Ci siamo, la partita tra Juventus e Pescara sta per avere inizio. Sono state diramate le formazioni ufficiali delle due squadre: i bianconeri scenderanno in campo con il tradizionale modulo 3-5-2, con il turnover (più o meno voluto) di Conte, a partire dalla presenza di Storari in porta al posto dell’influenzato Buffon. In difesa fuori gli squalificati Barzagli e Chiellini, ci sono Marrone e Peluso. In attacco la coppia Vucinic-Giovinco. Il Pescara risponde con un 4-2-3-1 abbastanza aggressivo, almeno sulla carta: basterà per tentare l’impresa quasi impossibile allo Juventus Stadium? Storari; Bonucci, Marrone, Peluso; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Giovinco. In panchina: Buffon, Rubinho, De Ceglie, Padoin, Marchisio, Isla, Rugani, Pirlo, Quagliarella, Matri. Allenatore: Conte. Pelizzoli; Zanon, Kroldrup, Capuano, Modesto; Togni, Rizzo; Sculli, Quintero, Caprari; Sforzini. In panchina: Perin, Bianchi Arce, Cascione, Blasi, Bjarnason, Di Francesco, Caraglio, Abbruscato, Cosic. Allenatore: Bucchi.
Juventus-Pescara apre la trentunesima giornata di Serie A dopo una settimana dedicata alle Coppe europee e non proprio dolce per gli uomini di Antonio Conte. Fischio di inizio alle 18, la partita sarà diretta dall’arbitro Peruzzo. Il passaggio è delicato, perchè la delusione di una sconfitta senza appello, seppur ampiamente messa nel preventivo delle possibilità, rischia di minare la concentrazione bianconera per non farsi sfilare dalle mani uno scudetto sempre più vicino ad essere cucito sul petto di Buffon e compagni. Certo Conte è proprio l’uomo giusto per evitare svolazzi di fantasia (ricordate la memorabile sfuriata in allenamento proprio nel momento migliore dei bianconeri lo scorso anno?) e la rosa della Vecchia Signora dà ampissime garanzie di trovare gli uomini giusti e più carichi per dare freschezza all’undici titolare da un punto di vista atletico e di motivazioni. Senza abbassare il tasso tecnico ovviamente. L’avversario è adatto a un pronto riscatto, perchè se è vero che il Pescara ha tutto l’obbligo di tentare l’impresa disperata, quasi “irragionevole”, di cercare punti allo Juventus Stadium, è anche vero che le imprese sono tali perchè difficili, anzi, maledettamente difficili. Il Pescara arriva da una serie di risultati decisamente poco brillanti (cinque sconfitte nelle ultime cinque partite, “poco brillanti” è un eufemismo pieno di affetto), saldamente all’ultimo posto in classifica e con 47 punti di distacco dalla vetta. Il più classico dei testa-coda dall’esito che può apparire scontato, ma con diversi motivi di interesse legati ai singoli giocatori, alcuni dei quali molto ambiti dalle big sia per la classe (pura, ma grezza) che per il fatto di avere la possibilità di accaparrarseli con pochi soldi in caso di una sempre più probabile retrocessione in cadetteria del Pescara.
In particolare l’erede di Marco Verratti, il giovane Quintero, suscita le fantasie degli operatori di mercato, comprese quella di Marotta che dopo aver provato l’ebbrezza di avere Pirlo in squadra è alla perenne ricerca di un giocatore che possa raccoglierne l’eredità. Rinnovo ancora da perfezionare per Pirlo e Pogba devastante da mezz’ala in coppia con Marchisio con un Vidal possibile partente per la Germania fonte di reddito per un top player. Il giro è questo, Quintero è più di una opzione. Per il resto la partita ha davvero poco da dire in termini di incertezza di risultato. Per Antonello Cuccureddu, storico giocatore della Juventus (ed ex allenatore del Pescara) la partita è a senso unico: “siamo all’1% di possibilità per il Pescara di fare risultato, sarebbe veramente un miracolo sportivo” Così Cuccureddu nell’intervista rilasciata ai nostri microfoni. “Verratti? – ha proseguito – Ho avuto il piacere di allenarlo quando aveva 17 anni. E’ stato bello insegnargli il mestiere di calciatore, peccato che le società italiane lo abbiano perso”. E ora la parola al campo. Juventus-Pescara sta per cominciare…
Risorsa non disponibile