E’ una vittoria fondamentale per Stafano Colantuono e i suoi ragazzi. Atalanta batte Bologna 2-1 e sale così a quota 16 punti in classifica, all’ultimo respiro: tre punti che adesso avvicinano gli orobici alle posizioni europee ma soprattutto li portano a +9 sul terzultimo posto, un bottino che sarà molto utile nel prosieguo del campionato. Sfortunato il Bologna, che cade per un errore del suo portiere e resta a 10 punti, ancora nella zona calda della classifica: una squadra che rispetto a qualche settimana fa ha certamente ritrovato smalto, ma deve diventare più cinica in zona gol anche se la prima rete in campionato di Rolando Bianchi potrebbe essere fondamentale per ritrovare un attaccante che i gol li ha sempre fatti. Non un capolavoro, e si poteva immaginare. Due squadre alla ricerca di punti, dominate più dalla paura che dall’urgenza di trovare il gol. Alla fine sono comunque arrivate tre reti ed emozioni nel finale, perciò ci possiamo accontentare. Vittoria importante, che dà morale e – cosa ancora più importante – tre punti che valgono tantissimo nella corsa salvezza. Buona soprattutto la reazione dopo il gol subito, anche se la rete decisiva è arrivata in modo fortunoso; ma è frutto della tenacia che Colantuono ha infuso nei suoi giocatori. Cade sul più bello, quando pensava di aver messo le mani sui quarto risultato utile consecutivo. Che sarebbe stato un pareggio prezioso e di grande impatto emotivo. Diventa invece una sconfitta per una distrazione del portiere: i felsinei restano a metà tra la definitiva maturazione e la pericolante condizione di chi deve sempre fare punti pesanti. Partita tesa e nervosa che amministra piuttosto bene, comminando solo cinque ammonizioni (di cui una, quella di Livaja, inevitabile per maglia sfilata dopo il gol).
Di fatto regala il pareggio al Bologna con un’uscita avventata e fuori tempo: i compagni raddrizzano la situazione.
Non è un terzino di spinta, perciò troppe colpe non si possono attribuire direttamente a lui; per contro, dalla sua parte non passa nessuno.
Forse anche lui è leggermente in ritardo in occasione del gol, ma la traversa tradisce tutti.
Poco impegnato, tiene la sua mattonella quasi ci fosse incollato sopra e non demerita.
Poco appariscente finchè non scaraventa in porta un sinistro che vale il primo vantaggio orobico.
Poco brillante, è sempre a tiro del passaggio dei compagni ma con la palla tra i piedi non sa bene che fare.
Partita di sacrificio, senza troppi guizzi ma con tanti palloni distribuiti con parsimonia e senza mai sbagliare. Gioca semplice, spesso la soluzione giusta.
Molto bene in fase di copertura, ma troppo irruento: è un miracolo che non vada sotto la doccia in anticipo per due falli in sequenza.
( Sempre attento e puntuale, anche lui non fa cose trascendentali ma quello che fa è sempre utile)
Evanescente e fumoso, è in una di quelle giornate in cui il suo talento non emerge, e così il fisico lo penalizza. ()
Nei panni di vice Denis segna un gol importantissimo: Curci ci mette del suo, ma il tiro è potente e ha il coraggio di provarci. Messaggio forte a Colantuono.
Gioca 55 minuti perchèn non vede mai il pallone. Si sfiducia quasi avesse capito che non è giornata.
( Grande talento che con meno infortuni avrebbe forse avuto altra carriera. Spreca un’ottima occasione, altrimenti avrebbe un voto più alto)
Prende due gol da fuori: sul primo appare poco reattivo, sul secondo sbaglia tecnicamente l’intervento. Frittatona, e partita persa.
Grande copertura per togliere a De Luca la gioia del gol, spreca nel finale una buona occasione per il pareggio.
Impacciato, sbaglia clamorosamente un rinvio dando a Marilungo l’opportunità di segnare. Graziato, ma è lo specchio di una giornata difficile.
Livaja deve uscire a trovare palloni giocabili perchè il suo marcatore non gli lascia mai spazio. Quando lo fa, il Bologna prende gol.
Ectoplasma: non combina nulla di buono, è sempre in ritardo sul pallone e viene giustamente sostituito, anche troppo tardi.
( Una favola: entra e segna, nello stadio della sua prima squadra in serie A che non prende bene l’esultanza. Peccato che Curci vanifichi il lieto fine)
Ci prova e riprova, è una delle poche certezze rossoblu e ormai uno dei leader della squadra.
Cancellato da Scaloni, ma il suo è un dinamismo che piace a Pioli e infatti sempre più spesso è titolare. E’ giovane e deve maturare.
( Non fa meglio del compagno di squadra)
Fiato da vendere, non molla mai un centimetro e un pallone. Avessero tutti la voglia che ci ha messo oggi…
Oggi non gira, ed è una notizia. Nel vivo del gioco ci fa sempre, ma anche le cose più semplici non gli riescono familiari.
Centra la traversa e di fatto serve l’assist a Bianchi per il pareggio. Poco altro nella sua partita. ()
Marcatori: 73’ Brivio (A); 76’ Bianchi (B); 92’ Livaja (A)
Consigli; Scaloni, Canini, Stendardo, Brivio; Raimondi, Cigarini, Migliaccio (dal 66’ Baselli), Moralez (dal 85’ Brienza); Livaja, De Luca (dal 55’ Marilungo). All.: Colantuono.
: Curci; Garics, Sorensen, Antonsson; Crespo (dal 74’ Bianchi), Kone, Krhin, Laxalt (dal 63’ Della Rocca), Morleo; Diamanti, Cristaldo (dal 82’ Christodoulopoulos). All.: Pioli.
Arbitro: Doveri
Ammoniti: Antonsson (B); Migliaccio (A); Diamanti (B); Baselli (A); Livaja (A)