Reggina-Pescara si chiude con il risultato finale di 2-3 in virtù dell’autogol di Schiavi nel primo tempo, le regi di Maniero (su rigore), Politano e Ragusa che ribaltano la gara e il gol della speranza di Gerardi – di testa – nel finale. Una partita che ha vissuto di fiammate, con un primo tempo che si è concluso con il paradossale svantaggio del Pescara (non tanto per meriti degli abruzzesi, quanto per il fatto che la Reggina non avesse effettuato alcun tiro verso la porta bianco azzurra), e con una ripresa in cui un deciso impulso degli uomini di Marino ha trovato reti belle e quel pizzico di fortuna tale da sovvertire la gara. La Reggina ha reagito davvero troppo tardi, ma nel finale ha davvero messo paura agli ospiti, anche se un attento Belardi si è dimostrato efficace nell’azione e nella conduzione della difesa evitando guai peggiori. Arriva una vittoria scacciacrisi per Marino, qualche nuova formula convincente e una bella iniezione di fiducia per gli abruzzesi, si rimane impigliati nella crisi, invece, per quanto riguarda la Reggina, povera di idee e di convinzione (clicca qui per il tabellino di Reggina-Pescara)
Partita pazzesca al Granillo. A soli tre minuti dal novantesimo la Reggina accorcia le distanze con un gol del bomber Gerardi che, subentrato a Cocco, colpisce di testa su cross dalla bandierina e trafigge l’estremo difensore del Pescara. E’ il quarto gol in questo campionato per l’attaccnte ex Udinese.
E sono tre. Il Pescara che sembrava spacciato è riuscito in soli 18 minuti a segnare ben tre reti, l’ultima dell’attaccante Ragusa che controlla in piena area di rigore e trafigge senza pietà il portiere Benassi. Un incubo per i tifosi reggini che ammutoliti stanno assitendo al “suicidio” dei loro beniamini. Castori dovrà correre ai ripari in questi ultimi minuti della partita.
Un uno due micidiale quello del Pescara che gela il pubblico del Granillo: nel giro di soli 10 minuti gli ospiti si portano in vantaggio con un eurogol del giovane romanista Politano che scaglia una rasoiata da 25 metri che si infila nell’angolino basso, imprendibile per l’estremo difensore della Reggina.
Arriva al minuto 7 del secondo tempo il pareggio del Pescara che riapre la partita con un rigore realizzato dal bomber Maniero. Penalty ineccepibile a seguito di un nettissimo fallo di mano in area ad opera di Sbaffo, che sostituito chiede scusa ai propri tifosi. Nessuna protesta da parte del pubblico ne dei giocatori di casa. Maniero dopo il gol è corso ad abbracciare in panchina il suo allenatore, Pasquale Marino.
La Reggina passa in vantaggio sul Pescara con una sfortuantissima deviazione di Schiavi su traversone di David Di Michele. Brutta botta per un Pescara che aveva iniziato la gara con tutte le cautele per cercare di non buscare la sciagurata rete dello svantaggio. Cosa puntualmente avvenuta, putroppo per gli abruzzesi nel modo peggiore, con una autorete. Un dato su tutti, alla fine del primo tempo la Reggina è in vantaggio pur senza aver mai tirato verso la porta difesa da Belardi.
Le formazioni ufficiali della partita Reggina-Pescara. Fabrizio Castori, all’esordio sulla panchina della Reggina, sceglie il modulo 4-3-1-2 con Alessandro Sbaffo dietro le punte Di Michele e Cocco. Il Pescara risponde con il 4-3-3: Cosic in difesa al posto dell’annunciato Bocchetti, Ragusa e Politano ai fianchi di Maniero in attacco 1 Benassi; 3 Maicon, 5 Lucioni, 6 Ipsa, 23 Adejo; 19 N.Rigoni, 2 Strasser, 24 Dall’Oglio; 8 Sbaffo; 10 Di Michele, 20 Cocco In panchina: 12 Zandrini, 16 Di Lorenzo, 4 De Rose, 18 P.Caballero, 27 Maza, 28 Falco, 9 Gerardi Allenatore: Fabrizio Castori 25 Belardi; 6 Zauri, 21 Schiavi, 23 Cosic; 14 Balzano, 16 Brugman, 18 Rizzo, 29 Rossi; 27 Ragusa, 19 Maniero, 7 Politano In panchina: 1 Pigliacelli, 33 Zuparic, 15 A.Bocchetti, 10 Viviani, 17 Fornito, 11 Cutolo, 46 Mascara, 13 Vukusic, 31 Padovan Allenatore: Pasquale Marino
Questa sera alle ore 20.45 allo stadio Granillo di Reggio Calabria si giocherà la partita Reggina-Pescara, che è valida come anticipo della undicesima giornata del campionato di serie B 2013-2014. Dunque inaugurare questo nuovo turno della cadetteria spetta a una partita di grande fascino tra due squadre dal passato illustre, ma il cui presente è purtroppo molto più difficile. Basta dare uno sguardo alla classifica per capire quale sia la situazione attuale: gli amaranto calabresi sono quintultimi con nove punti, mentre i biancazzurri abruzzesi sono addirittura un punto e una posizione più in basso. Se il campionato finisse oggi, questo sarebbe lo spareggio playout per stabilire la quarta squadra da retrocedere in Lega Pro: a questo punto, è facile capire che i punti in palio questa sera sono già pesantissimi, e anche il pareggio rischia di essere un brodino non molto utile. Inoltre, Reggina-Pescara sarà un appuntamento significativo per entrambi gli allenatori: sulla panchina dei calabresi debutta Fabrizio Castori, che in settimana ha sostituito l’esonerato Gianluca Atzori, mentre sulla panchina ospite traballa Pasquale Marino, il cui futuro è in bilico anche se pure nelle scorse ore il presidente pescarese Daniele Sebastiani gli ha riconfermato la fiducia. In ogni caso, sarà una partita da non perdere, anche se dispiace doverlo chiamare “spareggio salvezza”.
Il cammino della Reggina finora è stato caratterizzato da due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte: numeri non certo esaltanti, e d’altronde i calabresi sono ai margini della zona retrocessione, con sole sette reti segnate ed invece ben quindici gol al passivo. Sono questi i numeri che hanno condannato Atzori, il cui bilancio nelle ultime cinque giornate era stato di una sola vittoria a fronte di quattro sconfitte. Troppo isolato il sia pur prestigioso successo contro l’Empoli, all’ormai ex allenatore è stata fatale la pesante sconfitta di sabato scorso sul campo del Modena (3-0). L’unica nota parzialmente positiva della stagione è il buon rendimento nelle partite casalinghe, con otto punti in cinque giornate, frutto di due vittorie, altrettanti pareggi e una sola sconfitta, a fine settembre contro il Carpi, cioè il match che disse definitivamente che l’inizio di stagione della Reggina è difficile. Uno dei problemi principali della squadra calabrese è l’eccessiva dipendenza in attacco da Federico Gerardi, autore fin qui di tre gol e unico uomo dell’intera rosa capace di segnare più di un gol nelle prime dieci giornate. Passando sulla sponda del Pescara, la situazione non è molto diversa: gli otto punti conquistati finora sono frutto di una sola vittoria, cinque pareggi e quattro sconfitte. Insomma, il problema è l’incredibile fatica ad ottenere il risultato completo: nelle ultime cinque giornate il bilancio è stato di tre pareggi seguiti da due sconfitte. Particolarmente pesante quella di settimana scorsa, in casa contro la matricola Latina (0-1): doveva essere l’occasione per rilanciarsi, ha spinto invece gli abruzzesi in zona retrocessione. In trasferta finora il Delfino ha giocato solo quattro partite, con due pareggi e altrettante sconfitte: insomma, manca ancora la vittoria lontano dall’Adriatico-Cornacchia. La differenza reti è in realtà non così negativa, con un bilancio quasi in equilibrio: dodici gol segnati e tredici subiti, ma la situazione in classifica non consente più di tergiversare. Urge darsi una mossa. Ma ora è tempo di passare la linea al campo: l’anticipo della undicesima giornata di serie B Reggina-Pescara sta per cominciare…
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I tabellino di Reggina-Pescara
Benassi, Maicon, Lucioni, Ipsa, Adejo, Rigoni, Strasser, Dall’Oglio (27’st De Rose), Sbaffo (12’st Falco); Di Michele, Cocco (20’st Gerardi)
Belardi, Zauri, Schiavi, Cosic (1’st Bocchetti), Balzano, Brugman, Rizzo, Rossi, Ragusa, Maniero (26’st Mascara), Politano (41’st Cutolo)
Nasca di Bari
36’pt (aut) Schiavi (P), 10’ st Maniero (rig) (P), 13’ st Politano (P), 17’ st Ragusa (P), 44’ st Gerardi (Reg)
Politano, Sbaffo