Il secondo anticipo della diciottesima giornata finisce 1-0 in favore della Fiorentina grazie al gol di Gonzalo Rodriguez: sono tre punti fondamentali per la formazione allenata da Vincenzo Montella che conferma di poter portare a casa il risultato nonostante le difficoltà. Il Livorno infatti, può uscire a testa alta dall’Artemio Franchi più consapevole dei propri mezzi, i ragazzi di Nicola hanno disputato una partita di contenimento e sacrificio e in due occasioni sono andati vicino alla rete che avrebbe potuto regalare punti preziosi in chiave salvezza.
Nonostante si conti un solo gol sul tabellino alla fine dei 90 minuti, è stata una partita intensa e ricca di emozioni in cui entrambe le squadre hanno smentito le premesse iniziali. I padroni di casa hanno impostato il gioco per la maggior parte dei minuti di gara ma hanno concesso qualcosa agli avversari che, dopo un’iniziale fase di contenimento, sono riusciti a impensierire gli avversari. Nella parte finale di gara le squadre si sono spaccate in due e, in questo modo, hanno dato luogo a continui cambi di fronte e azioni emozionanti.
I padroni di casa prendono subito le redini del gioco, fin dai primi minuti si capisce quale è la squadra che si dedicherà prevalentemente alla fase offensiva. Molti leziosissimi nella prima parte della partita, e così Montella chiede ai suoi di essere più concreti sotto porta. Nel primo tempo arrivano le occasioni ma i viola non riescono a valicare le mura della difesa livornese. Nella ripresa è Gonzalo Rodriguez a sbloccare il risultato con un colpo di testa da calcio d’angolo: da quel momento in poi la Fiorentina comincia a subire ma riesce comunque a far fronte alle difficoltà nel migliore dei modi e a portare a casa il bottino.
La compagine di Davide Nicola può ritenersi soddisfatta della prestazione contro la Fiorentina. In fase difensiva il Livorno ha commesso pochissimi errori, la partita probabilmente era stata studiata in modo tale da limitare al massimo l’iniziativa viola in attacco, un’impostazione dunque difensiva. Nel calcio però fa da contrappeso una fase offensiva se si vogliono portare a casa dei punti, e il Livorno ha perso moltissime palle in fase di ripartenza. I granata sono riusciti a rendersi pericolosi nella parte finale della partita quando gli equilibri erano tuttavia compromessi.
L’operato del direttore di gara risulta tutto sommato sufficiente anche se per un episodio ci sono ancora dei dubbi: nel primo tempo Cuadrado è l’ultimo uomo in difesa e Schiattarella gli ruba il pallone, a giudizio dell’arbitro, fallosamente. Se Tagliavento non avesse fischiato la punizione per i viola, Paulinho avrebbe firmato il momentaneo vantaggio.
Il parziale di Fiorentina-Livorno finisce col risultato di 0-0. Come da copione, sono i padroni di casa a prendere le redini del gioco fin dai primi minuti di gara. I viola mettono in mostra tecnicismi e pezzi di repertorio pregiati ma alla fine riescono raramente a trovare i varchi necessari che permetterebbero loro di firmare il vantaggio. Un possesso palla fino a questo momento sterile quello messo in mostra dai ragazzi di Montella, è sotto gli occhi di tutti la supremazia viola ma è lo stesso allenatore a chidere ai suoi, verso il 30′, di dare meno spazio ai leziosismi in favore della concretezza. Il primo tiro in porta della partita arriva al 29′ dai piedi di Pepito Rossi: l’attaccante riceve palla sulla trequarti, si porta in avanti di qualche metro e calcia deciso verso Bardi che tuttavia riesce a bloccare facilmente. Qualche minuto più tardi è il tandem Borja Valero-Rossi che si rende protagonista di un doppio scambio al limite, che porta l’italiano a concludere sulla parte esterna della rete alla destra dell’estreno difensore labronico: un brivido per il Livorno, che sembra puntare solamente a contenere l’avanzata dei padroni di casa nella propria trequarti campo. BORJA VALERO 6 VARGAS 5,5 6 GRECO 5,5
Fiorentina
Ottima prestazione del portiere brasiliano che ha salvato il risultato in un paio di occasioni.
L’argentino risponde nel migliore dei modi alla fiducia concessa da Montella. Ordine e determinazione.
Oltre ad essere l’autore del gol che ha regalato i tre punti alla squadra, ha salvato il risultato su un tiro di Paulinho verso la porta sguarnita.
Anche lui non rischia niente ed è bravo a limitare al massimo l’iniziativa avversaria in fase offensiva. È il record man della gara per palle recuperate, ben 25.
Il colombiano non è in forma smagliante: molti errori nel primo tempo, bene solamente nelle ultime battute.
Il centrocampista fa il suo lavoro, non eccelle nelle giocate ma sbaglia pochissimo in fase d’impostazione.
Geometria e ordine in mezzo al campo derivano dalle sue giocate.
Anche lo spagnolo ha disputato una buona gara. Il doppio scambio con Rossi nel primo tempo in area di rigore è prova di grande abilità tecnica.
Il peruviano non è in forma smagliante quest’oggi, fatica in diverse occasioni a trovare lo spunto per portarsi sul fondo.
Lo sloveno sembra aver perso qualcosa rispetto alla partita di settimana scorsa, forse in nessuna occasione si è reso particolarmente pericoloso.
Il fuoriclasse italiano calcia più volte verso la porta ma oggi non riesce a trovare la via del gol.
(Mattia Baglioni)
Livorno
Il gol subito non è arrivato per colpa sua, è protagonista di diverse parate importanti per non far perdere ai suoi la speranza per rimontare il risultato.
Sceglie bene i tempi di chiusura sugli attaccanti avversari
Nella mischia in area che ha portato al gol viola, probabilmente avrebbe dovuto cercare il pallone e liberarsi dalla marcatura.
Concede molto poco agli avversari ed è bravo a chiudere gli spazi che glia avversari riescono a ritagliarsi.
L’esterno del Livorno riesce a tenere testa alla stravelocità di Cuadrado, tra i migliori degli ospiti.
Il giovane scuola Inter si è reso pericoloso in un paio di occasioni dimostrando di aver lo spirito giusto per affrontare partite delicate come quella di oggi.
Il capitano è la mente della squadra, bravo nel servire i compagni nel recuperare palloni in fase difensiva.
Spesso e volentieri fuori dal gioco, quando gli arriva palla si limita al “compitino”.
Un altro giovane cresciuto nel vivaio dell’Inter che promette bene. Nel secondo tempo svetta in area e colpisce la traversa: un brivido per Neto e compagni.
Perde troppe palle in fase di ripartenza, non sfrutta al meglio le poche occasioni di contropiede che capitano al Livorno.
Come al solito, è protagonista di un lavoro di sacrificio. Va vicino al gol dopo aver scartato Neto, ma un Rodriguez più che in forma gli nega la gioia del pareggio.
(Mattia Baglioni)
Il tabellino
Marcatori: 66′ G.Rodriguez
Fiorentina (3-5-2): Neto; Roncaglia, G.Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, B.Valero (81’Ambrosini), J.Vargas; Ilicic (62’Joaquin), Rossi (71’Matos) (Munua, Compper, Tomovic, Pasqual, Vecino, M.Fernandez, Wolski, Iakovenko, Rebic). All.Montella.
Livorno (5-4-1): Bardi; Mbaye, Ceccherini (84’Emeghara), Rinaudo, Valentini, Schiattarella; Benassi (89’Siligardi), Luci, Biagianti (92’Duncan), Greco; Paulinho (Anania, Aldegani, Decarli, Piccini, Gemiti, Belingheri, Mosquera, Borja). All.Nicola.
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Ilicic (F), Aquilani (F), Cuadrado (F), Rinaudo (L), Luci (L), G.Rodriguez (F), Schiattarella (L) per gioco scorretto, Valentini (L), Paulinho (L) per comportamento non regolamentare