E’ una vittoria fondamentale quella del Siena, che espugna il campo di una delle dirette concorrenti alla salvezza e lo fa in rimonta, trovando dunque tanta fiducia. Si era messa male all’intervallo, e invece i toscani anche grazie a un serie di circostanze favorevoli sono riusciti a vincere, staccando così i rosanero e il Siena e portandosi a quota 24 punti, a due soli dal Genoa. Per il Palermo invece l’ennesima grande delusione: per ora il ritorno di Gasperini non ha dato i suoi frutti, restano 10 partite per evitare la retrocessione che però anche per qualità della rosa appare a questo punto inevitabile.
Erano già tutti pronti a festeggiare tre punti fondamentali, e invece arriva una sconfitta bruciante che rischia di diventare decisiva. Peccato: la squadra ha lottato ed è stata sfortunatissima, ma non si possono concedere gol nel modo che abbiamo visto oggi.
Pienamente meritato, perchè dopo essere passata in svantaggio la squadra poteva andare in crisi di panico e crollare. Invece, ottima reazione anche se i tre punti arrivano attraverso episodi fortunati. Ma si sa: la salvezza passa anche attraverso queste cose.
Non facile valutare l’episodio del rigore, ma resta l’impressione che Emeghara vada giù senza essere stato davvero toccato.
Il Palermo soffriva l’assenza di un vero portiere: se anche lui fa papere, è davvero finita.
Frittatona, il commento è lo stesso di cui sopra. Nel finale centra la traversa: si sarebbe riscattato.
,Forse è ingenuo in occasione del rigore, ma resta l’impressione che Emeghara simuli.
Non la sua partita migliore: finisce asfaltato da Rosina.
Bravo a farsi trovare pronto e reattivo in occasione del gol, purtroppo per lui non basta.
(Entra bene in partita e nel finale centra una traversa clamorosa)
Le sue corse e sgomitate in mezzo al campo non mancano.
Troppo lento nel far girare la squadra, servirebbe un regista più coraggioso e puro.
Gioca sul binario che il Siena utilizza per pareggiare e ribaltare: sovrastato.
( Entra troppo tardi in partita: fa vedere che poteva dare il suo contributo)
Fumoso, ma è quello che prova a creare i maggiori pericoli alla porta del Siena.
Deve fare decisamente di più se vuole lasciare il segno in questa squadra. ()
Non è il suo momento: un paio di calci da fermo non fanno una prestazione buona.
( Rispetto a Miccoli ci mette di più e si fa apprezzare per la carica con cui entra in partita)
Tradito da Terlizzi in occasione del gol, salvato da due traverse nel secondo tempo.
Anche lui resiste all’assalto rosanero nel finale di partita.
Resta inspiegabile il suo colpo di testa in occasione del gol di Anselmo: cosa voleva fare?
Soffre nel finale come tutta la squadra, ma tiene.
Insieme a Rosina costruisce tanto sulla corsia di destra.
Da rivedere: si prende anche un evitabile giallo.
E’ un ex: cerca di mettere ordine in mezzo, non sempre ce la fa ma la prova è comunque positiva.
Spinge bene sulla corsia di competenza, ma soffre un po’ difensivamente.
Alcune volte era stato impalpabile, qui entra nelle azioni dei due gol, ed è lui a segnare il rigore della vittoria. ()
Ha vissuto giornate migliori: da quando ha segnato all’Inter non ha più giocato benissimo.
( Più vivo di Sestu, partecipa al tentativo riuscito di ribaltare il risultato)
Il rigore forse se lo procura in modo furbo, ma intanto è lì. E segna il quinto gol in serie A.
Marcatori: Anselmo al 44′ p.t.; Emeghara al 6′ s.t., Rosina su rigore al 26′ s.t.
Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Garcia; Anselmo (dal 1′ s.t. Nelson), Rios, Kurtic, Dossena (dal 24′ s.t. Fabbrini); Formica; Boselli, Miccoli (dall’11’ s.t. Ilicic). (Benussi, Aronica, Dybala, Faurlin, Sperduti, Donati, Malele, Brichetto, Morganella). All.: Gasperini.
Pegolo; Teixeira, Terlizzi (dal 32′ s.t. Paci), Felipe; Angelo, Calello, Della Rocca, Rubin; Rosina (dal 37′ s.t. Bolzoni), Sestu (dal 17′ s.t. Reginaldo); Emeghara. (Farelli, Uvini, Valiani, Paolucci, Verre, Agra, Mannini, Bogdani, Grillo). All.: Iachini.
Arbitro: Romeo