Il Palau Sant Jordi chiude i battenti: i Mondiali di nuoto 2013 sono finiti. Che bella giornata abbiamo vissuto: Gregorio Paltrinieri centra la seconda medaglia della spedizione italiana a Barcellona, prendendosi un bronzo inaspettato ma voluto fortemente nelle ultime vasche dei 1.500 metri, dominati ovviamente da Sun Yang che per una volta non è cannibale ma controlla gli avversari (cioè Ryan Cochrane). “Dicono che non so nuotare, che non ho stile, che non so fare le virate: guardatemi ora”, diceva il ragazzo di Carpi appena prima di salire sul podio e ricevere il suo premio: il futuro inizia oggi, da questa rassegna iridata che al tempo stesso deve far riflettere gli azzurri su come siano andate le cose, perchè dopo il flop totale dei Giochi Olimpici siamo ancora qui a raccontare un momento difficile, un bilancio in rosso, gare che dovevano andare in un modo e sono andate in un altro. Ci si penserà, a tempo debito e con chi di dovere; oggi è tempo di celebrare l’ingresso nella leggenda del nuoto di Missy Franklin, che vince la sesta medaglia d’oro della rassegna e scavalca le tre che erano ferme a cinque, prende Kristin Otto che questo risultato lo aveva ottenuto alle Olimpiadi e saluta addirittura Michael Phelps, che qui dieci anni fa ne aveva vinte quattro. Quattro – piccola parentesi – come Katie Ledecky, regina assoluta del mezzofondo e prima donna dal 2003 a vincere le tre gare lunghe in piscina (400, 800 e 1.500) con due record del mondo – c’è da giurare che quello di Federica Pellegrini abbia vita breve. Missy apre la 4×100 misti, l’oro più scontato per gli Stati Uniti: Rebecca Soni ed Allison Schmitt non ci sono, eppure il solco che si scava con l’Australia (riportata in vita da Alicia Coutts e Cate Campbell) è mostruoso, così come devastante è la frazione a rana di Yuliya Efimova, che consegna il bronzo alla Russia. Già, Yuliya: ieri Ruta Meilutyte aveva risposto al suo record del mondo nella batteria dei 50 rana abbassandoglielo di tre decimi. La lituana lo mette in valigia e se lo porta a Plymouth insieme a oro e record nei 100, ma questa sera è la russa che per 7 centesimi la beffa nello sprint, con la biondissima sedicenne che in acqua la omaggia subito (mica facile, a 16 anni, essere così sportivi quando dall’oggi al domani sei in cima al mondo e sei abituata a vincere) e la Efimova che dopo aver preso schiaffi a destra e a sinistra torna in Russia con due ori e un argento. L’argento è anche quello della padrona di casa (è proprio di Barcellona) Mireia Belmonte Garcia, seconda dietro una straordinaria Katinka Hosszu nei 400 misti; la catalana chiude questo Mondiale con tre medaglie e un sorriso a trentadue denti, forse il più bello visto al Palau Sant Jordi, a meno che non si voglia metterlo in competizione con quello di Ranomi Kromowidjodjo, oro nei 50 stile libero davanti a Cate Campbell che l’aveva beffata nei 100. Sorriso che non c’è per due protagonisti in negativo: Ye Shiwen, la baby-cinese che aveva distrutto le avversarie a Shanghai e Londra, stecca la sua gara e tocca la placca a 8”10 dalla Hosszu, mentre la 4×100 misti maschile fa anche peggio. Vince sbadigliando davanti a Francia e Australia, ma viene squalificata per una partenza anticipata del ranista Kevin Cordes. Rayn Lochte, che poteva vincere la quinta medaglia di Barcellona (la quarta d’oro) non la prende troppo bene, ma la frittata è fatta e sul podio, con il bronzo, sale anche il Giappone. Cala il sipario: alla prossima edizione. (Claudio Franceschini)
Via! Missy Franklin parte per fare subito la differenza, gira con 10 centesimi sulla Cina e 12 sull’Australia. Al secondo 50 è davanti, ma Aya Terakawa tiene: Giappone secondo. Ora Jessica Hardy, specialista della rana, contro Yuliya Efimova che ha vinto due ori e un argento. Infatti la russa rimonta: terza la Russia, Giappone sempre secondo con la Suzuki, bronzo a Londra nei 100. Va via Jessica Hardy: cambia con 1”91 sulla Russia, terzo resiste il Giappone. In acqua Dana Vollmer, occhio all’Australia che schiera Alicia Coutts. Scappano gli Stati Uniti, come da pronostico: la Russia prova a tenere, sale la Coutts e l’Australia torna a flirtare con l’argento. In acqua Cate Campbell, campionessa iridata nei 100 e argento nei 50. Megan Romano è la meno forte del quartetto USA, ma ha un vantaggio enorme. Spara tutto Cate Campbell, dietro si lotta per il bronzo. Oro agli Stati Uniti in 3’53”23, argento all’Australia mentre la Russia è medaglia di bronzo.
Eccoci: Stati Uniti strafavoriti in questa 4×100 misti femmiinile, da tenere d’occhio la sempre insidiosa Cina e naturalmente l’Australia. Entrano le americane, in corsia 4. Missy Franklin, Jessica Hardy, Dana Vollmer, Megan Romano: anche senza Allison Schmitt e Rebecca Soni, sono comunque le più forti.
La 4×100 misti femminile rappresenta la possibiità per Missy Franklin di vincere la sesta medaglia d’oro a Barcellona: un record assoluto. Possibilità decisamente concreta: questa è la staffetta americana per eccellenza. Ma intanto un grande momento: la premiazione dei 1.500 metri stile libero, con Gregorio Paltrinieri che riceve una strepitosa medaglia di bronzo.
Partiti! Corsia 7 per l’Italia, Grevers fa subito l’andatura e gira per primo, poi Giappone e Francia. Di Tora prova a difendersi ma è ultimo. Allunga Grevers e arriva prima al cambio. Gli Stati Uniti restano davanti e vincono con un margine devastante: medaglia d’argento alla Francia, bronzo all’Australia. Ma c’è la sorpresa: cambio irregolare per gli Stati Uniti, e allora cambia il podio. Oro Francia, argento Australia, bronzo Giappone. L’Italia, mai in gara, chiude al sesto posto. Adesso l’ultima gara: la 4×100 misti femminile.
Favoriti gli Stati Uniti che hanno in acqua Matt Grevers, Ryan Lochte e Nathan Adrian; poi Australia (differenziale enorme nella rana, più James Magnussen) e occhio alla Francia.
Arriva l’ultima gara con protagonisti gli italiani: la 4×100 misti maschile, qualificatasi in finale in mattinata. Le speranze di medaglia sono poche, ma vediamo cosa riusciremo a fare. A seguire la 4×100 misti femminile, che chiuderà i Mondiali di nuoto Barcellona 2013. Mirco Di Tora, Fabio Scozzoli, Matteo Rivolta, Marco Orsi: questo il nostro quartetto.
Strepitosa Katinka Hosszu nei primi tre stili dei 400 misti: l’ungherese vira a -2”10 dal record del mondo di Ye Shiwen. Beisel e Belmonte Garcia provano a stare a contatto, Palau Sant Jordi impazzito per la nuotatrice catalana. Ultimi 50: medaglia d’oro per Katinka Hosszu, in 4’30”41 (secondo oro dopo i 200). Argento per Mireia Belmonte Garcia, Elizabeh Beisel è medaglia di bronzo. Affonda Ye Shiwen: la baby cinese, campionessa olimpica e mondiale, crolla subito e non si riprende più.
1.300 metri: Sun Yang aumenta, Cochrane però sta lì. Ma la grande gara è di Gregorio Paltrinieri: 1”91 dal leader cinese e allungo su Connor Jaeger. Ecco che parte Sun Yang, che inserisce le gambe: il vinese davanti di 93” a 50 dal termine. Ultima vasca: Sun Yang è medaglia d’oro in 14’41”15, argento per Ryan Cochrane. Ma la soddisfazione è tutta italiana: Gregorio Paltrinieri è medaglia di bronzo in 14’45”37. E’ la seconda medaglia per la spedizione del nuoto azzurra a Barcellona. Bravissimo Gregorio!
Sempre Sun Yang-Cochrane: ai 900 metri se ne vanno loro due, ma la sensazione è che il cinese si stia tenendo per il gran finale. Tempo di molto superiore al record del mondo: Gregorio Paltrinieri è sempre terzo con 2”22 dalla coppia di testa.
3’24”74 per Sun Yang il passaggio ai 350 metri. Ryan Cochrane è l’unico che – per ora – tiene il passo del cinese, addirittura lo passa ai 400. Gregorio Paltrinieri c’è: ha girato terzo, a 1”71 da Cochrane. La speranza è che tenga.
Partono i 1.500 stile libero: c’è Gregorio Paltrinieri, a caccia di una medaglia da sogno. Sun Yang è imbattibile e si sa: si va però per il bronzo, questa è la gara di Greg, bisogna crederci.
Vince i 50 metri stile libero femminili: 24”05 il tempo dell’olandese. Argento a Cate Campbell (24”14), il bronzo è di Francesca Halsall (24”30).
È medaglia d’oro nei 50 dorso maschili: 24”42 per il francese, che batte il connazionale Jeremy Stravius. Bronzo all’americano Matt Grevers.
Stellare finale dei 50 rana femminili: si flirta con il record del mondo battuto due volte in un giorno ieri, alla fine la spunta Yuliya Efimova che è oro in 29”52, davanti al 29”59 di Ruta Meilutyte. Bronzo a Jessica Hardy (29”80).
Daiya Seto è medaglia d’oro nei 400 misti maschili: il giapponese chiude in 4’08”69 davanti all’americano Chase Kalisz e al brasiliano Thiago Pereira.
Cala il sipario sull’edizione 2013 dei Mondiali di nuoto. Al Palau Sant Jordi di Barcellona vivremo stasera le ultime emozioni di una settimana intensa, che ha regalato sei record del mondo (tutti in campo femminile) e gare al cardiopalma, consacrato campioni o visto nascere altri. L’Italia non si è comportata bene: fin qui una sola medaglia, quella di Federica Pellegrini nei 200 stile, una gara che nemmeno avrebbe dovuto fare. Ci sono aspetti positivi (Matteo Rivolta, settimo e a un passo dal podio, come crono, nei 100 farfalla) e negativi (Scozzoli, i nostri velocisti), e ci sono già arie di polemica in arrivo, con la Pellegrini che dice “non posso salvare questa nazionale” e Martina De Memme, ultima nella finale degli 800, che si lamenta che “gli altri si divertono, noi siamo tristi”. Già: l’ultima speranza azzurra si chiama Gregorio Paltrinieri, che alle 18:46 scende in vasca per la finale dei 1.500 metri, il regno di Sun Yang. “Lui non si può battere, ma punto al podio”. Ha il quarto tempo nelle qualifiche: ce la può fare ma dovrà fare una gara accorta. Le altre finali destano grande interesse: intanto ci sono le due 4×100 miste, con gli Stati Uniti assoluti dominatori e Missy Franklin che rischia seriamente di portare a casa il sesto oro da questa rassegna iridata, che la renderebbe la prima nella storia a farlo, superando anche Michael Phelps che alla stessa età, e sempre a Barcellona, si era fermato a 4. Non dovremmo vedere Katie Ledecky: i 100 non sono la sua specialità, così il suo Mondiale si dovrebbe fermare a 4 ori e due record del mondo infranti nel mezzofondo (ieri anche quello degli 800, dove ha lasciato andar via Lotte Friis anche a più di un secondo e poi se l’è mangiata nel secondo 400). I 50 rana sono alle 18:08 e promettono scintille: Ruta Meilutyte, oro nei 100, contro Yuliya Efimova, campionessa nei 200. Ieri la russa ha sparato 29”78 migliorando il record del mondo che apparteneva a Jessica Hardy; nel pomeriggio la lituana ha nuotato in , e adesso detiene il primato anche sulla vasca singola (ha già quello dei 100, fatto registrare qualche giorno fa e sempre in semifinale). Un duello stellare, degna conclusione di questo Mondiale che ha anche regalato sorprese (il quinto posto di Florent Manaudou nei 50 stile ad esempio, gara vinta da uno strepitoso Cesar Cielo). Come al solito le finali di Barcellona sono trasmesse in diretta da Eurosport (con anche lo streaming su Eurosport Player, servizio questo a pagamento) e dai canali Rai Sport 1, Rai Sport 2, Rai 2. Qui, gratuito, il sito ufficiale per seguire le gare anche da PC (www.rai.tv).