Se aveva fatto “scalpore” lo sbarco di Roger Federer su Twitter, un Federer che soprattutto risponde ai suoi follower con la costanza di un assiduo frequentatore dei social network e che ha già rivelato di avere una particolare passione per la Roma, questa notizia farà felici molte persone: Paul Gascoigne ha “cinguettato” per la prima volta due giorni fa, ed è stato subito tripudio. Ci è voluto del tempo per capire che fosse davvero lui: si sa, i finti profili sono all’ordine del giorno. Quando però è intervenuto il figlio Regan a certificare la veridicità dell’account, più di 300 mila persone (e il numero sale costantemente) si sono precipitate a seguire le gesta informatiche di Gazza. Un mito per tutti, soprattutto in Inghilterra; un mito che si stava perdendo, devastato dal vizio dell’alcool che più volte lo aveva messo in pericolo di vita, aveva causato improvvise sparizioni, ansia dei parenti e degli amici. Adesso, Gascoigne ha scelto di farsi sentire in prima persona. Attraverso Twitter, con un primo messaggio che diceva “non vedo l’ora di conoscervi e mostrarvi il vero Gazza”. Subito una foto con la maglia della Nazionale, e un augurio alla sua Inghilterra, che deve ancora garantirsi il pass per il Mondiale 2014. Quel Mondiale che lui stesso ha giocato, finendo in lacrime la semifinale di Italia ’90. Lacrime due volte: per l’ammonizione che gli avrebbe comunque fatto saltare la finale, e per la sconfitta ai rigori contro la Germania. L’ultima volta che l’abbiamo visto in Italia è stato un anno fa: in occasione di Lazio-Tottenham è stato invitato allo stadio dai biancocelesti ad assistere a una partita tra due delle sue ex squadre. Lo ricordiamo in abito bianco, sciarpa della Lazio al collo e sorriso a 32 denti. Magro, molto magro, ma felice al fianco del presidente Lotito, mentre tutto l’Olimpico gli tributava un’immensa ovazione. Da allora, più nulla; fino a questa inattesa e piacevolissima comparsa su Twitter. A proposito: tra gli account seguiti da Gascoigne compaiono, per il momento, quello del Newcastle (il club in cui è cresciuto), del suo ex compagno in Nazionale e nel Tottenham Gary Lineker, quello dei Rangers Glasgow dove ha giocato per tre stagioni dopo la Lazio e quello di Michael Owen e Matthew Le Tissier, storico ex attaccante del Southampton. Non c’è ancora quello della Lazio; lo aspettiamo a breve.