Finisce 0-0 Parma-Cagliari: occasione sprecata per entrambe, verrebbe da dire. Per i ducali che giocavano in casa e arrivavano dal convincente pareggio di San Siro; per gli isolani che per larghi tratti della gara sono sembrati superiori e avrebbero meritato il vantaggio. Anche così, ad ogni modo, la classifica per le due squadre resta positiva e questo può essere considerato un passo in più verso la salvezza. Nonostante le reti bianche, la gara è stata piacevole. Ribaltamenti di fronte e occasioni, la ricerca del gol piuttosto che il ripiegamento difensivo. Alla fine si è capito che entrambe le squadre volevano i tre punti, e questo non può che essere positivo per i due allenatori. Un passo indietro rispetto alla trasferta contro l’Inter; non tanto per i gol che non sono arrivati, quanto per un atteggiamento che non ha pagato, una circolazione della palla troppo timida e qualche giocatore andato al di sotto del suo rendimento abituale. Resta il punto, comunque importante perchè muove la classifica. Ai punti possiamo dire che gli isolani avrebbero meritato qualcosa in più. Hanno avuto le occasioni migliori e, soprattutto nel primo tempo, hanno condotto il gioco senza abbandonare la trequarti difensiva del Parma. La rete non è arrivata per dettagli e perchè in fase offensiva non c’è un bomber degno di questo nome, ma di certo Diego Lopez può essere soddisfatto della prova dei suoi. Pochi episodi dubbi, anzi nessuno: lascia giocare, sempre la soluzione migliore, e infatti lo spettacolo in campo non manca.
La sua parata sul destro di Sau vale il punto. Non complicatissima, ma ha il merito di non andare giù subito e intuire, deviando sul palo.
Spinge e arriva al cross, ma dietro traballa leggermente.
Gioca mezz’ora, poi si deve arrendere ad un problema muscolare.
( Bravo, perchè entra a freddo ma non si nota, mostra personalità e talento nel cercare sempre la giocata)
Partita non semplicissima: se la cava tutto sommato, anche se a volte usando le maniere forti.
Lui invece non si vede per larghi tratti, non riuscendo a spingere come vorrebbe.
Prezioso in mezzo al campo, in fase di contenimento è decisamente il migliore. Ha un’occasione nel finale ma la spreca.
Ormai è diventato un regista arretrato a tutti gli effetti. Qualche indecisione, ma deve ancora affinarsi tatticamente. ()
Torna titolare, ma non incide: cerca più che altro qualche giocata importante, che non gli riesce.
Solito fulmine sulla fascia destra, ma sbaglia troppi cross e nel primo tempo non è lucido quando potrebbe andare alla conclusione.
Per una giornata torna il Cassano distratto e nervoso: protesta tanto e pensa poco a giocare, finchè non si prende un giallo che gli impedirà di tornare a Genova a sfidare la Sampdoria.
Contenuto molto bene dalla difesa, non riesce a sfruttare la sua arma migliore e cioè la velocità.
Per ora, Adan o non Adan, il titolare resta lui; e dimostra di meritarlo, fermando bene Valdes nel finale del primo tempo.
Presente in fase di spinta e attento dietro, gioca una bella partita.
Anche lui è sempre attento e per una volta vive una giornata tranquilla.
Condivide il voto del compagno di reparto perchè non sbaglia praticamente nulla pur non essendo particolarmente impegnato.
A differenza degli altri difensori non è particolarmente ispirato, anche perchè Biabiany lo punta spesso e lo mette in grande difficoltà.
( Fa decisamente meglio, entrando senza alcun timore e cercando di rintanare Biabiany nella sua metacampo)
Autoritario soprattutto nel primo tempo, ma poi gradualmente scompare dal campo.
Abituato a curare maggiormente la fase offensiva, oggi deve anche dare una mano dietro e gioca una partita generosa e attenta.
Tanta corsa, non cura particolarmente la qualità delle giocate ma intanto azzanna le caviglie di tutti i giocatori del Parma.
Lo scorso anno non ha mai giocato e questo si sente ora: si vede che avrebbe le qualità per essere determinante ma si perde in bicchieri d’acqua e non ha ancora il passo giusto.
( La partita cambia quando entra lui: manda in porta Sau con un passaggio di prima, è sempre tra le linee a dare fastidio, crea pericoli con il movimento)
Tanto lavoro di sacrificio, forse Lopez lo avrebbe voluto maggiormente dentro l’area per creare pericoli, ma lui riesce comunque ad aprire il campo e dialogare con Sau.
Anche lui lavora tanto per la squadra: ha l’occasione migliore ma Mirante gli dice di no, tiene in costante apprensione la difesa del Parma pur non avendo troppi palloni.
Mirante, Cassani, Paletta (29’ Pedro Mendes), Lucarelli, Gobbi, Acquah, Marchionni (83’ Amauri), Valdes (72’ Munari), Biabiany, Cassano, N. Sansone. All. Donadoni
Avramov, F. Pisano, Rossettini, Astori, Avelar (65’ Perico), Dessena, Nainggolan, Ekdal, Eriksson (56’ Cossu), Nenè, Sau. All. Lopez
Arbitro: Tommasi
Ammoniti: Nainggolan (C), Cassano (P), Ekdal (C), Pedro Mendes (P), Valdes (P), Nenè (C), Lucarelli (P), Rossettini (C)