L’Italia di Jacques Brunel perde, ma spaventa l’Inghilterra a Twickenham. Nel quarto e penultimo turno del Sei Nazioni 2013, gli azzurri del rugby vengono sconfitti contro gli inglesi in una gara combattuta fino all’ultimo minuto, giocata in uno storico tempio. Non basta però un’Italia orgogliosa e ben piazzata una formazione che, tra una settimana in Galles, ha la possibilità di mettere a segno il Grande Slam portandosi a casa il trofeo vincendo tutte le partite. La squadra guidata da Brunel subisce così il terzo ko di fila nel Torneo, dopo quelli rimediati contro Scozia e Galles. L’unica vera consolazione, oltre a una prestazione più che positiva, è l’unica meta realizzata da McLean al nono minuto della ripresa, poi però non trasformata da Orquera. Tra gli avversari, invece, da sottolineare le giocate di Flood, sempre implacabile da ogni calcio piazzato concesso alla formazione inglese. Il ct Brunel, dopo la sconfitta, guarda già alla prossima gara: “Con l’Irlanda dovremo tenere lo stesso carattere, la stessa voglia di combattere. Ci sono cose che dobbiamo gestire un po’ meglio, ovviamente, ma siamo riusciti a sfidare gli inglesi nel loro stadio”. “La nostra mischia è migliorata e alla fine ha dominato – aggiunge – Non abbiamo avuto la continuità che volevamo finora nel torneo. Anche oggi ci sono state due partite: nel primo tempo abbiamo mostrato un buon carattere, nel secondo abbiamo fatto bene anche in attacco. Sappiamo che l’Irlanda è una grande squadra, non sono contenti, ma rimangono una squadra difficile da affrontare”. Deluso dal risultato ma soddisfatto per il carattere il capitano Sergio Parisse: “C’è un po di amarezza per la fine, ma il risultato non era così importante. Ci serviva la reazione d’orgoglio e c’è stata. Hanno trovato un’Italia difficile da contrastare. Siamo soddisfatti, anche se il pareggio ci poteva stare. Siamo stati un po’ penalizzati, nelle ruck, in fuorigioco, ma è andata così. Ho visto i ragazzi dare tutto sino alla fine, sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto a Twickenham. Cittadini è entrato bene, nel secondo tempo siamo stati più dominanti in mischia. Irlanda? Ci dovremo arrivare con tante energie, speriamo in un risultato positivo”. L’Italia resta così a quota 2 punti in classifica: nell’ultimo turno bisognerà evitare il cucchiaio di legno a tutti i costi, l’unico modo per essere sicuri del traguardo è quellio di battere l’Irlanda a Roma (appuntamento dunque per sabato 16 marzo alle ore 14.30 allo Stadio Olimpico), mentre potremmo comunque farcela in caso la Francia non batta la Scozia. Per l’Inghilterra invece la possibilità, come detto, di mettere le mani sul quinto Sei Nazioni della storia (l’ultimo nel 2011, ci sono anche ventitre Cinque Nazioni conquistati): il bilancio contro l’Italia resta netto, 14 vittorie su 14 nel Sei Nazioni, 19 su 19 in totale.