Una delle poche gioie per l’Italia ai Mondiali di atletica che si stanno disputando a Mosca (soprattutto se ci limitiamo alle gare su pista) è arrivata questa mattina con la qualificazione della staffetta 4×400 femminile per la finale che si terrà domani pomeriggio alle 17.30 ore italiane. Le azzurre hanno centrato questo risultato con il secondo posto nella prima batteria, con il tempo di (il migliore stagionale per l’Italia), alle spalle degli Stati Uniti, che è anche la sesta prestazione complessiva. Da notare che in finale mancherà la Giamaica, squalificata per invasione di corsia. Detto che per il podio ci sono tre nazioni che appaiono nettamente superiori, e cioè la Russia, gli stessi Stati Uniti e la Gran Bretagna, andiamo a conoscere meglio le quattro componenti del nostro quartetto azzurro. La più nota e anche la più forte è certamente Libania Grenot, autrice infatti dell’ultima frazione che è risultata decisiva per la qualificazione. Nata a Santiago di Cuba, 30 anni, italiana dal 2008 per matrimonio, detentrice del record italiano con il tempo di 50”30, ha purtroppo una collezione di quarti posti in finale oppure di noni posti in semifinale (cioè la prima delle escluse dalla finale). In particolare ricordiamo i due quarti posti, nella gara individuale e in staffetta, agli Europei 2010 e le finali mancate di un soffio nelle gare individuali sia alle Olimpiadi di Pechino 2008 sia ai Mondiali di Berlino 2009 e poi qui a Mosca, dove però è tornata a grandi livelli dopo un biennio 2011-2012 piuttosto difficile. La prima frazione era toccata invece a Chiara Bazzoni, 29enne nata ad Arezzo, anche lei arrivata fino in semifinale nei 400 di questi Mondiali, risultato per lei più significativo rispetto alla Grenot, che puntava invece ad entrare in finale, e anche lei componente di quella staffetta che fece a Barcellona 2010 il record italiano in 3’25”71 ma che rimase purtroppo ai piedi del podio europeo. Di quella formazione faceva parte, ed è ancora oggi protagonista, pure Marta Milani. Lombarda, nata a Treviglio nel 1987, visse appunto nel 2010 la sua stagione migliore, nella quale fissò il suo primato personale e centrò pure la finale individuale dei 400, chiusa al settimo posto. Da notare che la Milani, a differenza di Grenot e Bazzoni, corre con buoni risultati anche gli 800 e dunque ha nella resistenza la sua migliore dote. La novità è invece costituita da Maria Benedicta Chigbolu, nata a Roma nel 1989, che si è messa in luce proprio in questa stagione soprattutto grazie al secondo posto ai Giochi del Mediterraneo, manifestazione nella quale vinse anche l’oro nella 4×400, che però comprendeva solo lei e la Bazzoni delle quattro protagoniste di oggi, affiancate in quel di Mersin (Turchia) da Maria Enrica Spacca ed Elena Maria Bonfanti, che in questi Mondiali sono invece le riserve del quartetto. (Mauro Mantegazza)