Genoa-Verona finisce 2-0. Continua la marcia inesorabile del Grifone: da quando è tornato Gian Piero Gasperini la squadra ha ottenuto 13 punti in 6 partite e si trova ora a quota 17, scavalcando momentaneamente la Lazio e portandosi al settimo posto in classifica. Decidono le reti nel primo tempo: al 29′ Portanova svetta di testa su angolo di Matuzalem, al 35′ Kucka – sempre di testa – finalizza uno splendido lancio in verticale ancora di Matuzalem. Il Verona resta a quota 22, ora quinto e con la possibilità di essere sorpassato dalla Fiorentina.
Al 35′ minuto Genoa-Verona 2-0. Il gol è di Juraj Kucka, al secondo gol consecutivo: Gasperini lo lancia da esterno nel tridente e lui ripaga la fiducia. Altro splendido lancio di Matuzalem, che dalla trequarti lascia partire un mancino teso dentro l’area dove si inserisce Kucka; Cacciatore è sorpreso dal taglio dello slovacco che impatta di testa e mette alla sinistra di Rafael, ancora una volta incolpevole.
Al 29′ minuto Genoa-Verona 1-0. Segna Daniele Portanova, stacco imperioso su calcio d’angolo battuto da sinistra da Matuzalem. Rafael scivola sulla riga di porta e non riesce a intervenire, colpevole la difesa che lascia solo il difensore romano, al 17esimo gol in Serie A.
Tutto pronto a Marassi: comunicate le formazioni ufficiali di Genoa-Verona, la partita può cominciare. Genoa con 14 punti in classifica, Verona a quota 22. 1 Perin; 3 Antonini, 90 Portanova, 21 Manfredini; 20 Vrsaljko, 14 Cofie, 27 Matuzalem, 13 Antonelli; 18 Fetfatzidis, 11 Gilardino, 33 Kucka. Allenatore: Gian Piero Gasperini. In panchina: 53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 91 Bertolacci, 8 Biondini, 16 Calaiò, 26 Centurion, 4 De Maio, 77 Konate, 10 Lodi, 15 Marchese, 2 Sampirisi, 9 Stoian, 69 Sturaro, 28 Tozser 1 Rafael; 29 Cacciatore, 23 Gonzalez, 22 Maietta, 33 Agostini; 2 Romulo, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 11 Jankovic. A disposizione: 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 4 Laner, 5 Donati, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia, 13 Bianchetti, 18 Moras, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel.
Le due squadre giocano in una maniera diversa, ma simile nello stesso momento. L’unica cosa che le accomuna è la presenza di un centravanti in mezzo ai tre attaccanti (Gilardino da una parte e Toni dall’altra), ma, per il resto, i due allenatori hanno filosofie di calcio ben diverse. Gasperini, infatti, predilige molto allargare il gioco anche sulle fasce in favore degli inserimenti degli esterni sia d’attacco che di difesa, mentre Mandorlini preferisce, prevalentemente, giocare palla a terra, con i due attaccanti esterni che hanno come obbiettivo principale quello di servire il centravanti in questione.
Partita, tutto sommato, equilibrata quella che, domani pomeriggio alle ore 12:30, andrà in scena al Luigi Ferraris di Genova. La Snai, forse in virtù del fattore campo, forse per la loro voglia di risalita, da per favoriti proprio i Grifoni, tanto che, una loro vittoria, è quotata a 2,25 contro i 3,10 degli scaligeri, mentre un pareggio viene dato a 3,25. Un ulteriore segno di equilibrio che ci potrebbe essere, è il fatto che il Gol viene pagato a 1,70 contro il 2,05 del NoGol, mentre l’Under e l’Over vengono dati rispettivamente a 1,80 e a 1,90. Nonostante la classifica veda le due squadre distanziate di ben 8 punti, i rossoblu potrebbero davvero riuscire a replicare l’impresa di domenica scorsa contro la Lazio, e, in tal senso, vi consigliamo di puntare su una loro vittoria di misura, e, nello specifico, il 2-1 (quotato a 9,50). Da tenere sott’occhio, inoltre, il medesimo risultato a favore degli ospiti (dato a 12) ed il pareggio a reti bianche (9,50).
La Serie A torna con la dodicesima giornata, prima della pausa dedicata alle nazionali. La domenica si apre, come di consueto, con l’anticipo dell’ora di pranzo: alle 12,30 allora occhi sul Luigi Ferraris, dove si gioca Genoa-Verona. Una partita tra due società storiche del nostro calcio, entrambe con scudetti vinti, che però negli ultimi decenni hanno conosciuto un netto ridimensionamento (a dire il vero quello del Grifone è decisamente più antico) e quindi lottano ora per rimanere in Serie A, al di là della situazione di classifica che vede gli ospiti addirittura quarti con 22 punti e il Grifone comunque a +8 sulla terzultima (14 punti) grazie al brillante ritorno in panchina di Gian Piero Gasperini. La vittoria per gli scaligeri sarebbe una conferma di quanto di buono il gruppo di Andrea Mandorlini stia facendo, nonchè un deciso passo in avanti rispetto a un bilancio esterno che al momento non è dei migliori; il Genoa da parte sua darebbe continuità all’ultimo periodo decisamente brillante e si porterebbe verso quote europee sconosciute da tempo ma già toccate con il tecnico attuale (Europa League, con immediata eliminazione nella fase a gironi) e prima ancora con Osvaldo Bagnoli (semifinale di Coppa UEFA). Il quale, naturalmente, è forse il doppio ex più celebrato: con il Genoa come detto una semifinale europea condita da vittoria ad Anfield Road, con il Verona la promozione in Serie A e lo storico scudetto, oltre a due finali di Coppa Italia e i quarti di finale raggiunti in Coppa UEFA. Altri doppi ex sono Alberto Malesani e Attlio Perotti (sempre come allenatori nelle due piazze) e Gianluca Pegolo, che però al Genoa non ha mai giocato (vi è solo passato andando poi sempre in prestito), Dario Dainelli, Adailton, Papa Waigo, Sebastien Frey, Mario Cvitanovic (oscuro difensore croato con una stagione a Genova e una a Verona), Vincenzo Italiano. Tra quelli di oggi Bosko Jankovic, Luca Toni e Alberto Gilardino, due stagioni al Bentegodi all’inizio della carriera. L’ultimo precedente in Serie A (bilancio: quattro vittorie del Genoa, due pareggi, due vittorie del Verona) è datato addirittura 1991-1992: lo vinse 1-0 il Grifone, gol di Claudio Branco.
Il Genoa sta volando con il ritorno di un allenatore come Gian Piero Gasperini, che era già stato artefice del grande ritorno in Serie A dei rossoblu dopo dieci stagioni di assenza e campionati di Serie C con improbabili giocatori nella rosa e tanta confusione a livello di società. Con il Gasp era arrivata anche l’Europa, ma poi il rapporto si era interrotto; quasi come se fosse una maledizione, senza di lui il Grifone ha penato, sfiorato la retrocessione, girato tutta una serie di allenatori che non sono riusciti a migliorare la situazione. L’ultimo, Fabio Liverani, ha lasciato il gruppo con 4 punti in 6 giornate, e la convinzione in Enrico Preziosi di aver fatto il passo più lungo della gamba. Problema risolto: con Gasperini in 5 giornate sono arrivati dieci punti e cioè tre vittorie (Chievo, Parma e Lazio), un pareggio (all’esordio bis, contro il Catania) e la sconfitta dello Juventus Stadium, per la quale nessuno ha sollevato drammi. La squadra si è portata immediatamente all’ottavo posto in classifica, cioè in “zona Gasperini”: da vedere se terrà, ma di certo il gruppo ha tanta qualità, un attaccante in grado di fare la differenza come Gilardino e giovani interessanti (su tutti il croato Vrsaljko) che se ben allenati e motivati possono esplodere. Per il momento si va avanti consapevoli che la salvezza possa essere un affare molto più semplice di come lo era stato nelle passate stagioni: i tempi delle maglie consegnate ai tifosi inferociti sembrano essere alle spalle, e questa partita interna contro una squadra lanciatissima può essere un bel banco di prova. Il Verona sembra aver ripercorso la stessa storia del Genoa, solo qualche anno più tardi: la serie B conosciuta dopo un campionato la cui andata era stata da Coppa UEFA (2001-2002) e poi undici stagioni di purgatorio e inferno, passati tra cadetteria e Serie C. Salvifico l’arrivo di Andrea Mandorlini: promozione in B, playoff persi al primo tentativo di risalita in Paradiso, infine la conquista diretta della Serie A. Da allora, il Verona non si è più guardato indietro: il campionato è iniziato alla grande ed è stato pareggiato il grande record di vittorie interne consecutive, cioè sei. La sensazione è che se dovesse migliorare leggermente il rendimento lontano dal Bentegodi questa squadra potrebbe definitivamente esplodere e raggiungere davvero l’Europa a fine stagione. Per il momento è quarto posto, ma il bilancio fuori casa racconta di una sola vittoria (ottenuta sul campo del Bologna lo scorso 6 ottobre), un pareggio (a Torino contro i granata) e tre sconfitte, pur se arrivate contro Roma, Juventus e Inter e quindi da mettere in preventivo. Rafael è il miglior portiere della serie A per percentuale di parate sui tiri che deve fronteggiare, ma la difesa resta comunque da sistemare: 17 gol incassati per una squadra quarta in classifica non sono certo pochi. Vedremo in ogni caso come andrà a finire questa partita che si preannuncia spettacolare: non resta che dare la parola al campo, la diretta di Genoa-Verona sta per cominciare…
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