Questa sera, alle ore 21 a Wembley, andrà in scena l’ultima sfida valevole per le qualificazioni ai prossimi Mondiali. I padroni di casa devono assolutamente riuscire ad ottenere l’intera posta in palio, in quanto l’Ucraina, indietro soltanto di un punto, difficilmente potrebbe fallire contro il San Marino. Gli ospiti, invece, non hanno più nulla da chiedere al torneo, ma giocheranno comunque con la sfrontatezza e la tranquillità della squadra che sa che non ha nulla da perdere. Il precedente che fa rabbrividire l’Inghilterra è quello delle qualificazioni al Mondiale del 1974: anche allora bisognava battere la Polonia, ma un grande Tomaszewsky fermò tutte le conclusioni a rete della Nazionale guidata da Sir Alf Ramsey, ai Mondiali ci andò la Polonia. Che possa andare così anche questa volta? Ricordiamo: il pareggio servirebbe decisamente a poco.
Roy Hodgson ha confessato alla vigilia della partita di avere addosso molta ansia per il risultato, e che probabilmente non avrebbe dormito la notte precedente la sfida; c’è da capirlo, la posta in gioco è di quelle che possono cambiare una carriera, ma naturalmente non si tratta solo di questo quanto di spingere una Nazionale e un popolo ad un Mondiale che non si vince dal 1966. Il CT dell’Inghilterra dovrebbe cambiare poco rispetto all’ultima gara contro il Montenegro, l’unica novità, infatti, potrebbe essere l’inserimento di Townsend (favorito su Wilshere e Carrikck) a centrocampo insieme a Gerrard e Lampard. Per il resto confermati in blocco la difesa a qiattro con Jones, Jagielka, Cahill, Baines a protezione di Hart, e l’attacco composto dal tridente Welbeck, Sturridge e Rooney.
In panchina, tra i tanti, spiccano i nomi del gioiellino classe ’94 Sterling in forza al Liverpool, promosso in prima squadra, e della punta del Tottenham Jermain Defoe, il quale, a partita in corso, potrebbe risultare molto utile qualora la situazione dovessero andare per il resto indesiderato.
Il tecnico ex Inter dovrà, per forza di cose, fare a meno di alcuni infortunati illustri. Oltre al lungodegente Glen Johnson, non sono stati convocati per infortunio anche Oxlade-Chamberlain, Walcott e Carroll, lista a cui, nei giorni scorsi, si è aggiunto anche il nome di Ashley Cole (al suo posto è stato chiamato Gibbs). Non figurano tra i convocati per scelta tecnica, invece, Lescott, Rio Ferdinand, Ashley Young e Lennon.
Il CT Fornalik, complice la matematica certezza di esser fuori da ogni gioco, potrebbe schierare una formazione un po’ più spavalda e magari con un po’ di turnover, nel tentativo di centrare il grande risultato che quantomeno porterebbe un po’ di morale e resterebbe comunque scritto negli annali della nazionale polacca, in netto calo rispetto ai fasti del passato. Sul terreno di Wembley, infatti, i biancorossi dovrebbero scendere in campo con un che vedrà Boruc in porta, in difesa da sinistra a desta Wojtnowiak, Glik, Szukala e Jedrzejczyk, in mezzo a fare da diga M. Lewandowski più Lich, mentre, sulla trequarti, a sostegno dell’unica punta R. Lewandowski, dovebbe agire un trio composto da Blaszczykowski, Sobota e Krychowiak, con la possibilità di vedere in campo anche il gioiellino dell’Udinese classe ’94 Zielinski.
In panchina dovrebbe accomodarsi i due portieri dell’Arsenal Szczesny e Fabianski, quest’ultimo, però, ancora in ballottaggio per una maglia da titolare. L’ampia scelta nel ruolo non accompagna purtroppo tutte le posizioni in campo della Nazionale polacca.
Nulla da segnalare, formazione al completo.
Hart; Jones, Jagielka, Cahill, Baines; Gerrard, Lampard, Townsend, Welbeck; Sturridge, Rooney. All: Hodgson.
A disp.: Forster, Ruddy, Gibbs, Jones, Smalling, Barkley, Carrick, Milner, Wulshere, Defoe, Lambert.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Johnson, Oxlade-Chamberlain, Walcott, Carroll, Ashley Cole
Boruc; Wojtkowiak,Glik, Jedrzejczyk, Szukala; M Lewandowski, Lich; Blaszczykowski, Sobota, Krychowiak; R Lewandowsk. All: Fornalik.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno
Arbitro: Skomina (Slovenia)