Una notizia clamorosa potrebbe segnare una grossa novità per la panchina del Barcellona, ancora vacante dopo le dimissioni per motivi di salute di Tito Vilanova. Infatti dalla Russia arriva la notizia che l’olandese Guus Hiddink si è dimesso dalla guida dell’ambizioso Anzhi Makhachkala. Dimissioni improvvise, e che certo non possono essere giustificate dalle molte giornate di squalifica che Hiddink ha appena subito per avere spinto il quarto uomo nella partita persa contro la Dinamo Mosca. Episodio spiacevole ma non tale da giustificare la fine dell’esperienza russa alla guida di una formazione ambiziosa e rampante, nella quale gioca anche Samuel Eto’o. Hiddink ha spiegato così la sua scelta di lasciare l’Anzhi a campionato in corso (in Russia si gioca già): “E’ stata una dura decisione quella che ho appena preso, ma ho sempre detto che il mio obiettivo era quello di aiutare la squadra nella sua crescita e successivamente lasciarla fare da sola. Questo tempo è arrivato, sono sicuro che questo club avrà un grande futuro e sono molto contento di essere stato parte di questo progetto”. Viene facile pensare che ora Hiddink possa essere stuzzicato da un progetto ben più interessante, quale potrebbe essere la guida di una squadra come il Barcellona, che non può permettersi di tenere ancora a lungo vacante la carica di allenatore. Il tecnico olandese conosce già il calcio spagnolo, avendo allenato il Valencia dal 1991 al 1994 e il Real Madrid nel 1998-99: certo, un curriculum magari non ideale agli occhi dei tifosi catalani, ma di certo ad Hiddink non mancano esperienza internazionale (in tutto il mondo) e capacità di far giocare bene le proprie squadre. Per spiegare chi è Hiddink, basterebbe dire che a lui è stato intitolato persino uno stadio in Corea del Sud, tributo rarissimo per personaggi ancora vivi. A proposito di stadi: sarà il Camp Nou la sua prossima sede di lavoro?