Mario Balotelli voleva lasciare il ritiro della Nazionale: una volta appreso dell'infortunio, l'attaccante del Milan aveva deciso di tornare a casa. Prandelli l'ha convinto a restare
Voleva lasciare il ritiro della Nazionale. Poteva aprirsi un caso, e invece bravo è stato Cesare Prandelli a gestire la situazione interna: Super Mario resta a disposizione del CT, che lo utilizzerà – o almeno, al momento pensa di farlo – per la seconda delle due partite, contro l’Armenia (quando ragionevolmente ci sarà in campo la coppia con Giuseppe Rossi). I fatti sono noti: ieri mattina Balotelli si è sottoposto agli esami strumentali, si era bloccato in allenamento sentendo un dolore sospetto. La diagnosi parla di un indolenzimento all’adduttore, che ha reso necessario lo stop almeno per la gara contro la Danimarca. L’attaccante del Milan però sosteneva di sentire ancora molto fastidio, e per questo avrebbe voluto tornare a casa, non giocando nemmeno a Napoli. Ed è qui che è intervenuto Prandelli: il Commissario Tecnico ha parlato con il medico della Nazionale, il dottor Castellacci, e ha ricevuto da lui l’assicurazione che Balotelli sarebbe stato disponibile entro martedi. Per questo è andato dal suo calciatore e gli ha fatto capire l’importanza di rimanere con il gruppo: le partite non saranno decisive, ma sono comunque due occasioni per cementare i rapporti e provare assetti tattici che poi l’Italia non avrà troppe occasioni di mettere a punto, al di là delle amichevoli pre-mondiali. Balotelli ha capito, ed è rimasto: sosterrà a distanza i suoi compagni nella gara di Copenhagen, e poi sarà pronto a scendere in campo contro l’Armenia.