Finisce 0-0 una partita onestamente non bella: Parma-Lazio, 34esima giornata di serie A, prometteva qualcosa di più se non altro perchè entrambe le squadre hanno dimostrato nel corso della stagione di saper giocare a calcio e di cercare di costruire piuttosto che aspettare le mosse avversarie. Invece, oggi ha vinto presumibilmente la stanchezza e il fatto che gli obiettivi fossero raggiunti o quasi sfuggiti. Nel caso del Parma la salvezza era già sostanzialmente una realtà, e il punto conquistato oggi non ha fatto altro che certificarlo; certo restano 4 punti da conquistare, ma ci sono tante squadre tra i ducali e il Genoa e di fatto il traguardo è centrato. Diverso è il caso della Lazio, che può ancora prendersi un posto in Europa ma a questo punto della stagione, con le forze che cominciano ad evaporare e una rosa sempre più compressa, sembra scommettere decisamente di più sulla finale di Coppa Italia, magari sperando che nel frattempo la Roma centri una delle prime cinque posizioni in classifica per liberare comunque il posto utile. La stagione delle due formazioni resta positiva per quello che hanno fatto vedere, oggi sicuramente non è stata certo la domenica più brillante dell’anno. Abbiamo comunque visto 25 conclusioni (14 per il Parma) di cui però soltanto 7 sono finite nello specchio (4-3 per i padroni di casa); 52% di possesso palla per i ducali che però non hanno fatto fruttare la loro supremazia, limitandosi spesso e volentieri a scambiare la palla dietro (Lucarelli ha completato 59 passaggi, nove in più del regista Valdes) e quindi limitando il raggio d’azione offensivo, come si capisce dal 26,8% di pericolosità arrivato nonostante un buon 49% di attacco alla porta.
La Lazio è stata deficitaria anche in questo, riuscendo solo in un 42% di attacco e un pessimo 33% di pericolosità, segno che sono soprattutto gli attaccanti ad aver tirato il fiato prima del dovuto. Il solo Candreva (due tiri) è parso in palla per gli uomini di Petkovic, che con Ledesma e Onazi (94 passaggi completati) hanno provato a giocare il pallone (quasi il 66% di positività) ma sono incappati in una giornata negativa (anche per demeriti propri, soprattutto da parte del giovane nigeriano) non riuscendo così a dare la svolta tanto attesa alla gara. Bene Biava con 26 recuperi, anche se il difensore spesso è andato in affanno e in pieno recupero è anche riuscito a farsi espellere per somma di ammonizioni. Nel Parma si è distinto Amauri che, pur non segnando, si è dato un gran daffare là davanti, tirando 5 volte e mettendo in apprensione la difesa del Parma quasi da solo.
Roberto Donadoni, intervenuto a Rai Sport, non nasconde un velo di amarezza per come è andata la partita: “Mi sono piaciute voglia e grinta dei giocatori nonostante il gol non sia arrivato. Abbiamo creato tante palle gol, dobbiamo imparare a segnare anche in maniera sporca: ci manca un po’ di malizia, dobbiamo crescere su questo fronte. Vacanza? Ancora no, dobbiamo onorare le restanti quattro partite, in questo pezzo di campionato abbiamo anche giocato bene ma peccando di condizione: sappiamo che ci dobbiamo lavorare”. Vladimir Petkovic è comunque soddisfatto di quanto fatto vedere dalla sua squadra e lo fa capire a Rai Sport: “Eravamo più preoccupati non di non prendere gol che di segnare, ma abbiamo avuto il pallino del gioco. Il problema del gol è acuto, oggi abbiamo creato ma il pallone non è entrato, speriamo che in futuro va da meglio. Aspetto i giocatori che ci hanno aiutato a diventare forti. Sono contento della partita, mi dispiace aver preso un solo punto”.