Clamorosa sconfitta interna del Milan che cade a San Siro sotto i colpi del Palermo, fallendo laggancio al terzo posto e soprattutto, ricevendo i primi fischi dello stadio Meazza. Una squadra irriconoscibile quella meneghina, mai pericolosa, mai in partita, ed evidentemente affaticata. Si fa subito male da solo il Diavolo, con lautorete di Zapata, preludio della serata storta. Una magia del talento Dybala chiude definitivamente i giochi: rosaneri in paradiso, diavolo allinferno. Analizzando i voti e le pagelle del fantacalcio, vediamo insieme quali sono stati i top e i flop del match. Il portiere spagnolo rossonero è senza dubbio il migliore in campo dei suoi, e ciò basta e avanza per capire il match decisamente incolore della compagine di Inzaghi. Lestremo difensore spagnolo torna dopo un lungo stop e riesce a salvare la porta spesso e volentieri, bombardata da un Palermo che ieri sera sembrava il Real Madrid. Se il Milan perde solo per zero a due è soprattutto merito dellex Merengues. Entra al secondo minuto di gioco per Alex, infortunatosi, e da lì inizia il match horror del colombiano: prima regala un gol agli avversari con il più classico degli autogol, un colpo di testa nella porta sbagliata, poi si fa uccellare da Dybala, che in occasione della seconda rete lo brucia senza troppe fatiche: disastroso. Sta crescendo il talento argentino di casa Palermo e lo si è visto chiaramente ieri sera. Per nulla intimorito dalla Scala del calcio, il gioiello sudamericano segna una nuova rete da cineteca, unaltra perla in questo inizio di stagione. Le big lo osservano e lui le ripaga con la giusta moneta. Lascia il campo all87esimo del match per ricevere gli applausi di San Siro. Nessun bocciato fra le fila rosanero ma se cè un giocatore apparso più incerto rispetto ai compagni di squadra, questi è Gonzalez. Il difensore dei siciliani regala qualche svariano che fortunatamente per lui non viene sfruttato dal Milan. E il più deficitario nella retroguardia palermitana e si vede.
Il Milan esce con le ossa rotte dal confronto con il Palermo nel posticipo della decima giornata di Serie A. Nei rossoneri malissimo l’intera squadra. Non si salva nessuno, ad eccezione di Diego Lopez e Saponara; il peggiore è Zapata. Nel Palermo, al contrario, buon gioco corale: sugli scudi un Dybala in gran forma. Scricchiolante la prova di Gonzalez anche se il difensore raggiunge comunque la sufficienza.
Gara che fila liscia come l’olio. Giusto punire El Shaarawy con la simulazione nel secondo tempo.
Il Milan sente il fiato sul collo delle avversarie. Sampdoria, Napoli e Genoa hanno scavalcato momentaneamente i rossoneri, impegnati questa sera nel posticipo della 10^giornata di Serie A contro il Palermo. In caso di successo, gli uomini di Inzaghi balzerebbero al terzo posto a pari merito con i doriani in attesa poi della gara della Lazio di lunedì. L’occasione è di quelle ghiotte e a San Siro arriva il Palermo, squadra sicuramente appiccicosa ma non impossibile da sconfiggere soprattutto giocando tra le mura amiche. I rosanero sono reduci dal vitale successo casalingo contro il Chievo e vogliono continuare la loro mini striscia positiva portando in Sicilia almeno un pareggio, incoraggiante per le prossime sfide. Veniamo alle formazioni ufficiali scelte dai due mister. Inzaghi sceglie il solito 4-3-3 con alcune sorprese: in porta torna Diego Lopez, difesa classica con Abate, Alex, Rami e De Sciglio. In mezzo al campo viene rispolverato titolare Saponara nel ruolo di mezzala; al suo fianco De Jong e Poli. Davanti ancora panchina per Pazzini; partono dal 1′ Menez, Torres ed Honda. Risponde il Palermo di Iachini con un 3-5-2 così schierato: Sorrentino tra i pali quindi Andelkovic, Gonzalez e Munos a comporre la retroguardia difensiva. Lazaar e Morganella sono i due esterni mentre Barreto, Maresca e Bolzoni gli interni. In attacco via libera al tandem Vazquez-Dybala. Sorprendentemente sono gli ospiti a iniziare bene con Vazquez (6,5) subito pericolosissimo al 2′: Abate (5) effettua un rischioso retropassaggio, Alex (sv) si allunga nel tentativo di chiudere il rosanero che si invola verso Diego Lopez (7). L’attaccante dei siciliani effettua un gran tiro ma il portiere del Milan effettua una grande parata ad evitare la rete. Nell’occasione, Alex si infortuna: al suo posto subito Zapata (4). Il Palermo impedisce ai rossoneri di impostare la manovra con un pressing asfissiante e al contempo si propone con fiammate repentine. Nel Milan uno dei pochi a salvarsi, almeno all’inizio, è Menez (5): il francese al 12′ scodella in area per Poli (5,5) che anticipa Sorrentino (6) ma non riesce ad inquadrare la porta. Poco dopo è Torres (5) a sfiorare la rete con un colpo di testa uscito di un nulla. Il Palermo si porta in vantaggio al 24′ grazie ad un’autorete di Zapata: il colombiano, nel tentativo di anticipare Munoz (6), manda il pallone nella porta sbagliata. La reazione del Milan c’è ma sia la rasoiata dal limite di Menez sfiora il palo alla desta di Sorrentino. Gli ospiti giocano però alla grande e vanno a pochi centimetri dal 2-0 prima con Lazaar (6,5) poi con Dybala (7): in entrambi i casi Diego Lopez si salva con parate decisive. Lo spagnolo non può però far niente quando lo stesso Dybala si beve Zapata e si presenta in area. Il tiro del rosanero è forte e angolato: Milan 0, Palermo 2. Nel finale ancora Palermo pericoloso con Barreto (6,5): super parata di Diego Lopez in corner.
Gara avvincente a San Siro anche se a dare spettacolo non è il Milan, come ci si potrebbe aspettare, ma il Palermo. I rosanero dominano il match proponendo ritmi alti che rendono la partita frizzante.
Sconcertante la prestazione dei rossoneri completamente in balia del Palermo. Nonostante alcune buone occasioni, gli uomini di Inzaghi sono apparsi in grandissima difficoltà soprattutto a centrocampo.
Subisce due reti ma ne salva altrettante. Bravo lo spagnolo su Dybala e Barreto.
Oltre a siglare l’autorete si fa bere da Dybala in occasione del 2-0. Serata da incubo per il colombiano.
Primo tempo da incorniciare per i rosanero. Iachini ha preparato la gara di San Siro alla perfezione. La sua squadra avrebbe potuto portarsi anche sul 3-0.
Non lo pressa nessuno quindi la sua regia esce pulita e nitida. Il cervello del centrocampo rosanero.
Sbaglia qualche pallone di troppo. Fortunatamente le sue lievi amnesie non sono fatali al Palermo.
Nessun errore grave per il fischietto di Mantova. Giusti i cartellini gialli estratti. (Federico Giuliani)
Interventi da urlo su Vazquez, Lazaar, Dybala e Barreto. Non può nulla sui gol. Merito suo se il passivo per i rossoneri non è stato più largo.
L’inizio è pessimo poi lentamente si riprende nella ripresa con qualche discesa interessante. Nel complesso la sua prova è da rivedere in toto.
ALEX sv (dal 2’ZAPATA 4 – Mette, suo malgrado, lo zampino su entrambi i centri del Palermo. Prima regala la rete con una zuccata nella porta sbagliata siglando un goffo autogol poi si fa bere in velocità dal ventenne Dybala).
Impreciso e nervoso. Nel finale si prende un cartellino giallo evitaibilissimo. Vazquez e Dybala gli fanno girare la testa.
Gara inconcludente per il giovane terzino. In difficoltà contro Morganella dall’inizio alla fine del match.
L ragazzo ha molte attenuanti. Primo: era all’esordio stagionale. Secondo: il giocatore arriva da un infortunio. Terzo: si ritrova a giocare l’intera partita pur non avendo i 90′ nelle gambe. Nel complesso non demerita.
Appoggi imprecisi e tackle in ritardo. Recupera pochi palloni e fa una fatica tremenda ad impostare in mezzo al campo. Male in fase di pressing visto che nel Palermo, Barreto e Maresca hanno avuto vita facile in cabina di regia.
Ci mette la grinta ma viene tritato anche lui dalla foga del Palermo. In campo nel primo tempo, proprio nel momento migliore dei rosanero (dal 46’EL SHAARAWY 5 – La sua partita verrà ricordata per una simulazione in area avversaria. Dopo di che il nulla o quasi).
Quasi irritante quando decide di partite a testa bassa. Anche perché al francese questa sera non gliene va bene una. Se non ha perso il 100% dei palloni toccati, poco ci manca. Più anarchico del solito.
Spaesato e smarrito in mezzo alla difesa rosanero. Di tanto in tanto si fa vedere con qualche scialbo tentativo.
Il giapponese non è più decisivo come qualche settimana fa. Pure lui oggi va in grande difficoltà (dal 67’PAZZINI 6 – L’impegno non manca. Entra a gara chiusa e non riesce ad aprirla. Nelle prossime gare potrebbe toccare a lui).
Berlusconi aveva appena premiato il suo lavoro sulla panchina del Milan con un 8. Il voto si manterrà anche dopo il ko di stasera? Il gioco manca, alcune scelte sono discutibili.
Si limita agli interventi di ordinaria amministrazione. Osserva i compagni mettere a ferro e fuoco San Siro da posizione privilegiata.
Commette qualche fallo evitabile. In definitiva regge bene l’urto con Torres e Menez.
Uno dei più insicuri del pacchetto arretrato. Qualche leggero svarione nel primo tempo che poteva costar caro.
Solido in difesa, pericoloso anche in zona offensiva nel gioco aereo. Un punto fermo per la retroguardia del Palermo.
Finchè ha fiato è una spina nel fianco per gli avversari che transitano sulla sua corsia di competenza. Sfiora il gol nel primo tempo.
Il capitano guida i suoi compagni alla vittoria con una regia da oscar. Dal suo piede caldo nascono azioni interessanti.
Peccato per il lieve calo nella ripresa. Nel primo tempo era il migliore in campo. Un giocatore ritrovato (dal 66’N’GOY 6 – Partita totalmente di contenimento per il francese).
Fa legna in mezzo al campo con un martellamento continuo ai danni degli avversari. Effettua il classico lavoro sporco.
Vince alla grande il duello con De Sciglio. Attento in difesa, propositivo in fase offensiva.
Classe sopraffina per questo ragazzo che pare abbia già stregato diverse big. Questa sera altra prestazione di spessore (dall’85’BELOTTI – SV).
Fallisce un gol in avvio ma si riscatta segnando una rete da favola. Il giovane è finalmente sbocciato (dall’87’Quaison – SV).
Prepara alla perfezione la partita. I suoi battono il Milan sia sul piano del risultato sia su quello del gioco.
(Federico Giuliani)