Tappa da tregenda sotto il maltempo alla Vuelta, e italiani in primo piano. Daniele Ratto della Cannondale vince con un’azione d’altri tempi, che potremmo definire a buon diritto leggendaria, il primo tappone sui Pirenei, mentre Vincenzo Nibali consolida il suo primato in classifica generale e con esso la maglia rossa, ambito simbolo che spetta al leader. Oggi però i riflettori devono andare tutti a Ratto, eroe per un giorno. Non è certo un nome di primo piano, per lui è solo la seconda vittoria in carriera, ma il modo in cui l’ha ottenuta non è certo banale: protagonista della fuga da lontano che ha animato la corsa, transita terzo sul primo Gpm di giornata, Port de Envalira – che era la vetta più alta di tutto questo Giro di Spagna – e poi si lancia da solo verso il traguardo. Mentre gli altri fuggitivi si arrendono uno per volta, Ratto resiste e la salita finale verso la Collada de la Gallina diventa per lui dolcissima, per quanto possa esserlo l’ennesimo sforzo di una giornata durissima e flagellata da pioggia e freddo. Le condizioni che hanno esaltato Ratto hanno distrutto invece il sogno del suo capitano Ivan Basso, costretto al ritiro per ipotermia. Una grossa delusione per la Cannondale, che però può consolarsi per il trionfo del suo uomo, che ora è meritatamente anche al comando della classifica degli scalatori, dunque domani indosserà la maglia a pois. Da segnalare che vittima del freddo è stato pure uno dei fuggitivi, lo spagnolo Luis Leon Sanchez, anche lui bloccato dal freddo e costretto a lasciare la Vuelta, mentre alla distanza ha ceduto anche il più in vista dei fuggitivi della prima ora, cioè il belga Philippe Gilbert. La gloria dunque va tutta a Ratto, ma può certamente sorridere anche Nibali, che ancora una volta dimostra di trovarsi molto bene quando la temperatura cala: gli ha resistito solo Chris Horner, ma infine lo Squalo lo ha bruciato, quasi sul traguardo, per cogliere la piazza d’onore e anche l’abbuono. L’americano torna ad essere il primo rivale in classifica per Vincenzo, essendo staccato di 50”, mentre ora Alejandro Valverde paga 1’42” a Nibali e Joaquin Rodriguez addirittura 2’57”. Il successo finale è un po’ più vicino per l’italiano, anche se a questo punto nessuno può più permettersi di sottovalutare il “vecchietto” statunitense, 42 anni il mese prossimo. Si è difeso bene Domenico Pozzovivo (ottavo di tappa e ora quinto nella generale), mentre è crollato Nicolas Roche, che ha ceduto quasi 7 minuti e si trova ora al sesto posto in classifica. Domani bis sui Pirenei, con lo sconfinamento in Francia per arrivare a Peyragudes dopo un’altra scorpacciata di salite. (Mauro Mantegazza)
1. Daniele RATTO (Ita, Cannondale) in 4h24’00”
2. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) a 3’53”
3. Christopher HORNER (Usa, RadioShack-Leopard) a 3’55”
4. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) a 4’11”
5. Samuel SANCHEZ (Spa, Euskaltel-Euskadi) a 4’19”
6. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 4’43”
7. Thibaut PINOT (Fra, Fdj.fr) a 4’46”
8. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R-La Mondiale) s.t.
9. Mikel LANDA (Spa, Euskaltel-Euskadi) a 5’17”
10. Leopold KONIG (Cze, Netapp-Endura) a 5’21”
1. Vincenzo NIBALI (Ita, Astana) in 53h56’49”
2. Christopher HORNER (Usa, RadioShack-Leopard) a 50”
3. Alejandro VALVERDE (Spa, Movistar) a 1’42”
4. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) a 2’57”
5. Domenico POZZOVIVO (Ita, Ag2R-La Mondiale) a 3’43”
6. Nicolas ROCHE (Irl, Saxo Bank-Tinkoff) a 4’06”
7. Thibaut PINOT (Fra, Fdj.fr) a 4’34”
8. Leopold KONIG (Cze, Netapp-Endura) a 5’42”
9. Daniel MORENO (Spa, Katusha) a 6’28”
10. Tanel KANGERT (Est, Astana) a 6’45”