Una notizia clamorosa arriva dalla Spagna, ma questa volta forse è davvero troppo clamorosa. La riporta Marca, e andiamo subito al punto: Radamel Falcao è stato offerto al Real Madrid. Possibile? Giurano di sì, e al centro della motivazione ci sarebbero le finanze. Spieghiamo: quando il colombiano ha firmato per il Monaco gli è stato offerto un contratto quinquennale da 14 milioni di euro a stagione. Il club del Principato, grazie al nuovo proprietario Dmitrij Rybolovlev, ha potuto effettuare grandi investimenti e portare in squadra gente come lui e i due giocatori del Porto James Rodriguez e Joao Moutinho, oltre a Jérémy Toulalan (anche se solo per cinque milioni di euro). Poi, qualcosa è cambiato: il presidente francese Hollande ha imposto una tassazione pari a quella transalpina, togliendo così al Principato di Monaco l’esenzione fiscale. Questo significa che, di fatto, il faraonico stipendio di Falcao è destinato a dimezzarsi. Non è quanto la dirigenza del club gli aveva prospettato: all’epoca, parliamo di maggio, al bomber era stato garantito un ingaggio superiore di cinque milioni a qualunque altra proposta gli fosse arrivata. Era parso strano che un giocatore come Falcao, ambito da tutta Europa, preferisse andare a guadagnare qualche somma in più piuttosto che unirsi alla causa di una squadra già vincente che con lui avrebbe potuto fare il salto di qualità; ma certo si poteva pensare che le ambizioni di Rybolovlev avrebbero potuto costruire una formazione che nel giro di pochissimo, come già accaduto a Chelsea e Manchester City – oltre che al PSG – sarebbe potuta diventare una big europea. E invece la fiscalità modificata ha fatto sì che i rubinetti si chiudessero: così dal calciomercato estivo sono arrivati Ricardo Carvalho e Abidal a parametro zero, e poi Fabinho e Sergio Romero in prestito. Non quello che i tifosi si sarebbero aspettati; e, stando così le cose, il progetto Monaco potrebbe essere già esaurito sul nascere, magari non ai livelli dell’Anzhi che addirittura deve svendere ma sicuramente senza più i colpi grossi da 50 milioni.
Per questo motivo Falcao si sente, per usare il termine di Marca, “deluso”: capisce che la squadra potrebbe non fare quel salto di qualità tale da garantire un futuro luminoso a lottare con le grandi del Vecchio Continente, e non vuole restare a Monaco un minuto di più. Detta così, potrebbe avere un senso; eppure qualcosa non quadra. Intanto, la squadra allenata da Claudio Ranieri ha iniziato il campionato con due vittorie e Falcao ha segnato due gol; poi, appare quantomeno strano che il Tigre si senta tradito al punto di chiedere una cessione immediata, senza nemmeno voler aspettare di giudicare la squadra. Anche l’Atletico Madrid non era certo uno squadrone dopo le cessioni di Forlan e Aguero; eppure ha vinto l’Europa League e la Supercoppa Europea, e si è qualificato in Champions League contendendo al Real il secondo posto nella Liga. Per come è strutturato oggi il Monaco, potrebbe vincere tranquillamente la Ligue 1 e il prossimo anno fare strada in Champions League; soprattutto se crescerà un giocatore potenzialmente fortissimo come Ocampos e se James Rodriguez confermerà quanto di buono fatto vedere al Porto. Insomma, non si è vincenti solo con stipendi da 15 milioni; se invece questo è quanto pensa Falcao, la delusione potrebbero averla, e grossa, i tifosi che in lui vedevano l’attaccante che li avrebbe portati ai trofei, soldi o non soldi. Ciò detto, e volendo per un attimo sposare la tesi di Marca, le possibili destinazioni sono due, escludendo il Real Madrid che sta puntando tutto su Gareth Bale e ora non può permettersi di tesserare il colombiano. Il Chelsea sta cercando un attaccante e, qualora fallisse nel suo tentativo di mettere le mani su Wayne Rooney, potrebbe decidere di buttarsi su Falcao; mentre il Manchester United avrebbe in lui, per contro, il sostituto perfetto dell’attaccante della nazionale inglese. Tuttavia, resta una domanda: se il Tigre lascia il Monaco perchè non può guadagnare 14 milioni, è così tanto certo che il Chelsea riuscirebbe a garantirgli un simile stipendio? (Claudio Franceschini)