Non è cominciato bene il 2014 per il tennis italiano, fra qualche sconfitta inattesa nei primi tornei dell’anno e soprattutto i problemi fisici che stanno penalizzando Fabio Fognini e Flavia Pennetta quando ormai mancano pochi giorni all’inizio degli Australian Open, primo appuntamento dell’anno nuovo con i tornei del Grande Slam. Per quanto riguarda il giocatore ligure, Fognini ha dovuto rinunciare alla partecipazione al torneo indiano di Chennai che avrebbe segnato il suo debutto agonistico nella nuova stagione. Niente di tutto questo, perché ‘Fogna’, terza testa di serie e per questo gratificato con un bye al primo turno, ha dovuto dare forfait al secondo turno per un infortunio alla gamba destra nel corso di un allenamento. Si è quindi deciso per un rientro in Italia, per valutare l’entità del problema muscolare. A questo punto Fognini dovrà certamente rinunciare al torneo di Sydney, mentre si spera in un recupero per lo Slam di Melbourne, anche se chiaramente la sua condizione non potrà essere al top. Decisamente una brutta notizia per il miglior italiano nella classifica mondiale Atp, e purtroppo stavolta dal settore femminile non arrivano notizie migliori – comprese le sconfitte di Sara Errani e Roberta Vinci. Comunque, a destare la maggiore preoccupazione è la Pennetta, costretta al ritiro dalla Hopman Cup, torneo misto per nazioni dove nella notte italiana la squadra azzurra è stata sconfitta per 3-0 dal Canada. Per Flavia un dolore al polso destro nella sfida contro Eugenie Bouchard, abbandonata con la tennista nordamericana in vantaggio 4-0 nel primo set: “È lo stesso al quale mi sono operata nel 2012. Il polso mi dà fastidio quando colpisco la palla, un po’ come succedeva subito dopo l’intervento di un anno e mezzo fa. Spero non sia nulla di grave. Meglio non rischiare e prendermi qualche giorno di riposo in vista degli Australian Open”, ha dichiarato la tennista pugliese, e certo il riferimento all’infortunio che rischiò di mettere fine alla sua carriera non è molto rassicurante per i suoi tanti estimatori.