Il pugile russo Magomed Abdusalamov, sconfitto sabato sera al Madison Square Garden di New York dal cubano-irlandese Mike Perez, si trova ricoverato in coma indotto presso il Roosevelt Hospital della Grande Mela ed è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico al cervello per evitare conseguenze ancora più pesanti. E’ anche in pericolo di vita, anche se la buona notizia è che i medici sono ottimisti: dovrebbe farcela, e successivamente dovrà sottoporsi ad altri interventi per ricomporre le fratture alla mano sinistra e al naso. Infatti, l’incontro fra Abdusalamov e Perez passerà alla storia come uno fra i più cruenti di sempre: a dimostrarlo, il fatto che pure il vincitore è stato costretto al ricovero in ospedale, fortunatamente nel suo caso solo per accertamenti. Meno bene è andata al pugile russo, originario di Makhachkala (la città resa famosa nel calcio dalla squadra dell’Anzhi), che fino a sabato sera in carriera vantava 18 vittorie in altrettanti incontri, e tutti conquistati entro le prime cinque riprese. Lo scontro con Perez era molto atteso perché entrambi ci sono arrivati imbattuti. Per prepararlo nel modo migliore, il ‘Mago‘ (soprannome creato sfruttando la parte iniziale del suo nome), residente in Florida, aveva pure cambiato allenatore, e d’altronde tutti dicevano che questo incontro avrebbe conferito le credenziali di potenziale sfidante dei fratelli Klitschko, cioè i dominatori della categoria dei pesi massimi negli ultimi anni. Probabilmente per questo motivo tutti e due hanno dato il massimo, cercando di regalare un grande spettacolo al pubblico del palazzetto e anche in tv. Spettacolo in effetti è stato, ma nel senso più discusso e discutibile, una pubblicità di cui il pugilato avrebbe volentieri fatto a meno. Lo stesso Abdusalamov alla vigilia aveva dichiarato di non essere “mai stato tanto pericoloso come adesso”. Le cose non sono andate come avrebbe voluto, e ora la sua carriera andrà (come minimo) ricostruita. Nella seconda pagina di questo articolo vi proponiamo il video dell’incontro, con due doverose avvertenze prima di proseguire: la prima è che si tratta del video integrale dell’intero incontro, la seconda è che si tratta di immagini spesso cruente, di cui consigliamo la visione solo a chi voglia prendere coscienza in prima persona di cosa è successo al glorioso Madison Square Garden.