Come previsto, Fabian Cancellara ha trionfato nella 111esima edizione della Parigi-Roubaix, la classica del pavè di 258 chilometri con partenza da Compiegne. “Spartacus”, ciclista svizzero 32enne della RadioShack-Leopard, si era già imposto domenica scorsa nel tradizionale Giro delle Fiandre e oggi conquista il suo terzo trofeo nel cosiddetto “Inferno del Nord”, dopo essere già salito nel 2006 e nel 2010 sul gradino più alto del podio in questa competizione. Alle sue spalle si piazza invece il belga Sep Vanmarcke (Team Blanco), l’unico a riuscire a dargli filo da torcere fino alla fine, mentre sono scomparsi nel gruppo Thor Hushovd, Taylor Phinney e Sylvain Chavanel, gli atleti che alla vigilia sembravano esser gli unici capaci di impensierire Cancellara. Tom Boonen, invece, il campione uscente, aveva già ufficializzato il suo forfait nei giorni scorsi dopo la brutta caduta avvenuta durante il Giro delle Fiandre, vinto proprio da Spartacus, dopo appena 19 chilometri di gara. Boonen ha subito contusioni sul lato sinistro del corpo, in particolare all’anca, al ginocchio e al gomito, rimediando anche quattro punti di sutura. Con anche Peter Sagan non presente alla partenza della corsa, per Cancellara aumentavano le possibilità dello svizzero, che non si è fatto pregare e ha fatto il bis nelle classiche del Nord. Alla fine della corsa, Cancellara è esausto ma ovviamente al settimo cielo: “Ci sono stati dei momenti in cui mi sono detto che era finita, ma la guerra alla Roubaix non è mai finita. Erano tutti contro di noi e non so come ho fatto a vincere: sono kaputt, ma sono contento e fiero di questa seconda doppietta. Ora penso solo alle vacanze: per pensare di eguagliare Boonen e De Vlaeminck con quattro vittorie ho davanti un anno intero”.