E’ Torino-Inter il posticipo dell’ottava giornata di Serie A che andrà in scena questa sera allo Stadio Olimpico del capoluogo piemontese. Una partita sentita e delicata per l’Inter, che esordisce ufficialmente oggi sotto la nuova presidenza di Erick Thohir, il magnate indonesiano che ha recentemente acquistato da Massimo Moratti il 70% delle quote azionarie della società. Inoltre, dopo aver visto il Napoli cadere venerdì sera in casa della Roma, i nerazzurri non possono evitare di cogliere al volo l’occasione di portare e due gli attuali cinque punti di distacco dalla formazione partenopea e avvicinarsi ancor di più alla vetta della classifica. La formazione granata, dal canto suo, in casa ha perso solamente il derby contro la Juve, ma non ottiene i tre punti dalla partita contro il Bologna del 22 settembre scorso. Nelle ultime tre giornate, infatti, la squadra di Ventura ha pareggiato 2-2 contro l’Hellas Verona, ha perso il derby in casa ed è stata raggiunta sul 2-2 al novantatreesimo minuto dalla Sampdoria in trasferta. Detto ciò, andiamo a vedere le probabili formazioni che potrebbero essere schierate stasera.
Tantissime le assenze con cui dovrà fare i conti mister Ventura, costretto a presentarsi stasera all’Olimpico con un modulo diverso. “Viviamo un’emergenza reale – ha detto in conferenza stampa – ma io odio piangermi addosso e sono convinto che la squadra farà una buona partita contro l’Inter”. Nonostante i sei giocatori che stasera non ci saranno, tra infortunati e squalificati, l’allenatore granata sa di poter finalmente tornare a contare su Gazzi e Barreto, rientrati dalla squalifica per il caso scommesse. “Ma anche in questo caso siamo in emergenza – continua Ventura -, non hanno ancora disputato una partita intera”. “Potremmo anche cambiare modulo – conferma poi – . Vives centrale in difesa? Molto dipenderà anche da come si schiererà l’Inter e con quali attaccanti tra Icardi, Palacio e Belfodil”. Un commento infine sull’Inter: “E’ la tipica squadra di Mazzarri, dal copione abbastanza chiaro, bravissima ad attaccare gli spazi e a sfruttare le qualità dei singoli. Era così a Napoli con Cavani e Hamsik, presumo che in linea di massima sarà così anche con l’Inter. Non so se sarà in grado di lottare per lo scudetto, ma sicuramente potrà fare un campionato diverso dall’anno scorso. Walter ha portato personalità, esperienza e un impianto tattico. Ha dalla sua i risultati, ha portato il Napoli in Champions”.
Viste le tantissime assenze, anche la lista dei giocatori che oggi si accomoderanno in panchina si accorcia notevolmente. Tra questi c’è senza dubbio Gazzi, rientrato dalla squalifica insieme a Barreto, con quest’ultimo che però dovrebbe partire titolare. Tra gli altri che stasera saranno a disposizione di Ventura a partita già iniziata ci sono Berni, Gomis, Masiello, Bellomo, Meggiorini, Maksimovic e Scaglia.
Come dicevamo, Ventura sarà probabilmente costretto a cambiare modulo per tentare di salvare il salvabile della formazione: oltre allo squalificato Glik, non saranno presenti oggi contro l’Inter anche Bovo e Rodriguez in difesa, più El Kaddouri e Basha a centrocampo. Recuperato invece Maksimovic, che partirà dalla panchina.
Qualche assenza anche per Mazzarri, ma formazione tutto sommato quasi completa. Sarà interessante invece come reagirà la squadra (allenatore compreso) alle cessione della società all’imprenditore indonesiano Thohir. In conferenza stampa, il tecnico ha fatto innanzitutto il punto sulla formazione da presentare stasera e sulle trasferte che molti giocatori hanno fatto con le nazionali in Sudamerica: “La condizione fisica è una bella domanda, ma è già positivo che siano tornati senza infortuni. Oggi valuterò guardando il campo. Anche contro la Roma la prestazione non è stata così negativa, abbiamo pagato gli errori. Contro il Toro sarà una partita difficile, su un campo particolare contro una squadra ottima, con un allenatore che dà organizzazione di gioco. E’ un test importante, un’altra verifica ma sono fiducioso di poter fare bene”. Tra gli assenti “eccellenti” c’è anche Alvarez: “Dispiace per Ricky che stava facendo molto bene e aveva bisogno di continuità. Kovacic al suo posto? E’ una possibilità”, anche perché Guarin “sta progredendo bene nel ruolo in cui è stato impiegato anche se l’ho provato trequartista in America. Quindi meglio evitare di mettere troppe idee in testa”. Infine un commento su Thohir: “Moratti ha preso questa decisione per il bene del club. Le motivazioni io le trovo sempre, devo dare il massimo sempre e comunque. Comunque se Thohir dovesse chiamare gli parlerò volentieri, in inglese perché ho fatto la gavetta e so farmi capire bene”.
Quasi “obbligata” la panchina odierna dell’Inter, composta presumibilmente da Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Wallace, Samuel, Pereira, Mudingayi, Kuzmanovic, Olsen, Belfodil e Icardi. L’unico dubbio è rappresentato proprio da quest’ultimo, che Mazzarri potrebbe anche schierare fin dall’inizio per proporre un modulo più offensivo.
Ci sono solo Alvarez e Campagnaro tra i “nuovi” assenti nerazzurri, oltre a quelli già noti che sono Chivu, Zanetti, Milito e Mariga. Probabile dunque la conferma del 3-5-1-1 con Palacio davanti a tutti coadiuvato da Kovacic, ma chissà se Mazzarri opterà per una formazione anche più aggressiva.
Padelli; Darmian, Vives, Moretti; D’Ambrosio, Brighi, Bellomo, Farnerud, Pasquale; Cerci, Immobile. All. Ventura
A disposizione: Berni, Gomis, Maksimovic, Scaglia, S. Masiello, Gazzi, Barreto, Meggiorini
Squalificati: Gillet, Glik.
Indisponibili: Larrondo, Guillermo Rodriguez, Bovo, Basha, El Kaddouri.
Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Kovacic; Palacio. All. Mazzarri
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Wallace, Samuel, Pereira, Mudingayi, Kuzmanovic, Olsen, Belfodil, Icardi
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Chivu, Zanetti, Milito, Alvarez, Campagnaro.
Arbitro: Doveri
Si avvicina Torino Inter e per Mazzarri restano ancora forti dubbi sugli undici da schierare in campo. In conferenza stampa dichiara: “Ho tanti dubbi, non solo in difesa. Gli unici sicuri sono Palacio e Jonathan”. A tormentare l’allenatore livornese sono anche le condizioni del blocco argentino tornato tardi dagli impegni della Nazionale: “Le loro condizioni? Non lo so. Ieri sono arrivati e hanno fatto lavoro leggero. Per quanto mi risulta sono buone, oggi valuterò le loro condizioni. Poi deciderò la formazione che mi dà più garanzia”.
“Sono tutti sotto esame”, così Walter Mazzarri striglia i suoi reduci dal tonfo interno (0-3) contro la Roma. Non vuole che la sconfitta pesi nella testa e sulle gambe dei suoi giocatori. Trasferta non certo facile quella all’Olimpico di Torino, visto il buon momento di forma dei granata che domenica scorsa hanno raccolto 1 punto a Marassi contro la Sampdoria, ma meritavano ben di più. Ventura è alla prese con non pochi grattacapi visto gli infortuni e le squalifiche ma è fiducioso dei suoi: “Faremo una grande partita. Mi piacerebbe battere la nuova Inter…”. La sfida è lanciata. Domenica sera, ore 20.45, il fischio d’inizio.
L’Inter punta dritto (almeno) al terzo posto e dopo la sconfitta contro i giallorossi, è chiamata a una reazione d’orgoglio su un campo che storicamente le ha sempre regalato più gioie che dolori. Mazzarri deve fare i conti con molti sudamericani reduci dalle qualificazioni per i mondiali e, stando alle ultimissime, proporrà una formazione un po’ rimaneggiata. Il Torino (a quota 9 punti) ha raccolto in queste prime sette giornate meno di quello che meritava, ma grazie a un super Cerci, capocannoniere del torneo con 6 reti, può guardare al futuro forte di aver in casa un talento invidiato da mezza Serie A e da mezza Europa. Ventura lo ha rigenerato e reinventato (falso)centroavanti e questa scommessa sta pagando eccome i suoi dividendi. Il match si prospetta piacevole, tra due squadre che nonostante le difficoltà in cui si può incappare ad inizio anno, hanno espresso un buon calcio. L’arbitro dell’incontro sarà Doveri. Guardalinee Nicoletti e Grilli, Quarto uomo Galloni, mentre i giudici di porta Bergonzi e De Marco.
– Il rullino di marcia granata è positivo: nelle ultime 3 giornate ha raccolto 4 punti e per una squadra che ha l’obbiettivo primario della salvezza non ci si può certo lamentare. A differenza dell’anno passato, dove le cose non funzionavano per niente bene, Ventura sembra essere riuscito ad oliare quasi alla perfezione gli ingranaggi della sua squadra che, complice un Cerci in grande spolvero, è attualmente a metà classifica, lontana 6 punti dalle posizioni che scottano. Il Toro fa un buon possesso palla – è ottava in classifica con 26’02’’ – e attenta alla porta avversaria con 4.7 tiri nello specchio a partita; non tantissimi, ma Cerci finora è stato quanto mai implacabile e cinico. Per supremazia territoriale invece soffre un po’, collocandosi solo 16esima con 8’55’’. Tutto sommato il 3-5-2 sta pagando e rispetto ai tormentatissimi anni passati, sembrerebbe che i cuori dei tifosi granata – in ottica salvezza – potrebbero subire meno attentati. Ultimo dato statistico: la differenza reti è zero: 10 gol fatti (un po’ pochini) e 10 subiti (tantini). Ventura schiera Padelli tra i pali con Darmian, Vives e Moretti a sua protezione. Pasquale l’esterno di sinistra e D’Ambrosio quello di destra (per lui già due gol stagionali). Brighi, Bellomo e Farnerud i tre centrali. Cerci-Immobile la coppia d’attacco.
– La cura Mazzarri ha dato i suoi frutti ed è sbagliato tirare il calcio al secchi del latte per la sconfitta al Meazza contro una Roma indiavolata. L’Inter è viva e togliendo il tonfo interno ha espresso un bel gioco ed è sempre apparsa equilibrata in campo. 16 gol fatti e 6 subiti sono, per gli standard (pensiamo all’anno scorso) grasso che cola e Mazzarri sembra essere riuscito nell’impresa di puntellare al meglio la difesa, dando grande armonia agli arti reparti. 14 punti in 7 giornata (media dei due punti) sono il giusto riconoscimento per il lavoro fatto. Là davanti, la Roma sta facendo cose incredibili, ma il terzo posto è alla portata di mano (nonostante l’agguerrita concorrenza. Si parlava di equilibrio e infatti le statistiche in merito non mentano, anzi premiano e promuovono a pieni voti la nuova pelle neroazzurra: l’Inter è la squadra che fa più possesso palle di tutta la competizione (ben 29’36’), tira verso la porta avversaria 6.9 volte a partita (quarta) ed è seconda dietro alla Juventus per supremazia territoriale con 13’35’’. C’è ancora molta strada da fare, siamo appena agli inizi, ma il sentiero imboccato è quello giusto. Veniamo all’undici che dovremo vedere scendere in campo lunedì sera. Ovviamente, 3-5-2 “mazzariano”. Handanovic tra i pali con Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus a comporre il terzetto di difesa. A centrocampo cambia qualcosa: torna Jonathan e Kovacic. Insieme a loro Guarin, Cambiasso e Nagatomo sull’out di sinistra. In attacco fiducia a Icardi che affiancherà Rodrigo Palacio.