Vittoria fondamentale quella del Genoa a Verona: Il Grifone vince 1-0 con la rete nel finale di Marco Borriello e scavalca il Siena. Ora sono 32 i punti per la squadra di Ballardini: sarebbe ancora retrocessa per il gol subito in casa negli scontri diretti contro il Palermo, ma adesso c’è la fiducia e la consapevolezza di potercela fare, pur se non sarà facile. Il Chievo si era probabilmente costruito la salvezza domenica scorsa vincendo in Toscana: ha giocato senza credere troppo nella vittoria, spingendo solo quando era troppo tardi.
Il campionato del Chievo resta comunque positivo: la salvezza è stata centrata salvo harakiri, Corini ha lavorato bene su un gruppo che almeno sulla carta concedeva qualcosa alle avversarie dirette. Oggi è mancata la giusta cattiveria agonistica: la classifica consentiva di non giocare una partita con il sangue agli occhi.
Finalmente si vede una squadra che lotta fino all’ultimo, mette in mostra la qualità superiore e si prende il risultato. Fosse stato sempre questo, anche con tutti i limiti evidenziati il Genoa si sarebbe probabilmente già salvato, eppure la realtà è questa. Ballardini si prende tre punti vitali, ma non è ancora finita.
Partita non facile, perchè nervosa e spezzettata: la amministra piuttosto bene, cercando di farla scorrere il più possibile.
Tiene in partita il Chievo finchè può, poi deve capitolare sul colpo di testa di Borriello.
Fa a spallate con Borriello, Floro Flores, Immobile: se la cava. Vicino al gol del pareggio.
Lui invece va spesso in difficoltà, non riuscendo a contrastare le iniziative degli avversari. Gli manca il passo.
Tiene bene la sua zona senza soffrire eccessivamente.
( Si impegna, ma lo scatto dei giorni migliori non c’è più. Un cross velenoso.)
Partita in cui cerca più che altro di contenere.
Ammonito per troppa foga, non riesce a esprimere la sua qualità
Dovrebbe fungere da metronomo della squadra, ci riesce poco. ()
Contro la sua ex squadra dimostra di avere passo e gamba, e idee chiare.
Arriva tardi sul colpo di testa di Borriello: errore che costa la partita.
Abulico, scelta sbagliata di Corini: non entra mai in partita.
( Stavolta deve accettare di non riuscire a fare la differenza)
Si muove tanto e spesso bene, Frey lo anticipa sul più bello su un cross di Luciano.
Guizzo decisivo sul cross di Luciano: Paloschi era lì. Subito dopo, segna il Genoa.
Anima della difesa e non solo, partita in cui mostra i suoi colpi, più che altro di fisico.
Anche lui si batte come un leone per tutta la partita.
Vicinissimo al gol in chiusura di primo tempo: forse poteva fare meglio.
Poco propositivo, dietro tiene ma non dà la spinta in più.
( Con la sua qualità alza il baricentro della squadra che ne beneficia subito)
Dovrebbe giocare di più: ha piede educato e sempre ottime idee.
Un po’ in ombra rispetto ad altre volte, cerca comunque di dare il suo contributo alla causa.
Rispetto a inizio stagione sta tirando un po’ il fiato, ma resta importante.
La sua esperienza in partite come questa serve sempre. (90′ TOZSER sv)
Segna un gol vitale per il Genoa: dopo quello dello scorso anno con la Juventus, un altro decisivo?
Vede poco il pallone in una partita difficile per gli attaccanti.
( Sgomita con buona lena appena entrato, utile alla causa)
Marcatori: 73′ Borriello
Puggioni; Andreolli, Dainelli, Papp (67′ Luciano); Sardo, Guana, L. Rigoni(81′ Hauche), Hetemaj, Dramé; Paloschi, Stoian (66′ Thereau) A disp.: Squizzi, Ujkani, Sampirisi, Farkas, Vacek, Jokic, Seymour, Cofie, Samassa. All.: Corini
Frey; Granqvist, Manfredini, Moretti; Pisano (58′ Bertolacci), M. Rigoni, Matuzalem, Antonelli, Vargas (90′ Tozser); Floro Flores, Borriello A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Cassani, Bovo, Ferronetti, Nadarevic, Immobile, Jankovic, Jorquera. All.: Ballardini
Arbitro: Doveri
Ammoniti: Papp (C), Sardo (C), Thereau (C), Hetemaj (C), Borriello (G)