Alessio Tacchinardi si intende di grandi sfide, e di Real Madrid: lo ha affrontato, ci ha perso e ci ha vinto. Per la partita di questa sera ha un solo consiglio, rilasciato in esclusiva a IlSussidiario.net: “Serve la partita perfetta”. Sapendo bene di cosa parla: era il 14 maggio del 2003 quando lui e i compagni ribaltarono la sconfitta dell’andata giocando novanta minuti impeccabili, rimasti negli occhi di tutti i tifosi. “Non sarà l’ultima possibilità, ma certo non si possono aspettare le partite contro Copenaghen e Galatasaray”: vero, questa sera bisogna solo pensare ai tre punti senza avere la mente che guarda oltre. Il pronostico di Tacchinardi per Juventus-Real Madrid? Lo trovate qui.
Rosa praticamente a completa disposizione quella che avrà a disposizione Carlo Ancelotti, il quale dovrà fare sicuramente a meno di Fabio Coentrao (riserva di Marcelo) a causa di una distorsione alla caviglia sinistra rimediata nell’ultimo turno contro il Rayo Vallecano. Ben più pesanti, invece, le assenze a cui Antonio Conte dovrà riuscire a porre rimedio: oltre al lungodegente Pepe ed allo squalificato Chiellini, il tecnico pugliese non avrà a disposizione gli infortunati Lichtsteiner e Vucinic, i quali, però, dovrebbero rientrare a breve.
Questa sera, Juventus e Real Madrid si affronteranno alle ore 20:45 in quel di Torino in una gara che si preannuncia interessantissima ai fini della classifica. I primi dovranno riuscire a rimediare ai punti persi scioccamente nel corso di tutto il girone d’andata (soprattutto a Copenaghen), mentre i secondi vorranno chiudere al più presto la pratica legata al primo posto, obbiettivo primario se vogliono sperare in un sorteggio favorevole negli ottavi di finale. Per riuscire nell’intento, però, le due compagini avranno bisogno dell’aiuto dei loro fuoriclasse, ovvero quei giocatori che hanno la giusta personalità e le caratteristiche tecniche per prendersi per mano la squadra, portandola alla vittoria finale. Nonostante non segni in una competizione europea da ben quattro anni, l’Apache argentino, purtroppo, è l’unico giocatore in grado di poter far compiere alla sua squadra il definitivo salto di qualità anche oltre i propri confini nazionali, e la dimostrazione sta in quanto mostrato in questo primo scorcio di campionato dove, rispetto ai suoi compagni, ha fatto vedere quel qualcosa in più, non tanto per i 6 gol e 2 assist in 11 gare, ma proprio per una questioni di mole di gioco. Come non citarlo. 221 gol in 214 partite dal momento del suo trasferimento al Real Madrid (stagione 2009-2010), e, anche quest’anno, ha già totalizzato 20 gol più 4 assist in 15 partite tra Champions e Liga, numeri da fantascienza (non me ne voglia Blatter ndr), soprattutto se si considera che, oltre a partire sempre molto largo ed in posizione arretrata, non è neppure considerabile un attaccante vero e proprio. Dai suoi piedi passano i palloni più pericolosi, sia da calcio da fermo che in movimento.
Le formazioni con cui le due Juventus e Real Madrid dovrebbero scendere in campo, sostanzialmente, dovrebbero essere quelle già anticipate, anche se non sono da escludere le cosiddette sorprese dell’ultimo minuto. Nella Juventus, ad esempio, Fabio Quagliarella è in si gioca un posto sia con Claudio Marchisio che con Fernando Llorente per un posto nel tridente offensivo. Per quanto riguarda il Real Madrid, invece, i ballottaggi riguardano Pepe centrale con Sergio Ramos dirottato destra al posto di Arbeloa, ed Illaramendi al posto di Xabi Alonso, quest’ultimo rientrato recentemente da un infortunio al metatarso che l’ha costretto ad uno stop di due mesi.
Grande appuntamento stasera alle ore 20.45: si gioca Juventus-Real Madrid, big-match della quarta giornata del gruppo B della Champions League, e allo Juventus Stadium saranno in palio punti fondamentali soprattutto per i bianconeri, che finora ne hanno raccolti solamente due in tre partite, e dunque non sono messi benissimo nel cammino verso la qualificazione. Per il Real situazione molto più agevole (ha nove punti), ma certamente una partita di così grande prestigio darà motivazioni importanti anche agli spagnoli. Eccovi dunque le probabili formazioni e le ultime notizie sulle due squadre, che saranno dirette dall’arbitro inglese Howard Webb.
Così ha parlato Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia: “Ci sarà da soffrire ma anche da esaltarsi. Abbiamo bisogno che tutti i nostri tifosi ci spingano oltre un ostacolo molto, molto alto. Cercheremo di far pesare il fattore ambientale, come ha pesato all’andata su alcuni episodi. Inutile nascondersi, è una partita fondamentale per il nostro cammino in Europa. È una bellissima vigilia, da goderci nel migliore dei modi, apprezzandone tutte le sfumature. Affrontiamo una grande squadra, dobbiamo sopportare le pressioni. Tornare a vivere partite come queste ci deve rendere orgogliosi. Prima della gara di andata dissi che, qualsiasi risultato avessimo fatto al Bernabeu, sarebbero state decisive le ultime tre partite, e lo ribadisco. Veniamo da tre vittorie in campionato, domani dovremo dimostrare sul campo, come a Madrid, di poter andare avanti in Europa, altrimenti applaudiremo chi andrà avanti al posto nostro. Il Real ha un reparto offensivo straordinario, straordinariamente forte. Devastante, soprattutto se lasci a Benzema, Ronaldo, Di Maria e Bale la possibilità di ripartenze negli spazi. Sono fantastici a campo aperto e quando hanno spazio. Dovremo fare grande attenzione alla tattica, ripartendo da quanto di buono abbiamo fatto a Madrid, cercando di fare male al Real col possesso palla e con la qualità dei nostri giocatori. È una sfida storica, di grande fascino. Punterò sulla difesa a quattro? Vediamo, abbiamo due sistemi di gioco nelle nostre corde. Abbiamo fatto una buonissima prestazione con il 4-3-3 a Madrid, poi in campionato abbiamo di nuovo usato il 3-5-2, per me è più offensivo del 4-3-3. Li proviamo entrambi, e possiamo cambiare in corsa anche durante la gara. Al di là del sistema, conta l’interpretazione e l’intensità che metteremo in campo. Le designazioni spettano all’Uefa, noi pensiamo a giocare. Siamo fiduciosi sulle designazione e le decisioni arbitrali. All’andata ci sono stati episodi che hanno compromesso la partita e il risultato. L’errore dell’arbitro fa parte del gioco, come quello di un allenatore e di un giocatore. Siamo contenti di essere diretti da un arbitro di prima fascia, tra i migliori al mondo. Ma l’arbitro deve essere il nostro ultimo pensiero, prima pensiamo a noi, poi al Real Madrid”. I dubbi sono due: Asamoah oppure Ogbonna come terzino sinistro, e questo dipenderà da quale assetto ed atteggiamento vorrà dare Conte alla squadra, visto che si tratta di due giocatori molto diversi, mentre in attacco al fianco di Tevez dovrebbe esserci Llorente, ma non è ancora del tutto escluso che invece giochi Quagliarella. In ogni caso, ci sarà ancora il “4-3-3 anomalo” con Marchisio a completare il tridente.
In panchina dunque, oltre ad Ogbonna e Quagliarella (oppure gli altri due indiziati di ballottaggio), ci saranno anche Giovinco per l’attacco, e poi Peluso, Isla e Padoin oltre a Storiari: queste le alternative a disposizione di Conte.
Sono quattro gli assenti: oltre al solito Pepe, ecco Lichtsteiner e Vucinic, due assenze molto pesanti di due giocatori che non hanno avuto un inizio di stagione facile dal punto di vista fisico, e poi lo squalificato Chiellini, che paga la discussa espulsione di due settimane fa al Bernabeu.
Queste le parole di Carlo Ancelotti nella conferenza stampa della vigilia: “Conte ha fatto un lavoro straordinario da quando è allenatore della Juventus, Pirlo è un giocatore fantastico e intelligente. Sarà una gara interessante, la Juventus ha più problemi per la qualificazione, ma è una partita importante anche per noi. Abbiamo l’opportunità di conquistarci la qualificazione, prima arriva e meglio è. È fondamentale poter contare su giocatori freschi, non credo che le rotazioni possano creare problemi a livello difensivo. Al contrario il turnover permette di evitare infortuni e motivare il gruppo al massimo. Domani gioca Varane che non ha giocato sabato ed è fresco, poi deciderò chi tra Pepe e Ramos lo affiancherà. Xabi o Illarramendi? Il fatto che prendiamo troppi gol non dipende da un solo giocatore, la difesa è un problema collettivo, dobbiamo lavorare insieme per essere più forti indietro. Ogni tanto perdiamo equilibrio e fiducia e non difendiamo bene. Equilibrio significa attaccare e difendere bene, stiamo attaccando alla grande, ma subiamo troppi gol, il problema è solo questo. Non sono soddisfatto del lavoro difensivo ma abbiamo fatto 42 gol in 15 partite, una media di quasi tre reti a partita. Non chiedo agli attaccanti di difendere perché non voglio perdere lo spunto offensivo, ma così facendo abbiamo bisogno che gli altri 7 giocatori in squadra difendano con ancora più intensità. La difesa a 4 della Juventus è stata una sorpresa a Madrid, non so se domani la rivedremo. I bianconeri giocheranno con grandissima intensità e ritmo, noi dobbiamo rispondere sul campo”. 4-3-3 anche per le Merengues, cvon due dubbi: Ancelotti ha detto che Sergio Ramos e Pepe si giocano un posto al fianco di Varane in difesa (favorito lo spagnolo), a centrocampo sono sicuri Khedira e Xabi Alonso, Modric è di poco favorito su Di Maria ed Isco in una volata a tre per l’ultima maglia disponibile. Davanti, ecco il tridente formato da Benzema punta centrale, con Bale e Cristiano Ronaldo sulle fasce.
Anche la panchina è impressionante, a partire dal portiere Diego Lopez, titolare in campionato (in Champions c’è Casillas). Poi ecco Pepe (o Sergio Ramos in difesa), le due stelline di centrocampo Illaramendi e Isco e soprattutto un certo Di Maria. Sarà dunque interessante valutare anche le mosse del mister a partita in corso.
L’unico assente è Fabio Coentrao, situazione ideale per i Blancos da questo punto di vista.
1 Buffon; 4 M. Caceres, 15 Barzagli, 22 Asamoah; 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba; 8 Marchisio, 14 Llorente, 10 Tevez. All. Conte.
A disp: 30 Storari, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 33 Isla, 20 Padoin, 12 Giovinco, 27 Quagliarella.
Squalificati: Chiellini.
Indisponibili: Lichtsteiner, Vucinic, Pepe.
1 Casillas; 17 Arbeloa, 2 Varane, 4 Sergio Ramos, 12 Marcelo; 6 Khedira, 14 Xabi Alonso, 19 Modric; 11 Bale, 9 Benzema, 7 Cristiano Ronaldo. All. Ancelotti.
A disp: 25 Diego Lopez, 3 Pepe, 15 Carvajal, 24 Illarramendi, 23 Isco, 22 Di Maria, 20 Jesé Rodriguez.
Squalificati: –
Indisponibili: Fabio Coentrao.
Arbitro: Webb (Inghilterra).
Parata di stelle e partita decisiva a Torino. Juventus-Real Madrid, in programma domani sera alle 20:45, vale per la quarta giornata del girone B di Champions League. Decisiva, dicevamo, per i bianconeri: che hanno 2 punti in classifica contro i 9 delle Merengues, praticamente già qualificate ai turni successivi. La Juventus invece ha una sola strada percorribile: la vittoria, che la porterebbe a quota 5 e le permetterebbe poi di cercare il sorpasso sul Galatasaray al prossimo turno, che i turchi giocheranno al Santiago Bernabeu (sempre che poi i bianconeri battano il Copenaghen). Pareggio o sconfitta, cambia poco: in entrambi i casi la Juventus non sarebbe tagliata fuori, ma dovrebbe andare necessariamente a vincere in Turchia, sperando che gli uomini di Roberto Mancini non espugnino lo stadio del Real. Insomma: serve un’impresa ai bianconeri, c’è poco da fare. I blancos con situazione tranquilla possono certamente essere meno rilassati, e su questo punterà Antonio Conte. Arbitro di lusso: l’inglese Howard Webb, che ha diretto la finale di Champions League nel 2010 e, due mesi più tardi, quella del Mondiale in Sudafrica.
Nelle ultime tre giornate di campionato la Juventus ha ottenuto 9 punti, segnando sette gol e non subendone. Gli avversari non erano forse troppo di spessore, ma intanto la vittoria del Tardini, campo ostico e tradizionalmente sfavorevole, ha anche permesso di accorciare le distanze dalla Roma, ora a portata di aggancio. In Champions League le cose vanno diversamente; eppure le buone risposte che ha dato il 4-3-3 nella partita di andata fanno propendere Antonio Conte per la ripetizione del modulo, anche se gli interpreti potrebbero essere diversi. La squadra ha risposto bene, conducendo per larghi tratti e avendo le occasioni migliori; e ha ritrovato Fabio Quagliarella, già decisivo. Possibile però che lo stabiese vada in panchina: si gioca una maglia con Fernando Llorente, in gol due settimane fa, e Claudio Marchisio, che potrebbe essere schierato ancora come finto esterno nel tridente. Altrimenti, via alla soluzione Tevez-Llorente-Quagliarella. In difesa le scelte sono obbligate: Chiellini è squalificato, perciò Conte si affida a Barzagli-Bonucci come coppia centrale con Caceres e Ogbonna sulle fasce.
La buona notizia per Carlo Ancelotti è il rientro di Xabi Alonso, titolare sabato contro il Rayo Vallecano. Tutta la rosa è a disposizione, ma la trasferta non fa stare tranquilli: la versione esterna del Real Madrid di questa stagione è stata spesso fiacca e poco convincente, parlano i risultati che nella Liga hanno fatto registrare un pareggio a Villarreal, la sconfitta nel Clasico e almeno due partite recuperate per i capelli nei minuti di recupero, per non dire dell’ultima apparizione (da 0-3 e 2-3 e rischio di pareggio subito). Su questo il tecnico emiliano deve lavorare ancora di cesello, e il fatto che i blancos siano di fatto già qualificati potrebbe essere sintomo di minore attenzione. E, forse, di leggero turnover: contro la Real Sociedad, in campionato, si va a caccia di punti pesanti. Possibile comunque che si veda la stessa formazione della partita di andata: anche per questo Arbeloa, Marcelo e Illarramendi hanno riposato sabato (anche se sono poi subentrati. L’unico dubbio riguarda proprio il secondo “pivote” al fianco di Sami Khedira: candidati Modric e lo stesso Illarramendi, difficile che si rischi Xabi Alonso per due partite consecutive dopo il lungo stop. Punto di domanda anche su Gareth Bale: o lui o Isco (a riposo in campionato) completeranno il tridente, anche se a buona ragione potrebbe partire dalla panchina Angel Di Maria. Insomma: la rosa è decisamente ampia, si vedrà cosa sceglierà Ancelotti.