Una notizia incredibile arriva dall’America. Richard Swanson, 42 anni, si era messo in cammino due settimane fa. Era partito dalla sua città natale, Seattle, la capitale dello stato di Washington (sulla costa pacifica degli Stati Uniti), per arrivare fino a San Paolo, in Brasile. In teoria, un cammino di ben 16.000 chilometri da affrontare. In spalla solo uno zainetto e un sacco a pelo, in mano una mappa e ai piedi l’inseparabile pallone da calcio. Già, forse è strano per uno statunitense vista la loro scarsa passione per il soccer, ma Swanson aveva come obiettivo raggiungere la metropoli sudamericana in tempo per il fischio d’inizio dei Mondiali di calcio del , che si terranno appunto in Brasile. Un’impresa a scopo benefico, che il giramondo annotava in un diario online ma che è finita troppo presto e nel peggiore dei modi. Martedì scorso infatti Richard Swanson è stato investito e ucciso da un camioncino a Lincoln City, nell’Oregon. Poco dopo la partenza dalla vicina Seattle, insomma. Il progetto era quello di andare a piedi dagli Usa al Brasile, palleggiando con un pallone blu attraverso 11 Paesi. Il suo motto campeggiava sulla sua maglietta: «Un uomo, una palla, 10 mila miglia», in favore dell’organizzazione benefica californiana «One World Futbol Project», che ha tra gli obiettivi quello di donare palloni da calcio ai ragazzi e adolescenti nei paesi in via di sviluppo. Richard Swanson si era dunque incamminato per «l’avventura della mia vita», come l’aveva definita egli stesso. L’ex investigatore privato e appassionato di calcio, con un passato nella squadra professionistica dei Seattle Sounders, aveva confidato di «sentirsi destinato a questo importante viaggio». Padre di due ragazzi, era stato licenziato qualche tempo fa da una società di design e voleva dare una svolta alla sua vita. Mentre si trovava sul ciglio della US Highway 101, è stato però accidentalmente centrato da un camioncino ed è deceduto prima del trasporto in ospedale. Su Facebook pubblicava le foto e le storie dei nuovi amici, mentre nel diario online documentava ogni momento di quel viaggio che si è tragicamente concluso martedì mattina su una superstrada, dopo soli 430 km di cammino. Sulla sua pagina è apparso il seguente post: «Con la morte nel cuore dobbiamo comunicarvi che Richard Swanson se n’è andato questa mattina. Mancherà tantissimo alla sua squadra, alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi cari. Nei nostri cuori sappiamo che ce l’hai fatta ad arrivare in Brasile».