 6: è l’unico che riesce a tenere il pallone tra i piedi per più di 30 secondi
PEGGIORE ITALIA: OSVALDO, 5: poco mobile, anche se nessuno lo cerca con particolare frequenza PEGGIORE MALTA: nessuno
(Giovanni Gazzoli @giogazzoli)
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