Risultato finale al Bentegodi: Verona 0 Napoli 3. Gli scaligeri incassano la seconda sconfitta interna e frenano le loro ambizioni. E’ una vittoria netta quella dei partenopei, che proseguono la loro marcia verso la Champions League. Apre Mertens nel primo tempo, poi chiudono Lorenzo Insigne (al primo gol in campionato) e Dzemaili. Il Napoli chiude così il girone d’andata a quota 42 punti, difendendo il terzo posto e mantenendo le distanze dalla Roma seconda (a 44). Per il Verona come detto un ridimensionamento, anche se naturalmente il Napoli rappresentava un’insidia: gli scaligeri chiudono comunque l’andata con 32 punti e sono sempre in piena zona Europa League. A conferma di quanto di buono la squadra di Andrea Mandorlini ha fatto in questa stagione fin qui, sono arrivati gli applausi a fine partita nonostante la sconfitta netta, che è la seconda nelle 10 partite giocate al Bentegodi (8 vittorie). (clicca qui per il tabellino).
Al 76′ minuto di gioco Verona 0 Napoli 3. Blerim Dzemaili fa tris e di fatto chiude i conti. Contropiede fulmineo con Insigne che trova la parata di Rafael, lo svizzero corregge in porta e fa tris.
Al 72′ minuto di gioco Verona 0 Napoli 2. La rete del raddoppio porta la firma di Lorenzo Insigne, che finalmente si sblocca in campionato: scivolata vincente del numero 24 partenopeo sul cross di Maggio. E’ la rete che con tutta probabilità chiude la partita al Bentegodi.
Si riprende a giocare: Verona Napoli 0-1, il gol che per ora decide la partita è di Dries Mertens, il quinto in campionato. Il Verona in questo momento sta perdendo la seconda partita interna in stagione sulle 10 giocate.
Al 28′ minuto di gioco Verona 0 Napoli 1. E’ un periodo d’oro per Dries Mertens che trova il terzo gol in due partite, e il quinto in campionato: il belga si esibisce nella sua specialità, il tiro a giro partendo da sinistra e trovando il varco tra due difensori con palla che si infila all’angolino, imprendibile per Rafael.
Comunicate le formazioni ufficiali di Verona-Napoli, diciannovesima giornata del campionato di Serie A. : Rafael A., Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini; Hallfredsson,Jorginho, Romulo; Iturbe, Toni, Juanito Gomez. A disposizione: Nicolas, Borra, Albertazzi, Laner, M. Donati, Martinho, Cacia, Jankovic, Cirigliano, A. Gonzalez, Marques, Donadel. All Mandorlini Rafael C.; Maggio, Fernandez, Raul Albiol, Armero; Inler, Dzemaili; Mertens, Pandev, Callejón; Higuain. A disposizione: Contini, Colombo, Reveillere, Bruno Uvini, Britos, Bariti, Hamsik, Radosevic, L. Insigne, D. Zapata. All Benitez
Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini schiererà un 4-3-3 anti Napoli per far fronte alla partita di oggi: il lavoro degli esterni d’attacco sarà fondamentale in fase difensiva per limitare al meglio l’azione dei tre funamboli azzurri sulla linea della trequarti. I veneti prediligono verticalizzazioni veloci che partono dai piedi dei tre centrocampisti per cercare Iturbe e Gomez: questi due cercheranno poi Toni per andare in gol. In fase d’attacco, Benitez farà affidamento all’opera delle tre mezze punte Pandev, Callejon e Mertens, ma questi tre dovranno dare una mano in copertura: il loro operato risulterà fondamentale se riusciranno a tenersi dietro la linea della palla quando gli scaligeri proveranno a gestire il pallone.
La squadra allenata da Rafa Benitez è la favorita per i 3 punti in palio, i quotisti della Snai hanno deciso per una vittoria del Verona quotata a 3,60, per il pareggio a 3,50 e per il successo del Napoli a 1,95. Una giocata interessante per questa gara potrebbe essere il risultato alla fine della prima frazione di gara: provate a giocare su una situazione di parità a fine primo tempo (X primo tempo), la posta in gioco viene moltiplicata per 2,20. Altre scommesse degne di attenzione sono quelle che riguardano il Parziale/finale: la X-2 è data a 4,50, l’1-2 a 22. Se avete intenzione di scommettere sul numero delle reti totali alla fine dei novanta minuti, puntate su “Somma gol finale” 2 e 3, che moltiplicano rispettivamente la vostra posta in gioco per 3,50 e 3,70. Gli scommettitori più accaniti avranno sicuramente rivolto l’attenzione sui risultati esatti: l’1-1 è dato a 6,50, l’1-2 a 8,50.
Il girone di andata della Serie A 2013-2014 si chiude questo weekend. Per la diciannovesima giornata, iniziata ieri e che si chiuderà domani, alle ore 15 si gioca Verona-Napoli. E’ una partita di alta quota, qualcosa che mai ci saremmo aspettati alla vigilia: che gli scaligeri fossero gruppo solido e qualità si sapeva, che dopo diciotto giornate sarebbero stati quinti in classifica con 32 punti no. Anche perchè il Verona sta centrando un record dietro l’altro: quello dei gol, dei punti a questo punto del torneo (meglio solo nello storico anno dello scudetto) e delle vittorie interne, che sono 8 (quello assoluto scrive 10: ci siamo quasi). Il Napoli è invece dove ci aspettavamo: terzo posto con 39 punti, frutto di una campagna acquisti estiva che è riuscita se possibile a dare ancora più qualità a una squadra che ha perso un grande giocatore come Edinson Cavani. Potremmo dunque chiamare questa partita uno spareggio per la Champions League; anche se tutto sommato il Verona deve prima guardare all’Europa League, non potendosi più trincerare dietro discorsi salvezza, pur considerando il precedente del 2001-2002 che però sembra decisamente scongiurato. Questa sfida è anche una grande rivalità: le due tifoserie, simbolo di un Nord Italia piuttosto separatista (il Veneto è una degli avamposti storici del federalismo leghista) e di un Sud che provava ad emergere da qualche pregiudizio di troppo, si sono scontrate in particolar modo a metà anni Ottanta, quando i gialloblu hanno avuto una grande impennata di risultati che, come noto, ha portato al tricolore e ad altri ottimi piazzamenti. I precedenti sono 22, parlando solo di quelli del Bentegodi: qui ci sono 9 vittorie scaligere contro 6 del Napoli, 7 i pareggi. L’ultima volta in cui i partenopei hanno festeggiato in Veneto (in Serie A) appartiene a un’altra epoca: era la stagione 1991-1992 quando Andrea Silenzi timbrò il gol partita. Il Verona invece ha festeggiato nell’ultimo incrocio in Serie A: finì 2-1 con le reti di Adailton e Mutu, mentre fu Claudio Bellucci a segnare per il Napoli. L’ultimo pareggio è del 1987-1988: 1-1 con le reti di Maradona e Galia, due nomi storici. Nel 1957-1958 si è avuta la partita con più reti, un 4-3 per il Verona. E’ finito invece 3-1 per il Napoli il precedente più recente, datato maggio 2007: era il campionato di Serie B, segnarono Domizzi, Calaiò e Dalla Bona per i partenopei, Pulzetti per il Verona. Tra i doppi ex figurano l’attuale allenatore del Lanciano Marco Baroni, Alessandro Renica e soprattutto Claudio Garella: quattro stagioni con il Verona e tre con il Napoli, soprattutto il portierone piemontese vinse lo scudetto in entrambe le squadre.
Il Verona ha già vinto otto delle nove partite giocate in casa: se è vero che la grande beffa è stata dettata dalla sconfitta nei minuti di recupero del derby contro il Chievo, va pur detto che il record assoluto di 10 affermazioni stagionali al Bentegodi è dietro l’angolo. Sul rendimento casalingo (19 gol fatti e 8 subiti) gli scaligeri hanno costruito le loro fortune: una squadra che vince sempre tra le mura amiche diventa ostica da affrontare ancora prima di scendere in campo, perchè incute timore. Certo: a Verona devono ancora giocare tutte le grandi, che i gialloblu hanno affrontato fuori casa macchiando per questo il ruolino esterno (che comunque consta di due vittorie e due pareggi), e allora nel girone di ritorno si vedrà quali davvero possano essere le ambizioni della squadra. Ad ogni modo già così si può pensare a una stagione di grande successo, a patto che non si ripeta quanto accaduto nel 2001-2002, con la squadra in zona UEFA a metà torneo e la retrocessione a fine anno (ma i punti erano 25, pur con due giornate in meno). Intanto Luca Toni è diventato il bomber più prolifico dei gialloblu in un’andata di Serie A, e minaccia di battere il record di Domenico Penzo che a fine stagione si fermò a quota 15 reti. Con i suoi 9 gol l’emiliano è tornato a candidarsi fortemente per un posto ai Mondiali. Bene anche il portiere Rafael: il Verona è tra le squadre che subiscono più tiri in tutto il campionato, eppure gli scaligeri hanno la sesta difesa del torneo. Il Napoli ha vissuto il suo periodo di flessione perdendo contatto con la vetta: fino all’ottava giornata ha tenuto il passo della Juventus, dopo la sconfitta contro la Roma (e quella bianconera a Firenze) i campioni d’Italia hanno accelerato e non c’è più stato modo di star loro dietro. Tuttavia Rafa Benitez è riuscito a rimanere incollato alla Roma, blindando anche il terzo posto: nelle ultime cinque giornate gli azzurri hanno pareggiato in due occasioni, contro Udinese e Cagliari, ma per contro sono riusciti a battere la Lazio all’Olimpico, l’Inter e la Sampdoria che dall’arrivo di Sinisa Mihajlovic. I partenopei, che hanno perso Valon Behrami per almeno sei settimane, guardano al calciomercato per rinforzare la rosa (arriverà molto probabilmente uno tra Gonalons, Banega e Fernando) che sembra essere a posto offensivamente parlando, visto che 38 gol realizzati sono tanti (si aspetta ancora il primo di matrice tricolore: Lorenzo Insigne non ha ancora messo la palla in porta in campionato). Il pronostico per questa partita ce lo ha dato Gigi Cagni (clicca qui per l’intervista esclusiva): una partita che, se vinta, proietterebbe il Verona non solo a 4 punti dal terzo posto, ma gli darebbe anche la dimensione di “semi-grande” del campionato, perchè al di là dei punti che si possono avere in classifica la nona vittoria su dieci al Bentegodi, e la prima contro una big, sarebbe un segnale fortissimo per tutto il campionato. Viceversa il Napoli sa di poter fare un bel salto di fiducia andando a vincere su un campo difficile come questo, e che tre punti in chiusura di girone d’andata sarebbero una seria ipoteca su quel terzo posto che la Fiorentina (ma anche l’Inter) continua a inseguire. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire questa partita: la diretta di Verona-Napoli sta per cominciare…
Marcatori
Rafael A.; Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini; Hallfredsson (67′ Martinho), Jorginho, Romulo; Iturbe (80′ Donadel), Toni, Juanito Gomez (76′ Cacia). A disposizione: Nicolas, Borra, Albertazzi, Laner, M. Donati, Jankovic, Cirigliano, A. Gonzalez, Rafael Marques. Allenatore: Mandorlini.
Rafael Cabral; Maggio, Fernandez, Raul Albiol, Armero; Inler (82′ Radosevic), Dzemaili; Callejon, Pandev (67′ L. Insigne), Mertens; Higuain (79′ Britos). A disposizione: Contini, Colombo, Reveillere, Bruno Uvini, Bariti, Hamsik, D. Zapata. Allenatore: Benitez
Arbitro: Doveri
Ammoniti: Dzemaili (N), Cacciatore (V)