Sorpresa nella formazione titolare del Milan. Massimiliano Allegri sceglie di schierare Riccardo Saponara dal primo minuto, assieme a Kakà dietro all’unica punta Balotelli. L’escluso è quindi Alessandro Matri che parte dalla panchina. Grande occasione per il trequartista classe 1991, che sinora per vari problemi fisici ha giocato poco: 2 apparizioni in campionatio, entrambe da subentrante, per un totale di 24 minuti.
Ricky Alvarez e Riccardo Montolivo sono squalificati. Nelle fila dei padroni di casa Chivu, Mariga, Samuel e Milito sono fermi ai box. L’infermeria del Diavolo è un bollettino di guerra: Amelia, Silvestra, Robinho, El Shaarawy, Birsa, Abate ed Emanuelson.
L’Inter non vince dalla dodicesima giornata, il Milan dalla trasferta di Catania (seguita da due pareggi, entrambi per 2-2 a Livorno e in casa contro la Roma). Chi festeggerà il Natale con il sorriso a Milano? – È il pericolo numero uno per la difesa rossonera (già non impeccabile). La treccina farà dannare Bonera e Zapata, facendo paura a tutto il pubblico di fede rossonera. Il suo score in campionato parla chiaro: 9 gol e 5 assist. Abbiati è avvisato. – Nel suo primo anno in rossonero, 10 anni fa, segnò all’Inter di testa. Da quel momento fu un incubo in tutte le altre stracittadine milanesi. È a quota 99 gol ocn la maglia rossonera. Quale migliore regalo per sé e per tutti i suo tifosi il 100esimo gol (e possibilmente la vittoria)?
Non poteva esserci una chiusura di 2013 migliore: alle 20,45 di questa sera si gioca Inter-Milan, l’ultimo dei cinque derby di Serie A in calendario e forse il più affascinante, per come le due squadre sono riuscite a rimanere sempre o quasi ai vertici del torneo in tutti gli anni della loro esistenza. Se quella di Roma è la più calda, la stracittadina che si gioca sotto la Madonnina è la più tradizionale: le due squadre ci arrivano con tanti punti di domanda e una situazione di classifica che non è forse quella sperata. E’ una certezza per il Milan, ma tutto sommato anche l’Inter, al di là delle condivisibili parole di Walter Mazzarri, pensava e si augurava che il cambio tecnico in panchina portasse a una svolta più radicale e immediata. Così non è stato; e allora, quale occasione migliore di questa per risalire la corrente e festeggiare il Natale con una vittoria prestigiosa? L’arbitro dell’incontro è Mazzoleni.
La vigilia di un derby è sempre particolare. Lo sa bene Walter Mazzarri che a Genova è stato protagonista del derby della Lanterna, ma per lui si tratta del primo derby meneghino: “Per me è la prima volta è chiaro che c’è sempre quel pathos, quell’adrenalina di tutti gli inizi. Sono curioso anche io di sentire quello che proverò in campo”. E prosegue: “Anche a Genova il derby è molto sentito ma, ripeto, capirò nel momento in cui salirò le scalette per entrare in campo perché, come faccio da sempre, per adesso sono concentrato solo sulla partita, su quello che devo dire ai ragazzi, sulla tattica, sulla tecnica, sull’aspetto psicologico e in questo senso la partita la preparo come sempre, poi è chiaro che anche io sono un uomo e quando sei lì e vedi quell’atmosfera sarà sicuramente qualcosa di particolare”. Il derby è imminente, ma l’allenatore neroazzurro ha parlato anche d’altro “In tanti mi chiedevano ‘perché vai lì?’ E io ho risposto che lo sentivo dentro, il fascino dell’Inter ha superato tutto, non ho pensato a niente e sono partito con grande entusiasmo. Vivo 24 ore al giorno per cercare di far rendere questi ragazzi. Ho percepito il fascino del club appena siamo usciti dall’Italia, quando siamo andati in tournée in America e ho visto la differenza, l’Inter è conosciuta nel Mondo, apprezzata e seguito dovunque. Questo è importante anche per un allenatore, è un salto di qualità”. Il tecnico conclude: “Alle 7 sono già in piedi, i miei collaboratori sanno che devono tenere il cellulare acceso perché posso scaricare già le mie idee. Penso che diranno che sono un rompiballe e vorranno mandarmi a quel paese…”. Formazione: scelto ancora una volta Nagatomo a sinistra, ma questa volta la novità è data dalla presenza di Zanetti come interno. C’è sempre Guarin a supporto di Alvarez: per il colombiano potrebbe trattarsi dell’ultima con la maglia nerazzurra, il Chelsea preme ed è possibile che già a inizio gennaio si chiuda. In difesa torna titolare Rolando, con Campagnaro e Juan Jesus.
A disposizione dunque Ranocchia, con il rientrante Samuel. Ci sono Belfodil e Icardi che hanno trovato poco spazio: attenzione all’argentino, lo scorso anno la prima da titolare coincise con il derby di Genova e lui festeggiò con il gol (e i tre punti). Kovacic si siede ancora una volta: per il giovane croato si parla di prestito, difficile che l’Inter lo lasci andare anche solo per sei mesi ma è chiaro che uno del suo talento dovrebbe giocare di più. Invece, viene confermato Taider in mediana per avere una linea centrale più muscolare e dedita al recupero del pallone. In questo senso potrebbe tornare utile Mudingayi nel secondo tempo, mentre Alvaro Pereira ormai ha un piede fuori da Appiano Gentile e si aspetta solo di trovare la squadra (e l’offerta) giusta.
Pesante la squalifica di Ricky Alvarez, espulso a Napoli per doppia ammonizione. Senza di lui viene a mancare qualità in mezzo al campo e anche per questo si era pensato all’utilizzo di Kovacic. Fuori anche Chivu, mentre Diego Milito è l’uomo derby per eccellenza e sarà costretto a guardarsi la sfida dalla tribuna, preparandosi a rientrare, probabilmente, per l’ultima giornata di andata (a San Siro contro il Chievo).
Massimiliano Allegri pensa solo al derby e ricaccia al mittente tutti i discorsi sul suo futuro: “Non ne vale la pena parlarne. Ora conta solo il derby. La prima cosa che ti insegnano a Coverciano è che un allenatore è un uomo solo con la valigia in mano; parlare del mio futuro alla vigilia di un derby non ha proprio senso. Non ne voglio parlare”. Il livornese ha poi parlato del suo collega e dei cugini: “L’Inter sta facendo un ottimo campionato. La forza di Mazzarri è l’organizzazione del gioco, sia nella fase difensiva, sia in quella offensiva. Domani non si potrà parlare di derby livornese con Walter che sta facendo un grandissimo lavoro all’Inter come lo ha fatto a Napoli. Domenica al San Paolo hanno perso giocando bene; sono sempre stati presenti sul campo, anche in dieci uomini. È partita dura, dovremo essere pronti a livello mentale, Saranno arrabbiati e noi dobbiamo concentrarci al massimo. Sogno una bellissima serata, una bella partita con tanto tifo; spero di fare risultato: non vinciamo il derby dall’aprile 2011″. E ancora: “L’Inter ha giocatori importanti; Palacio è bravo; gli inserimenti di Guarin sono micidiali, hanno fisicità, sfruttano bene le palle inattive”. Sarà la partita di Mario Balotelli? “Mario è sereno, sta giocando anche delle buone partite, si sacrifica. Sa che è un derby. Ci aspettiamo molto: farà il suo dovere. Ha fatto bene sia da solo che con un giocatore vicino; è chiaro che Matri da prima punta gli apre maggiori spazi, sicuramente per lui è un bel vantaggio averlo a fianco. Pazzini è pronto, ma è un po’ indietro rispetto agli altri; ci servirà da gennaio in poi”. Qualche parola anche sul mercato e sulle voci che vogliono Nainggolan prossimo ad accasarsi a Milano: “Radja è del Cagliari; non voglio disturbare il lavoro delle altre società. Niang non è rimandato né bocciato”. E continua: “Credo che la possibile per Montpellier sia una scelta buona per il ragazzo che ha bisogno di giocare. Deve trovare con il tempo il suo equilibrio. Proprio come è accaduto a El Shaarawy: un primo anno così così e quello dopo esplosivo”. Altra chance per Matri: l’ex Juventus può sbloccarsi in una partita così importante e cambiare tutta la sua stagione. Dietro a lui e Balotelli, che non ha mai segnato contro la sua ex squadra, gioca Kakà in veste di unico trequartista (a caccia del centesimo gol con la maglia rossonera), a centrocampo torna titolare Poli cojn De Jong e Muntari. Difesa: confermato Bonera al centro con Zapata, c’è la gioventù di De Sciglio a destra e Constant a sinistra, che garantisce spinta e dovrà evitare le folate offensive di Jonathan.
Si siede dunque Emanuelson, mentre Mexès è ormai reelagto al ruolo di seconda linea e potrebbe partire a giugno (difficilmente lo farà a gennaio). In attesa di Honda, ormai ufficiale, c’è Riccardo Saponara: l’ex dell’Empoli sperava di trovare più spazio, le premesse all’epoca del suo acquisto erano decisamente diverse ma le difficoltà di inizio stagione hanno cambiato i piani del Milan, che ora starebbe considerando l’ipotesi di girarlo in prestito (il Parma, coproprietaria del cartellino, spinge per questa soluzione potendoselo portare in casa). A disposizione anche Nocerino, mentre come detto si rivede finalmente Pazzini che contro la sua ex potrebbe trovare stimoli importanti e magari rientrare in campo timbrando il cartellino.
Squalificato Montolivo, che per la seconda volta nel giro di pochi giorni (era successo anche contro l’Ajax) si fa prendere dalla troppa foga dando ragione a quanti sostengono che il peso della fascia di capitano sia troppo. Fuori anche Amelia, sempre ai box Silvestre, Robinho e Abate, si è fermato come noto anche Birsa mentre per El Shaarawy la sfortuna è ormai cronica: il Faraone è rientrato in Champions League, ma a causa dell’espulsione di Montolivo è stato sostituito dopo 20 minuti e poi si è fatto male. Il Milan ha bisogno del suo talento: vedremo come proseguirà la stagione per lui, che al momento non trova spazio.
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 21 Taider, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. All. Mazzarri
A disp: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 6 Andreolli, 31 Alvaro Pereira, 18 Wallace, 10 Kovacic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 7 Belfodil, 9 Icardi
Squalificati: R. Alvarez
Indisponibili: Chivu, Milito
32 Abbiati; 2 De Sciglio, 17 Zapata, 25 Bonera, 21 Constant; 16 Poli, 34 N. De Jong, 4 Muntari; 22 Kakà, 8 Saponara; 45 Balotelli. All. Allegri
A disp: 59 Gabriel, 35 Coppola, 81 Zaccardo, 5 Mexès, 28 Emanuelson, 24 Cristante, 23 Nocerino, 32 Matri, 11 Pazzini
Squalificati: Montolivo
Indisponibili: Amelia, Abate, Silvestre, Birsa, Robinho, El Shaarawy
Arbitro: Mazzoleni
Si avvicina la partita tra Inter e Milan, sarà il derby di Milano l’ultimo match prima della pausa natalizia del campionato di Serie A. Allegri ha una formazione quasi obbligata tra infortuni e squalifiche. Emanuelson è verso il recupero, infatti da venerdì è tornato a lavorare con il gruppo e si sta facendo di tutto per averlo a disposizione ma per ora sembra avvantaggiato Constant.
– La diciassettesima giornata di Serie A si chiude con il botto: c’è il derby di Milano. Le due squadre meneghine non stanno passando certo un buon momento; l’Inter, dopo una partenza convincente, ha iniziato a tirare il freno a mano e ora i neroazzurri, con 28 punti, sono a -15 dalla Juventus capolista e -7 dal terzo posto che vale la Champions League. La vittoria manca dalla dodicesima giornata e i tifosi della Beneamata sperano che il digiuno finisca nel migliore dei modi. Il Diavolo, reduce dal pareggi casalingo (2-2 in rimonta) contro la Roma appare un po’ più rodato rispetto ai disastrosi inizi, ma continua ad esprimere un calcio troppo balbettante. L’ultima vittoria a Catania risale al 1° di dicembre, seguita da due pareggi. Il pareggio però non serve a nessuno domani sera. Il derby della Madonnina alle porte del Natale: chi si farà il regalo più bello? C’è il derby e la città si ferma. Il Milan non lo vince dal 2011 (2 aprile, 3-0 per i rossoneri firmato Pato, doppietta, e Cassano su rigore, poi in estate la Supercoppa Italiana a Pechino): sembra una vita fa. Come già anticipato, le due squadre hanno bisogno di vincere. Il Milan deve assolutamente darsi una scossa: 19 punti in 16 giornate sono una media salvezza. Vincere la stracittadina sarebbe il modo migliore per chiudere l’anno e dare entusiasmo ad un ambiente sopito. Le stesse necessità ce le hanno anche i cugini interisti che non vincono in campionato dal 9 novembre. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Mazzoleni, assistenti di linea Di Fiore e Bianchi; il quarto uomo sarà Nicoletti, mentre gli arbitri di porta saranno Banti e Damato. Fischio d’inizio alle ore 20.45
– La vittoria serve come il pane. La Curva Nord è stata riaperta e fortunatamente si avrà un derby degno di tale nome. La squalifica di Ricky Alvarez costringe Walter Mazzarri a rivedere l’undici titolare, schierato con il 3-5-1-1: Samuel è stato recuperato, ma dovrebbe partire solamente dalla panchina. Campagnaro certo della maglia, mentre Ranocchia e Juan Jesus sono insidiati da Rolando. Jonathan e Nagatomo saranno gli esterni di centrocampo; in mezzo Zanetti, Cambiasso e Kovacic (con Taider che potrebbe scalzarlo all’ultimo). Alle spalle di Palacio, unica punta, ci sarà Fredy Guarin.
In settimana l’assetto societario del Milan è ufficialmente cambiato: Barbara Berlusconi affianca Adriano Galliani nel ruolo di amministratrice delegata. Le voci sul futuro allenatore continuano a tenere banco, ma Allegri sa quanto sia importante non distrarsi e preparare al meglio questa partita. È un crocevia decisivo. Anche nelle fila del Diavolo c’è un assenza importante: si tratta della squalifica di capitan Montolivo. Abbiati recupera dal problema che lo ha costretto al cambio contro la Roma. Abate non ce la fa. De Sciglio a destra e Constant a sinistra (in vantaggio su Emanuelson). La coppia centrale sarà formata, con tutta probabilità, da Zapata e Bonera. Centrocampo formato da Muntari, De Jong e Poli. Kakà alle spalle delle due punte Matri e Balotelli.