Finisce 0-0 il primo tempo di Juventus-Pescara. Dalle stelle alle stalle, verrebbe da pensare ritornando con la mente all’Allianz Arena, e soprattutto pensando a cosa potrebbe essere il ritorno con il Bayern a Torino. Ma Conte, in settimana, con realismo ha ribadito che lo scudetto è l’unico obiettivo a portata di mano, e che di conseguenza buttarlo al vento per inseguire un sogno, che solo tale attualmente può restare, sarebbe da sciocchi. Di conseguenza, la partita in casa con la Cenerentola della classe “vale quanto quella con l’Inter”. Certo, l’allenatore bianconero non è così fuori dalla realtà da schierare tutti i titolarissimi, e così, un po’ per le squalifiche in campionato, un po’ per le squalifiche nel ritorno col Bayern e un po’ per un fisiologico turnover, schiera una formazione ampiamente rimaneggiata: tanti cambi, da Storari fra i pali, a Giaccherini tra i tre interni, passando per Peluso a fianco di Marrone e Bonucci, mentre l’attacco è quello formalmente titolare, anche se Giovinco non vede il campo da un po’, mentre Vucinic rientra da un periodo di stop. Per quanto riguarda il Pescara, vittima sacrificale designata perchè la grande Juve ritiri su il morale in vista del big match europeo, formazione ovviamente migliore possibile, con Bucchi che ritrova finalmente il talento di Quintero a disposizione dal primo minuto; gli abruzzesi però nelle 11 partite precedenti hanno conquistato solo un punto, e ipotizzare un rialzo proprio nella tana dei campioni d’Italia appare improbabile. Effettivamente, lo svolgimento del primo tempo conferma le previsioni, e se il risultato è fisso sullo 0-0 è frutto solo della sfortuna bianconera (palo di Quagliarella) e della strepitosa prestazione di Pelizzoli, che para tutto il parabile, e forse anche di più. La sensazione è che comunque il gol possa arrivare da un secondo all’altro, dato che la pressione bianconera è continua e assoluta dall’inizio alla fine del tempo. Diverse le occasioni per la Juve, che a livello difensivo non deve mai preoccuparsi, ed è libera di pensare solo alla fase offensiva. Attacca bene su entrambe le fasce, ed ottimi sono anche gli inserimenti centrali dei mediani. Nel primo quarto d’ora in realtà i bianconeri si affidano solo al tiro da fuori, con Vucinic e soprattutto Pogba, ma la mira è scarsa. Affilate le lame, si comincia a far sul serio, e Giovinco al 17′ sfonda centralmente, ma è murato all’ultimo da Pelizzoli. Il portiere blocca anche Vucinic al 24′, ma è magistrale su Vidal al 26′, quando blocca il piattone a botta sicuro del centrocampista. Alla mezzora esce Giovinco per infortunio, ed entra Quagliarella, mattatore all’andata con una tripletta. Proprio Quagliarella, dieci minuti dopo, ha una grandissima occasione, quando riceve al limite e calcia col destro a incrociare: la deviazione di Pelizzoli è impercettibile ma decisiva, perchè manda la palla sul palo, evitando così il gol. Passano tre minuti, e ancora Pelizzoli compie un vero miracolo, volando ad angelo sulla sua sinistra e parando a mano aperta la conclusione angolata di Giaccherini. La sensazione è che il muro non reggerà ancora molto, ma per farlo la Juve non potrà non tenere questa intenistà…Pelizzoli permettendo.
PAGELLE PRIMO TEMPO
JUVENTUS, 6.5: gioca solo lei, e meriterebbe il vantaggio. Certo che con un po’ di cattiveria e concentrazione in più, il gol sarebbe arrivato.
PESCARA, 6.5: partita umile, di quasi rinuncia ad offendere, e di molto sacrificio nel difendere. Per ora regge, anche grazie al suo portiere.
MIGLIORE JUVENTUS, Giaccherini, 6.5: tanta mobilità, abile soprattutto ad inserirsi centralmente. Arriva ad un passo dal gol per due volte.
MIGLIORE PESCARA, Pelizzoli, 7.5: saracinesca, si diceva una volta. Due strepitose parate su Quagliarella, con l’aiuto del palo, e su Giaccherini, a m,ano aperta in volo. Inoltre, diverse uscite eccellenti e prese sicure.
PEGGIORE JUVENTUS, Vucinic, 5.5: non riesce a giocare tra le linee, sbaglia spesso il passaggio finale.
PEGGIORE PESCARA, Caprari, 5: tocca pochissime palle e le gestisce malissimo
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