Questa settimana per il ciclismo è caratterizzata soprattutto dal Giro di Svizzera, nove giorni di gara (la conclusione sarà domenica) caratterizzati da percorsi solitamente impegnativi, come è d’altronde facile aspettarsi in quello che è probabilmente il Paese alpino per eccellenza. La corsa a tappe elvetica è storicamente considerata la più importante nel calendario internazionale dopo i tre grandi Giri di tre settimane, e collega idealmente il Giro d’Italia al Tour de France che inizierà a fine mese. Ieri si è disputata la quinta tappa con arrivo a Leuggern (da dove si riparte oggi): la vittoria è andata a Alexander Kristoff, il norvegese della Katusha che con una potente progressione ha avuto la meglio sul grande favorito Peter Sagan. Anche Kristoff è comunque atleta di valore: per lui è il quinto successo stagionale. In classifica generale non cambia nulla: resta al comando lo svizzero Matthias Frank, con distacchi immutati sul ceco Roman Kreuziger e il portoghese Rui Costa, vincitore della corsa un anno fa. Purtroppo però la tappa ha fatto notizia anche per la caduta che ha costretto al ritiro il nostro Giovanni Visconti, che era quarto in classifica. Oggi la sesta tappa si annuncia non particolarmente impegnativa ma insidiosa: la Leuggern-Meilen di 186 km, infatti, porterà la corsa sulle sponde del Lago di Zurigo – che verrà a lungo costeggiato – con un percorso molto mosso, anche se sono solamente due i Gpm, ed entrambi di terza categoria. Insomma, difficile che cambi qualcosa in classifica, però i velocisti dovranno faticare per arrivare a giocarsi il successo. Gli attaccanti ci proveranno di sicuro con fughe da lontano, e il finale sarà infiammato anche dal fatto che i due traguardi volanti sono collocati negli ultimi 31 km di gara.