Atalanta-Torino finisce 2-0, per gli orobici sono i primi punti del campionato, per i granata uno stop che fa male soprattutto per come è arrivato. Per larghi tratti infatti i granata hanno comandato il gioco in lungo e in largo, come dimostrato dai numeri: 55% di possesso palla, 13 tiri verso la porta di Consigli (ma appena 5 nello specchio: indizio di qualcosa che va registrato), 73,6% di precisione nei passaggi e 10 minuti e 25 secondi di supremazia territoriale, laddove l’Atalanta ha però risposto con quasi 10. Come al solito a fare la differenza è stata la pericolosità: qui il dato è stato scarso per entrambe, a dimostrazione di una partita che si è giocata prevalentemente a centrocampo. Nessuna delle due compagini ha superato il 50% nel dato, gli orobici hanno capitalizzato al massimo i 3 tiri (su 9) che hanno trovato lo specchio della porta di Padelli, e di rimessa e sfruttando gli episodi hanno condotto in porto la partita. Il Torino ci è andato vicino con Larrondo e Cerci (due conclusioni a testa), ma ha vanificato il gran lavoro a centrocampo di Vives (80 palloni giocati), mentre gli uomini di Colantuono, che ha festeggiato al meglio le 200 panchine in serie A, hanno fatto centro sulle occasioni da calcio da fermo (6 angoli contro 4 a favore dei nerazzurri), trovando due reti identiche con Stendardo e Lucchini, pur viziate da irregolarità. Sul primo gol l’assistente non ha visto un fuoriogioco di Yepes, da considerarsi attivo in quanto disturbava Padelli; sul secondo un fallo su Cerci (entrato dalla panchina) ha permesso al difensore centrale, subentrato a Moussa Koné, di colpire per il raddoppio. In ogni caso una vittoria preziosa per gli orobici, che si lanciano così nella corsa alla salvezza, innanzitutto, e magari a qualcosa di meglio con il prosieguo della stagione.
Già una partita fondamentale questa Atalanta-Torino, e per tutte e due le formazioni. Dopo il passo falso della prima giornata, l’Atalanta di Stefano Colantuono cercherà di risalire dal fondo della classifica per cominciare a costruire le fondamenta utili per la salvezza. L’occasione è la partita con il Torino che invece ha portato a casa i suoi primi tre punti vincendo al debutto stagionale. I bergamaschi hanno dalla loro il fattore campo, ma i ragazzi di Giampiero Ventura sono pronti a non farsi intimorire dal tifo dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Nella partita dell’andata della scorsa stagione i bergamaschi avevano perso per ben 1-5 di fronte al pubblico di casa e certamente hanno ancora il dente avvelenato per quel rovescio. L’Atalanta sarà trainata dall’esperienza del capitano argentino German Denis, a secco nella scorsa giornata, ma volenteroso di potersi sbloccare davanti ai suoi sostenitori. Dall’atra parte in attacco c’è Alessio Cerci che nella prima giornata si è reso protagonista di uno splendido gol e sarà sostenuto dall’ex Genoa Ciro Immobile. Il confronto tra i due leader ed elementi di maggiore spicco è solo la punta dell’iceberg di questa partita. La sfìda infatti, vede coinvolte due squadre che esprimono un buon calcio, grazie soprattutto all’esperienza dei tecnici Colantuono e Ventura. La partita sarà disputerà con fischio d’inizio alle ore 20.45 e verrà trasmessa in diretta su Sky Calcio 5 (canale 255 della piattaforma satellitare) con la cronaca di Rosario Triolo, il commento tecnico di Carlo Muraro e da bordo campo ci sarà Matteo Barzaghi per tutti i contributi e le interviste. Sul canale Mediaset Premium Calcio 4 (canale 374 della piattaforma digitale terrestre) Federico Mastria vi condurrà nel vivo delle azioni dopo aver ricevuto la linea dal collegamento in studio. Gli abbonati a Sky o a Mediaset Premium potranno usufruire anche dei servizi di streaming video per seguire la partita in diretta sul web: questo potrà avvenire tramite Sky Go per quanto riguarda la televisione satellitare e attraverso Premium Play per il digitale terrestre su abbonamento di Mediaset.