Si gioca oggi alle ore 15, al Bentegodi, Verona-Lazio. Ultimo turno prima della sosta natalizia, per le due squadre la possibilità di chiudere in bellezza il 2013. Comunque vada sarà un successo per gli scaligeri, che si trovano in zona Europa League avendo stupito tutti soprattutto per il rendimento casalingo; a caccia di conferme una Lazio che la vittoria sul Livorno potrebbe aver finalmente sbloccato. Vincere significherebbe avvicinare l’Europa, anche se resta da definire il futuro di Vladimir Petkovic. Arbitra Calvarese.
Queste le parole di Andrea Mandorlini alla vigilia della trasferta di domenica all’Olimpico di Roma sponda Lazio: “Servirà un grande sforzo contro una squadra forte con valori tecnici molto importanti. Ci siamo allenati bene, questa è la mia impressione. Dobbiamo essere pronti, visti i tipi di allenamenti nuovi che hanno fatto verranno per fare la partita. È una settimana particolare, prima delle feste e dei regali, ma noi dobbiamo stare lì, sul pezzo. Sarebbe bello chiudere bene l’anno”. Ecco cosa dice degli avversari: “Hanno valori tecnici molto alti. Sicuramente sono carichi, vogliono dominare e vincere. Ma siamo in casa nostra e non è che siamo tanto contenti…perché dovranno battagliare, come faremo noi. Sarebbe bello avere la stessa determinazione che abbiamo avuto fino ad oggi. Ci sarà rispetto per gli avversari, poi sono sempre dell’idea che dovremo fare bene il nostro gioco. Non è presunzione, ma se siamo bravi ce la possiamo giocare con tutti”. Spazio infine ai paragoni: “Per noi Toni è determinante, ma anche Klose visti i numeri che ha fatto dopo il rientro… E’ un giocatore da tenere molto in considerazione. E’ più veloce di Toni, attacca di più la profondità. Assomiglia a Voeller e Riedle. Dovremo dunque fare una partita di grande concentrazione e cercare di concedere meno tiri da fuori. Candreva per me è fortissimo, ha avuto una maturazione importante. Sicuramente non sono contenti e vengono per dare continuità ai loro risultati. Hanno preparato la gara a livello psicologico con situazioni nuove: sono una squadra di prima fascia. Pensano forse che sia facile per loro venire qua a giocarsela, ma vediamo domani cosa dice il campo…”.
Come sempre i due principali elementi in grado di cambiare la gara in corso sono due: Daniele Cacia, già decisivo in questo senso contro l’Atalanta, e Raphael Martinho, che anzi è un potenziale titolare di questa squadra. Non ha ancora avuto la sua occasione Samuele Longo, autore di uno splendido gol in Coppa Italia (pur se inutile) ma decisamente poco considerato da Mandorlini in campionato. Turno di riposo per Massimo Donati, che invece il suo lo ha sempre ampiamente fatto.
Il secondo portiere Mihaylov e Cirigliano: mancano solo loro, con tutto il rispetto non delle perdite gravissime per Mandorlini che può dire di avere tutte le alternative a disposizione.
“Contro il Verona speriamo di fare regalo a tifosi”. Questo l’augurio di Vladimir Petkovic. “Le insidie sono tante; il Verona è la rivelazione del campionato, un mix di giovani ed esperti, in casa ha fatto tantissimi punti. Ma d’altra parte non ci sono scelte per noi, dobbiamo andare lì per dominare”. Il mister suona la carica e guarda avanti: “Al 2014 chiedo niente, cerchiamo di finire in modo positivo, dopo si vedrà. Lotito gli regalerà qualche giocatore? “Non mi aspetto niente, nel 2014 mi aspetto semmai più fortuna e salute nella squadra per cercare un gruppo positivo che creda sempre nel risultato e nel lavoro”. Bilancio di questi mesi? “Non do voti, però abbiamo avuto molti infortuni, troppe cose che ci sono andate contro. Vedendo i punti accumulati l’anno scorso, vedendo la vittoria della Coppa Italia, vedendo come ci siamo comportati in Europa dico che è positivo. Ci mancano 6-7 punti in questo campionato per dire che è molto positivo”. Si rivede il modulo che tanta fortuna aveva portato l’anno passato, il 4-1-4-1: Miroslav Klose terminale offensivo, alle sue spalle torna titolare Ederson, c’è Onazi in mezzo mentre sulle fasce agiscono Lulic e Candreva. E’ ancora Lucas Biglia il regista piazzato davanti alla difesa.
Torna Keita Balde Diao, che contro il Livorno era stato messo fuori per punizione (si è parlato di un litigio con Radu). Vedremo se saprà essere decisivo un’altra volta; con lui potrebbe trovare il campo nel secondo tempo uno tra Felipe Anderson e Brayan Perea, altri giovani che stanno crescendo sotto le cure di Vladimir Petkovic. Sergio Floccari aspetta la sua occasione, mentre Ledesma ormai è una seconda linea e, di fatto, la prima riserva di Lucas Biglia.
Sempre fuori per squalifica Stefano Mauri, cui il nuovo filone del calcioscommesse potrebbe portare nuovi guai; il Giudice Sportivo ha “appiedato” per un turno anche Hernanes. Fuori Radu (tornerà dopo la sosta), Pereirinha e Alvaro Gonzalez.
1 Rafael A.; 29 Cacciatore, 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini; 2 Romulo, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 21 Juanito Gomez. All. Mandorlini
A disp: 12 Nicolas, 23 Alejandro Gonzalez, 3 Albertazzi, 25 Rafael Marques, 4 Laner, 26 Sala, 5 M. Donati, 30 Donadel, 6 Martinho, 11 Jankovic, 7 Longo, 8 Cacia
Squalificati: –
Indisponibili: Mihaylov, Cirigliano
22 Marchetti; 39 Cavanda, 20 Biava, 27 Cana, 29 Konko; 5 Lucas Biglia; 87 Candreva, 23 Onazi, 10 Ederson, 19 Lulic; 11 Klose. All. Petkovic
A disp: 1 Berisha, 95 Strakosha, 2 Ciani, 3 Andre Dias, 85 Novaretti, 28 Vinicius, 24 Ledesma, 7 Felipe Anderson, 14 Keita B., 34 Perea, 99 Floccari
Squalificati: Hernanes, Mauri
Indisponibili: Radu, Pereirinha, Alvaro Gonzalez
Arbitro: Calvarese
Tutto è pronto per il match del Bentegodi che andrà in scena alle ore 15.00, domani pomeriggio scenderanno in campo Hellas Verona e Lazio, partita valida per la diciassettesima giornata di campionato. Entrambe le squadre stanno attraversando un periodo di incertezza in cui faticano molto a esprimere un organizzazione di gioco efficiente. Il Verona di Mandorlini, dopo essere tornato al successo contro l’Atalanta, ha cancellato la breve parentesi positiva nel pareggio contro il Catania in cui ha rischiato in più occasioni di perdere la partita. La Lazio continua a navigare a vista giornata dopo giornata e sembra l’unico giocatore in grado di spazzare vie le critiche sia Miroslav Klose. Il tedesco vanta 10 presenze e 4 gol all’attivo, se teniamo conto dell’infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi da gioco, possiamo capire quale sia il reale contributo che l’attaccante può dare alla squadra. Ora andiamo a vedere quali sono le notizie alla vigilia della partita del Bentegodi per capire che tipo di partita ci aspetta.
Un avvio di stagione contro ogni pronostico, una serie di risultati positivi che ha permesso agli scaligeri di andare a occupare le prime posizioni in classifica, una corsa inaspettata che al momento sembra aver subito una battuta d’arresto. Mandorlini sapeva bene che il momento di crisi sarebbe potuto arrivare in qualsiasi momento ma ora bisogna tornare alla vittoria per cercare di tenere viva la fiamma. Il tecnico veneto ritrova dal primo minuto il centrocampista Jorginho dopo l’influenza che non gli aveva permesso di disputare il match di Catania. Diamo un’occhiata ai dati statistici per capire che tipo di gioco esprimerà il Verona. I veneti effettuano un possesso palla medio a partita del 48%, le palle giocate sono 541 e i passaggi andati a buon fine sono il 65,8%. Per quanto riguarda la fase offensiva il Verona calcia nello specchio della porta 5 volte su 11 tentativi totali e ha una supremazia territoriale di 9’:39’’. L’uomo più pericoloso dello scacchiere di Mandorlini è Jorginho che ha realizzato 7 reti in campionato.
La banda di Petkovic è riuscita momentaneamente ad allontanare lo scetticismo che aleggiava attorno alla squadra grazie alla vittoria contro il Livorno, ma una rondine non fa primavera. Perciò le aquile ripartiranno da quest’ultimo risultato positivo per cercare altri tre punti utili alla classifica. Miroslav Klose sta bene e per tanto sarà il termina le d’attacco del 4-1-4-1 che scenderà in campo contro il Verona. Hernanes è squalificato e per tanto Edersono affiancherà Onazi in mezzo al campo. In forse rimane Radu alle prese con l’influenza: nel caso il rumeno non dovesse farcela scenderà in campo Cavanda. La Lazio è una squadra con un possesso palla medio a partita del 52%, le palle mediamente giocate dalle aquile sono 564 e la percentuale dei passaggi andati a buon fine è del 65,5%. Per quanto concerne la fase d’attacco, gli azzurri calciano verso il portiere 5 volte su 15 tentativi e vantano una supremazia territoriale di 11’:50’’. I giocatori più pericolosi della formazione di Petkovic sono Candreva e Klose che hanno capitalizzato 4 reti da inizio stagione.