Il Torino espugna Bologna dopo 33 anni: finisce 2-1 per i granata che così si lanciano in classifica a quota 7 punti, subito dietro il gruppo delle migliori. Male invece i felsinei, che non hanno ancora ottenuto la prima vittoria in campionato ed evidenziano dei limiti strutturali che vanno risolti al più presto, perchè la classifica comincia a farsi pesante e, pur se siamo solo all’inizio della stagione, i punti importanti rischiano già di scappare via, e nel turno infrasettimanale arriverà il Milan. Ci ha provato, ma dà l’impressione di dipendere troppo dalle lune di Diamanti, e che alternative al suo fantasista non si siano. Pioli non rischia ancora, ma è chiaro che deve raddrizzare al più presto la situazione e agire con la sua sagacia tattica. Vittoria esterna che dà morale; soprattutto, i granata stanno dimostrando di aver bene assimilato il nuovo modulo. Ventura insegna calcio ed è tatticamente preparato, alcuni singoli fanno la differenza e pur se la strada verso la salvezza sarà lunga, questa squadra potrà togliersi belle soddisfazioni. VOTO ARBITRO (PERUZZO) 6,5 Bravo in occasione del rigore: giusto non sorvolare perchè la spinta su El Kaddouri c’è e impedisce al giocatore di raggiungere la palla. Giusto anche il giallo a Diamanti, che protesta con eccessiva veemenza spingendo anche via un avversario.
C’è il suo zampino nel vantaggio del Toro: respinge male il cross di Darmian e spiana la strada a D’Ambrosio.
In affanno costante: non basta la traversa colta ad alzare il voto. Soffre D’Ambrosio che lo prende sempre in infilata, non chiude sul primo gol.
Segna la rete del pareggio, ma anche qui non si riscatta per le troppe amnesie difensive. In più, all’intervallo si fa espellere per proteste nel tunnel che conduce agli spogliatoi, e addio rimonta.
L’unico della difesa che ci capisca qualcosa. Regge la baracca nel secondo tempo.
Ancora un oggetto misterioso, partecipa alla frittata del primo gol facendo il paletto quando Darmian transita presso la sua zona.
Soffre troppo il fatto di dover essere un regista quando in realtà ha altre caratteristiche. ()
Lo premiamo per l’impegno profuso. A volte anche troppo: spesso vuole risolvere le cose da solo, e non sempre è un bene.
Impalpabile, non fa mai la cosa giusta, sempre che emerga dai fanghi del centrocampo: troppo nascosto. ()
Giallo gratuito in occasione del gol, va molto vicino anche al rosso. Calcia un paio di punizioni ma le spara sulla barriera, segno del troppo nervosismo.
Solo, solissimo nella morsa dei centrali del Torino. Sognava ben altra gara contro la sua ex squadra, invece è un miracolo se gli arriva un pallone.
Almeno ci prova: colpo di testa che finisce fuori. Poi viene sostituito per preservare l’ordine tattico vista l’espulsione di Natali.
( La partita è sostanzialmente indirizzata, nè lui riesce a cambiarla; ad ogni modo è uno dei meno peggio)
All. PIOLI 5 Se la squadra gioca così male un motivo ci sarà: il tecnico del Bologna sembra non avere le idee troppo chiare, anche se forse non è tutta colpa sua viste le cessioni estive.
Praticamente mai impegnato, non è l’emblema della sicurezza ma alla fine porta a casa la pagnotta e i tre punti.
Gli viene annullato un gol per fuorigioco, per il resto non fa vedere il pallone a Bianchi.
Anche lui con mestiere e qualcosa di più per tenere lontano il Bologna dalla porta.
Forse il più brillante della difesa, nel secondo tempo lavora meno ma è comunque efficace.
Se Ventura ha aperto al 3-5-2 per sfruttare gli esterni, ecco la risposta: gran prova del laterale destro che disegna il cross del primo gol e in generale è sempre un passo oltre il suo marcatore.
Niente di che, ma c’è quando il Toro ha bisogno di rifiatare e “randellare” in mediana.
Jolly di Ventura, che in passato lo ha schierato anche come esterno d’attacco. Fa tutto bene, poco appariscente ma utilissimo.
Sembrava perso lo scorso anno a Napoli, qui si è ritrovato: gioca più lontano dalla porta ma si inserisce sempre con i tempi giusti. Può essere un valore aggiunto.
Due gol in due partite: periodo d’oro per l’esterno che è presente nel bruciare la difesa del Bologna e incornare nella porta sguarnita. Sempre in visione, spinge e controlla bene la sua zona.
Rigore a parte (stava per farselo parare), calcia una punizione stupenda che coglie la traversa interna appena prima del penalty, e ogni volta che accelera crea scompiglio. Un po’ egoista nella ripresa, ma è l’anima della squadra.
Deve fare il lavoro di Immobile: ce l’ha nelle corde, ma oggi non lo fa benissimo.
( Diciamo che aspetta occasioni migliori: subito il giallo, appena dopo il quasi rosso. Non servito da Cerci quando aveva tagliato bene in area, avrà altre partite per rifarsi)
All. VENTURA 7 Ci mette tanto del suo: dopo la delusione contro il Milan si prende una vittoria esterna importante su un campo difficile per tradizione. Il suo Torino, come sempre, gioca bene, ed è anche concreto. Avanti così.
Marcatori: 2′ D’Ambrosio (T), 29′ Natali (B), 46′ rig. rigore (T)
Curci; Garics, Antonsson, Natali; P. Kone, Pazienza (35’s.t. Cristaldo), Della Rocca (26’s.t. Perez), M. Cech; Diamanti; Moscardelli (1’s.t. Mantovani), Bianchi. (A disposizione: 32 Stojanovic, 25 Agliardi, 6 Sorensen, 75 Crespo, 3 Morleo, 13 Laxalt, 77 Gimenez, 19 Christodoulopoulos, 12 Acquafresca). All.: Pioli.
Padelli; Glik, Bovo, E. Moretti; Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D’Ambrosio; Cerci, Meggiorini (23′ s.t. Farnerud). (A disposizione: 32 Berni, 23 Gomis, 19 Maksimovic, 26 Pasquale, 4 Basha, 63 Bellomo, 17 Masiello). All.: Ventura.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Ammoniti: Diamanti (B), Perez (B), Glik (T), Pazienza (B), Bovo (T), Farnerud (T), Vives (T), P. Kone (T), Padelli (T)
Espulso: Natali (B) per proteste, negli spogliatoi all’intervallo.