Altra tragedia, l’ennesima, al Rally Dakar, una corsa che ha mantenuto il suo storico marchio pur non prevedendo più il suo storico percorso dalla città della Torre Eiffel alla capitale del Senegal. Ci troviamo infatti in Argentina: appena prima avevano perso la vita due giornalisti locali, e all’altezza del Km 143 del percorso, nella provincia di Catamarca (Nord-Ovest del Paese, al confine con il Cile) a trovare la morte è stato Eric Palante, belga di 50 anni che correva con la moto numero 122 e che lascia moglie e figli. Si tratta della vittima numero 23 in 36 edizioni della Dakar: un numero altissimo anche considerando quando sia rischiosa questa corsa. La sua prima edizione è stata corsa nel 1979, ideata da Thierry Sabine che ebbe la sua intuizione perdendosi nel deserto durante una Abidjan-Nizza, e creò il percorso inverso. Nella sua storia ha toccato tutti i Paesi dell’Africa nord.occidentale e nel 1992 arrivò a Città del Capo, in Sudafrica. A parteciparvi sono le categoria auto, moto e camion, e dal 2009 è aperta ai quad; il recordman di vittorie è ll francese Stéphane Peterhansel, che ha portato a casa 11 edizioni (5 con le auto, 6 con le moto), mentre in singola categoria, con 7 vittorie tra i camion, troviamo il russo Vladimir Chagin. Sull’incidente nel quale ha perso la vita Palante, la procura della Provincia di Catamarca ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza e stabilire quali siano state le cause e le dinamiche.