Undicesima giornata di Serie A che prosegue senza soste. Si gioca alle ore 15, allo stadio Bentegodi, Verona-Cagliari: partita che da pronostico sembrerebbe scontata, basta guardare la statistica secondo la quale gli scaligeri hanno cinque vittorie in cinque partite davanti al loro pubblico, mentre il Cagliari da trasferta fatica e ora sembra vivere una preoccupante involuzione generale (mercoledi sera ha nettamente perso a domicilio contro il Bologna). Tuttavia, anche se i gialloblu con 19 punti sono quarti in classifica e gli isolani navigano poco sopra la zona retrocessione (10 punti) i novanta minuti di oggi sono tutti da giocare, perchè Mandorlini sa bene che le insidie maggiori arrivano proprio dai cali di concentrazione dovuti a risultati che sulla carta sono già scritti. Arbitra Gervasoni.
E infatti, Andrea Mandorlini non vuole sentire parlare di partita facile, anche perchè “avremo molte assenze e dovremo cambiare. Servirà essere propositivi: abbiamo un grande gruppo, tutti vogliono giocare ma attendono il momento con totale rispetto. Non mi fido del Cagliari: ha perso due partite, ma è attrezzato e ha un attacco micidiale che in campo aperto può essere devastante. Dovremo essere bravi a non concedere loro gli spazi per manovrare e ripartire”. Ancora Alejandro Gonzalez in difesa insieme a Maietta, Agostini torna titolare a sinistra mentre in mezzo dovrebbe essere confermato Laner, con Jorginho e Hallfredsson a scambiarsi il ruolo di regista. Davanti, confermatissimo Luca Toni insieme a Iturbe, possibile avvicendamento Jankovic-Martinho secondo la stretta logica del turnover.
Partendo dalla panchina, Raphael Martinho può essere devastante negli spazi aperti che eventualmente si creeranno, ed essendo più fresco potrà risultare decisivo. Ci sono poi Massimo Donati e Romulo che sono potenziali titolari, Donadel porta esperienza mentre non ha ancora avuto la sua occasione Samuele Longo, uno di quelli che aspettano pazientemente di avere minuti. Attende anche Daniele Cacia, che tuttavia con un Toni così vede i suoi spazi ristretti.
Sconta l’ultimo turno di squalifica Vangelis Moras, mentre sono ai box il portiere bulgaro Mihaylov, Juanito Gomez e Cirigliano le cui condizioni restano da valutare.
Diego Lopez sa bene che la partita del Bentegodi si prospetta difficile, ma non vuole comunque sentir parlare di crisi in casa Cagliari. “Io vedo che i ragazzi stanno bene, ora dobbiamo dare una risposta forte sul campo, dimostrare che contro il Bologna è stato un episodio. Possiamo uscire da questa situazione solo con grinta e determinazione, tutti dobbiamo dare qualcosa in più e dimostrare maggior continuità. Contro il Verona sarà durissima: hanno entusiasmo, corsa, grinta, fanno tanto pressing. Sarà una battaglia, dovremo essere attenti ed esprimerci con il gioco. Dobbiamo fare male: non possiamo pensare di difenderci e basta, abbiamo bisogno di punti”. Pronto a tornare titolare Marco Sau, che ha giocato poco nelle ultime giornate; con lui c’è Victor Ibarbo, cui il tecnico non rinuncia. Cossu dietro le due punte, possibile che parta titolare Cabrera insieme a Daniele Conti e Nainggolan. A sinistra si rivede titolare Avelar, mentre Agazzi è chiamato al riscatto dopo alcune prestazioni piuttosto avare di soddisfazioni e con qualche errore di troppo.
Panchina corta, ma soprattutto poco attrezzata: il solo Nené dà garanzia ed esperienza, gli altri sono tutti elementi giovani e che hanno giocato poco o nulla, come Eriksson che ha saltato tutta la scorsa stagione, o come il trequartista Ibraimi che si deve ancora pienamente ambientare. Pisano e Ariaudo sono i cambi per la difesa.
Murru è squalificato: espulso contro il Bologna. Mancheranno poi il terzino destro Perico, Ekdal che rimarrà fuori un mese e Mauricio Pinilla, senza il quale viene a mancare un’importante alternativa per l’attacco.
1 Rafael A.; 29 Cacciatore, 23 A. Gonzalez, 22 Maietta, 33 Agostini; 4 Laner, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 11 Jankovic. All. Mandorlini
A disp: 12 Nicolas, 3 Albertazzi, 16 Rubin, 13 Bianchetti, 25 Rafael Marquez, 2 Romulo, 5 M. Donati, 26 J. Sala, 30 Donadel, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia
Squalificati: Moras
Indisponibili: Mihaylov, Cirigliano, Juanito Gomez
1 Agazzi; 21 Dessena, 15 Rossettini, 13 Astori, 8 Avelar; 22 Cabrera, 5 Conti, 4 Nainggolan; 7 Cossu; 9 Sau, 23 Ibarbo. All. D. Lopez
A disp: 25 Avramov, 14 F. Pisano, 3 Ariaudo, 19 Oikonomou, 36 Demontis, 16 Eirksson, 10 Ibraimi, 18 Nené
Squalificati: Murru
Indisponibili: Perico, Ekdal, Pinilla
Arbitro: Gervasoni
– Esageriamo: è il Verona dei miracoli. 19 punti in 10 giornate e quarto posto insieme all’Inter di Mazzarri. Mandrolini, dopo aver ottenuto la promozione in Serie A, sta facendo un ottimo lavoro in vista della salvezza. I punti già in cassaforte assicurano una certa tranquillità, e fanno sognare i tifosi scaligeri che mai si sarebbero aspettati un avvio di campionato così trionfante. Ma il tecnico, dopo la vittoria sulla Sampdoria per 2-0, vuole tenere tutti con i piedi per terra, e teme (non poco) l’impegno casalingo al Bentegodi contro il Cagliar ferito dalla debacle interna (0-3) contro lo scatenato Bologna di Stefano Pioli. “Calma, non montiamoci la testa. Massima attenzione: il Cagliari viene qui per tornare in Sardegna non certo a mani vuote”. I gialloblù partono con i favori del pronostico, ma la sfida si prospetta essere non certo decisa in partenza. I sardi, nonostante il momento di crisi sono squadra arcigna e dalle ottime potenzialità. Lopez chiede una provo d’orgoglio per cancellare il tonfo casalingo al Sant’Elia. L’allenatore, innanzitutto, predica calma e ammonisce: “Sta a noi reagire subito e dobbiamo parlare con i fatti. I giocatori buoni escono nei momenti difficili’”.
Il Verona non vuole certo fermarsi: la cavalcata di questo inizio di torneo non se la sarebbe sognata neanche il tifoso più ottimista. La salvezza, che rimane ovviamente l’obbiettivo primario della società, sembra paradossalmente andare stretta. L’attacco sta funzionando alla grande (20 gol) e Mandrolini è riuscito a dare il giusto equilibrio a una squadra che gioca sempre a viso aperto e che ha nel proprio dna l’attaccare i propri avversari. E questo atteggiamento sempre molto offensivo sta pagando eccome. Il Cagliari è invece alla ricerca dell’identità perduta e i 10 punti in classifica in altrettante giornate sono il giusto specchio di quello mostrato finora in campo. La rosa è buona e può contare su giocatore di grande affidamento quali Astori, Nainggolan, Conti e su un attacco che sulla carta – Sau, Pinilla, Ibarbo, Nenè – fa invidia a molte squadre di bassa-media classifica del nostro campionato. Ma, per il momento, le cose non stanno girando per il verso giusto. I rossoblù non sono certo andati a Verona per far visita al balcone di Giulietta e Romeo e puntano così al riscatto. L’arbitro del match è il signor Gervasoni, mentre i guardalinee saranno De Pinto e Schenone. Preti il quarto uomo; i due arbitri di porta saranno De Marco e Manganiello. Fischio d’inizio domenica pomeriggio alle 15.00.
– Mandorlini non abbandona certo il 4-3-3, suo must imprescindibile, nonché modulo che sta pagando ottimi dividendi. L’unica nota negativa di questo spumeggiante esordio è la difesa che ha subito 16 gol, a fronte comunque dei 20 messi a referto. Troppi, ma per il momento, finchè gli attaccanti forniscono tali prestazioni, le disattenzioni della retroguardia possono anche passare in secondo piano. La vittoria contro i blucerchiati ha immesso ulteriore benzina in un motore già ottimamente funzionante. In porta sicuro Rafeal, davanti al quale troveremo i quattro Cacciatore, Gonzales, Maietta, Agostini. Centrocampo composto da Romulo, Jorginho, Hallfredsson. Tridente d’attacco formato dai pungenti Iturbe, Martinho, Toni. La retroguardia cagliaritana avrà il suo bel da fare per proteggere la porta difesa da Michael Agazzi.
La brutta sconfitta interna contro il Bologna si è fatta sentire, e non poco, sullo spirito dei giocatori, demotivati per non riuscire ad esprimere sugli standard mostrati nelle ultime stagioni. Ma il campionato è lungo e l’occasione per venire fuori alla distanza – come si augurano i tifosi – non mancherà di certo. Il problema numero uno di Lopez è la difesa: 17 gol subiti in 10 giornate pesano come un macigno. Troppe sviste difensive e mancanza di equilibrio tra i reparti hanno condannato il club del presidente Cellino a una posizione in classifica non certo felice. C’è bisogno di una scossa e l’occasione per riscattarsi potrebbe essere proprio questa. Assenti Pinilla ed Ekdal, Lopez opta per Marco Sau – chiamato a tornare al gol dopo un digiuno di ben otto giornate – e ad Dessena. In porta Agazzi, davanti a lui difesa a quattro con Astori e Rossettini centrali e Pisano e Avelar sugli esterni. Dessena,Conti e Nainggolan a centrocampo alle spalle di Cossu che giocherà nel ruolo di trequartista alle spalle del duo Ibarbo-Sau.