Ricordate la leggenda del campo numero 2 di Wimbledon? Leggenda per modo di dire? Lo chiamavano Il Cimitero dei Campioni perchè su quell’erba tante teste di serie sono cadute. Anche Pete Sampras, negli anni in cui Pistol Pete era i Championships, senza se e senza ma. Quel campo, oggi, non esiste più. Il campo numero 2 è un altro, ma evidentemente deve aver mantenuto qualcuno dei suoi poteri. Lo abbiamo visto oggi: prima, Caroline Wozniacki è stata eliminata da Petra Cetkosvka; va bene, ci può stare. Quello che non ci sta, che non deve starci in un torneo “normale”, è che Maria Sharapova, numero 3 al mondo e del tabellone, ex numero 1 e vincitrice di Wimbledon nel 2004 (aveva 17 anni) venga battuta, in due set, da Michelle Larcher De Brito, classe ’93, portoghese – terra di navigatori e conquistatori, non di tennisti – e numero 131 del ranking WTA. E invece è , un punteggio che ci saremmo aspettati a favore della russa. Masha è stata in difficoltà per tutta la partita: è caduta un paio di volte, si è fatta massaggiare, ha annullato tre match point prima di cadere, infine, davanti a un’avversaria che, entrando in campo, aveva pensato di eliminare quasi camminando. Succede quello che in pochi ci si potevano aspettare: nella parte bassa del tabellone stiamo assistendo a un’ecatombe di teste di serie (oggi è caduta anche Ana Ivanovic). Strada spianata per… chiunque, anche per la nostra Karin Knapp che proprio contro la Sharapova e che invece ora si troverà di fronte proprio la Larcher De Brito. A oggi, diciamo che la favorita per sfidare in finale Serena Williams sia Petra Kvitova, che oggi ha approfittato di uno dei tanti ritiri (anche Tsonga e Isner) della terza giornata di Wimbledon, quello di Yaroslava Shvedova. Già, a proposito: questa storia dei “walkover” sta diventando piuttosto fastidiosa e preoccupante, lo avevamo visto a Roma e anche qui a Londra in tanti patiscono infortuni che costringono al forfait. E se anche Serena accusasse il colpo? Sarebbe un duro colpo innanzitutto al torneo: la caduta di tanti campioni è sicuramente un bello spot per le favole (ne abbiamo già parlato), ma a lungo andare, e quando si entra nella seconda settimana, se i nomi grossi non ci sono l’interesse del pubblico tende a scemare. Ad ogni modo, Maria Sharapova è fuori: escludendo il ritiro di Roma prima di giocare contro Sara Errani, quest’anno aveva raggiunto almeno le semifinali in tutti i tornei giocati. Questo, prima che incontrasse Michelle Larcher De Brito. (Claudio Franceschini)