Partita di lusso quella dell’Artemio Franchi: alle ore 15 di oggi si gioca infatti Fiorentina-Juventus, valida per l’ottava giornata del campionato di Serie A. Lo scorso anno fu 0-0 con i viola che dominarono, ancora prima i bianconeri vinsero 5-0 contro una Fiorentina che pensava a salvarsi; oggi è ancora sfida di alta classifica, pur se gli ultimi stop della squadra di casa hanno leggermente frenato la corsa. Sono 12 i punti della formazione di Vincenzo Montella, 19 quelli di una Juventus che potrebbe ritrovarsi da sola all’inseguimento della Roma, e male che vada rimarrebbe comunque seconda in coabitazione con il Napoli. Arbitra Rizzoli, l’arbitro migliore per una grande sfida, con temi che come tutti sanno prevaricano il campo.
Lo stesso Vincenzo Montella sa bene che questa partita conta di più. “Conta parecchio, anche per la classifica. Per battere la Juventus bisogna avere la meglio in ogni duello singolo, bisogna giocare a testa alta e noi stiamo benissimo, della mia squadra non mi preoccupa nulla”. A chi dice che la Juventus sia meno affamata di quella dello scorso anno, il tecnico risponde così: “Non mi sembra, hanno grande aggressività e cattiveria, sanno che tutti contro di loro danno qualcosa in più e si fanno trovare preparati”. E su Antonio Conte, altro allenatore giovane come lui: “La differenza è che lui ha vinto e io no: un dettaglio fondamentale. La sua mano si vede in ogni aspetto del gioco”. E per quanto riguarda la sua formazione: “Pizarro in Nazionale non ha giocato perchè si è risparmiato, vuole esserci contro la Juventus”. E ci sarà: il cileno guiderà il centrocampo in un duello tra grandi registi con Andrea Pirlo, con Aquilani e Ambrosini a dargli man forte anche in costruzione e Cuadrado-Pasqual pienamente recuperati sulle corsie. Si rivede lo schema con Borja Valero a supporto di Giuseppe Rossi: qualcosa di simile lo aveva fatto anche Conte nel finale della scorsa stagione. Per quanto riguarda la difesa, Roncaglia dovrebbe essere il prescelto per affiancare Gonzalo Rodriguez, Compper sul centrosinistra.
Tante scelte a disposizione. A cominciare da Juan Vargas, elemento di grande esperienza che può mettere in crisi l’avversario con le sue traiettorie mancine. Joaquin è ancora lontano parente del giocatore strabordante di Valencia e Malaga, ma sta lavorando duro per tornare sui suoi livelli e gettato nella mischia saprà fare il suo. Poi tanti giovani interessanti come Matos (già protagonista in Europa League) e Iakovenko, il talento discontinuo di Mati Fernandez e Tomovic per blindare il risultato qualora ce ne fosse bisogno.
Ancora ai box Hegazy (stagione sostanzialmente finita per lui), fuori anche Ilicic e Rebic che dovrebbero rientrare la prossima settimana o tutt’al più tra due giornate. Anche Mario Gomez lavora per tornare: potrebbe giocare a San Siro contro il Milan.
A Vinovo due temi hanno tenuto banco: la punizione inflitta al ritardatario Arturo Vidal e la partita semi-decisiva del prossimo mercoledi contro il Real Madrid. Sul primo tema, così Antonio Conte: “Non ho ancora parlato con lui, è giusto chiedere ad Arturo perchè si è presentato con due giorni di ritardo saltando gli allenamenti. Ci sono comunque delle regole da rispettare, valgono per tutti”. Sul secondo tema: “Oggi il Real Madrid non ha importanza, la partita della vita è quello con la Fiorentina. Affrontiamo una partita alla volta”. La Viola dunque, che Conte ha già battuto su questo campo, da giocatore e allenatore. “Vincendo tornerebbero a parlare di scudetto, sono stati costruiti per migliorare il quarto posto dello scorso anno. Hanno investito tanto e bene, il loro progetto è bellissimo e faccio i complimenti a tutti, a Montella e ai giocatori”. Sul fatto che anche la Fiorentina sia speculare al modulo della Juventus, Conte distingue a seconda di “come si utilizza questo modulo. Può diventare offensivo con gli esterni alti, ma se li fai abbassare allora è difensivo. In Italia, non vedo altre squadre che fanno il nostro gioco”. Vidal, dunque, parte dalla panchina: non dovrebbero esserci ripensamenti dell’ultimo minuto, anche perchè il Real Madrid impone comunque il turnover e allora la punizione – che ci sarebbe comunque stata – capita a fagiolo. Al suo posto c’è Pogba, con Marchisio titolare sul centrosinistra e Padoin che sostituisce Lichtsteiner. Dietro c’è la solita difesa a tre con Barzagli-Bonucci-Chiellini, davanti – era il grande domandone della vigilia – al fianco di Tevez dovrebbe trovare spazio Fernando Llorente.
Le scelte di Conte sono ridotte all’osso. In attacco il solo Giovinco rappresenta un’alternativa, naturalmente c’è Vidal se le cose si mettessero male e c’è anche Mauricio Isla, tornato in tempo a differenza del compagno di Nazionale. De Ceglie, Motta e Peluso sono tutti giocatori che possono cambiare l’inerzia sulle fasce, si rivede anche Caceres che può occupare più ruoli. Il giovane Ouasim Bouy difficilmente sarà impiegato, ma si vedrà.
Difficilmente i tre assenti di oggi saranno a disposizione per la Champions League. Nemmeno Mirko Vucinic dovrebbe recuperare a meno di miracoli, così come Fabio Quagliarella che anzi rischia pure di saltare il ritorno e altre due o tre partite di campionato. Fuori anche Simone Pepe, il cui calvario non conosce fine (nemmeno oggi sono chiari i suoi tempi di recupero).
1 Neto; 4 Roncaglia, 2 Gonzalo Rodrigurz, 15 Savic; 11 Cuadrado, 10 Aquilani, 7 Pizarro, 21 Ambrosini, 23 Pasqual; 20 Borja Valero; 49 G. Rossi. All. Montella
A disp: 78 Munua, 5 Compper, 40 Tomovic, 18 Matias Vecino, 8 Bakic, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 3 Marcos Alonso, 22 Wolski, 66 J. Vargas, 30 Matos, 77 Iakovenko
Squalificati: –
Indisponibili: Hegazy, Ilicic, Rebic, Mario Gomez
1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 20 Padoin, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. All. Conte
A disp: 30 Storari, 34 Rubinho, 16 M. Motta, 4 M. Caceres, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 11 De Ceglie, 24 Bouy, 33 Isla, 23 Vidal, 12 Giovinco
Squalificati: –
Indisponibili: Lichtsteiner, Pepe, Quagliarella, Vucinic
Arbitro: Rizzoli
Si avvicina il derbyFiorentina Juventus, e per i due allenotori non mancano i dubbi sulla formazione da schierare in campo. Montella fa il punto sull’attacco: “Ilicic e Rebic non saranno della partita. Non si sono mai allenati e non stanno molto bene. Non ci sono possibilità per domani. Rebic ha preferito giocare in Nazionale…”. Restano quindi limitate le possibità di scelta per il reparto offensivo dei viola. Conte in conferenza stampa fa il punto su Llorente, giocatore molto criticato dalla stampa e dai tifosi: “Spero di portarlo insieme alla squadra a livelli ottimi e magari potrà tornare con la sua Nazionale. Fernando ha passato un anno da turista a Bilbao inviso da tutto l’ambiente e giocando poco. E’ un ragazzo sensibile che ha patito situazione”. Per ora sembra favorito Giovinco ma sull’attaccante spagnolo ma è possibile un cambio di gerarchia all’ultimo momento.
La Juventus è attesa all’esame Fiorentina: nonostante un ottimo score (6 vittorie e un pareggio), i ragazzi di Conte non hanno impressionato in questo inizio, raccogliendo vittorie sempre sofferte. Il confronto di Firenze darà risposte in merito. Ma è scoppiato il caso Vidal: il cileno, impegnato nelle qualificazioni ai Mondiali in Brasile 2014, ha perso l’aereo, sbarcando a Torino sono nella tarda serata di ieri. Conte, che deve già fare i conti con le assenze di Lichsteiner, Vucinine e Quagliarella, lo porterà in panchina: “Le regole si rispettano”. L’allenatore avverte i suoi: “A Firenza gara della vita”, mentre Vincenzo Montella carica di adrenalina l’ambiente: “Testa alta e petto in fuori. Poi vedremo chi è più forte…” la sua provocante dichiarazione.
Archiviata la pausa delle nazionali è tornato il campionato. Dopo il big match di ieri sera all’Olimpico tra Roma e Napoli (2-0 per i capitolini), domenica pomeriggio – ore 15.00 – vedrà un’altra partita di cartello: la Fiorentina ospita all’Artemio Franchi la Juventus. I gigliati (a quota 12 punti) sono in cerca di una vittoria per rimanere attaccati alla zona Champions, ma i bianconeri hanno l’obbligo di vincere se non vogliono farsi scappare di giallorossi ancora a punteggio pieno. È un incontro molto sentito dalla due tifoserie. I viola, forti del fattore campo, cercheranno di fare lo sgambetto alla Vecchia Signora. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Rizzoli, assistenti Di Fiore Luca e Stefani, mentre il quarto uomo sarà Dobosz. Arbitri di porta Valeri e Calvarese.
– La Fiorentina non vince da tre giornate e vuole tornare a fare bottino pieno nel big match: una vittoria che varrebbe doppio. Montella ritiene la partita fondamentale, la prima di un trittico che la vedrà i suoi opposti a Napoli e Milan. La squadra, nonostante si sia rinforzata con gli acquisti mirati di Massimo Ambrosini e Giuseppe Rossi non semba riuscire ad esprimere quel calcio mostrato nella passata stagione e che quasi (salvo gol di Mexes al 93°) la stava portando in Champions League. I viola fanno del possesso palla la loro arma vincente (27’37’’ a partita), ma non stanno riuscendo a finalizzare al meglio la grande gestione del pallone e la supremazia territoriale (11’ e 27’’): 5.1 tiri in porta a partita, troppo pochi per raccogliere quelle vittorie che finora sono mancate. Inoltre, la difesa quest’anno (nonostante sia rimasta la stessa) sembra non essersi ancora registrata al meglio: 8 gol presi in 8 giornate, non certo malissimo, ma neanche una difesa di ferro complice, a dir la verità, qualche papera del giovane portiere brasiliano Neto. Montella dovrebbe schierare i suoi con il 3-5-1-1. Tomovic, Rodriguez e Savic il terzetto difensivo con Pasqual avanzato esterno largo di sinistra nel centrocampo a cinque che si compone di Aquilani (ex bianconero) Pizzaro, Ambrosini e il colombiano Quadrado, spauracchio per la difesa avversaria. Borja Valero giocherà avanzato in posizione di trequartista alle spalle di Pipito Rossi, che cercherà di imbeccare con i suoi piedi liftati.
– Quella di quest’anno è stata la miglior partenza sotto la gestione Conte, ma la Roma ha fatto filotto (in tutti i sensi) e le è ancora davanti. Rispetto alle due precedenti edizioni della sua Juve, quest’anno la squadra sembra non essere ancora entrata in forma e le vittorie sofferte e risicate di questo avvio lo testimoniano. Ma muovere critiche a una squadra che ne ha vinte 6 su 7 (e l’altra l’ha pareggiata) è comunque difficile. Il possesso palla è sempre molto alto: 29’ 21’, e i ragazzi di Conte sono primi nella classifica del dominio territoriale (14 minuti e 30 secondi) e dei tiri verso la porta avversaria con ben 7.9 conclusioni nello specchio a partita. L’attacco infatti, nonostante le difficoltà d’inserimento di Llorente sta funzionando: 14 gol fatti (due a partita), mentre è la difesa che non sembra ermetica come in passato: 6 gol subiti non sono tanti, ma per gli standard Juve sì. Conte rimane fedele al suo marchio di fabbrica, il 3-5-2. Buffon in porta con i soliti Barzagli, Bonucci e Chiellini a fargli da scudo. Lichsteiner infortunato sarà sostituito da Padoin, mentre Vidal lascerà spazio a Pogba, affiancato da Pirlo Marchisio; Asamoah il solito treno sull’out di sinistra. In attacco Tevez, con Sebastian Giovinco favorito su Llorente.