Verona-Fiorentina 1-2, oltre a portare tre punti pesantissimi per la classifica dei viola, ha regalato un altro sorriso alla squadra di Vincenzo Montella. Giuseppe Rossi infatti è tornato in gruppo, anche se ovviamente ha dovuto guardare la partita dalla tribuna, perché ci vorrà ancora un po’ di tempo per recuperare dall’ultimo infortunio. Per ora possiamo dire che Pepito porta fortuna alla Fiorentina. Dopo il fischio finale, l’attaccante ha esternato la sua gioia tramite Twitter: “Felice di essere di nuovo con la mia squadra! Grandi ragazzi!”.
Dimostrazione di gioco offensivo, a volte non spettacolare ma sicuramente d’attacco, con pressing alto e tante occasioni create, basandosi anche sull’intensità oltre che sulla tecnica. La vittoria della Fiorentina al Bentegodi è una lezione di calcio di Montella al pur intraprendente Mandorlini, che cambia più volte il proprio modulo tattico ma senza riuscire ad arginare i viola. Il tecnico del Verona in realtà nel post partita legge in maniera diversa i 90′ di gioco: “Abbiamo creato più occasioni di loro ed il risultato mi sembra bugiardo, nonostante io riconosca la loro superiorità di squadra. Il rammarico è per i primi 10 minuti della ripresa, che non mi spiego ed in cui abbiamo sbagliato atteggiamento”. Ancora un pò “annebbiato” giustamente dal clima agonistico, Mandorlini non doveva probabilmente ancora aver dato un occhio alle statistiche: 63 a 37% il possesso di palla, 14-9 i tiri totali ed un dato inequivocabile, ovvero 15 minuti a 5 di supremazia territoriale. Oltre ad un 62 a 38% di pericolosità abbastanza esaustivo, tutto a favore della Viola. Ad un osservatore imparziale che abbia assistito alla partita e che poi cerchi di interpretarla in base ai numeri, difficile far credere quanto il tecnico gialloblu ha sostenuto, nel suo ruolo più che comprensibile di difensore dei proprio uomini. Passando all’analisi dei singoli, buona la prova in termini di quantità e palloni recuperati (ben 30) di Campanharo, subentrando a Obbadi dopo soli 9′ di gioco (la terza sostituzione più veloce di questo campionato di Serie A). A rispondergli nella classifica parziale i 21 di Gonzalo ed i 16 di Savic, coppia difensiva indispensabile per Montella. Tutt’altro che stupefacente poi il risultato alla voce “passaggi riusciti”: sono 66 quelli di Pizarro, primo per distacco, come spesso gli capita. Considerando che nella Top5 non c’è nemmeno un giocatore del Verona, converrete con noi sull’analisi (rispettosamente) diversa rispetto a quella di Mandorlini. Infine i tiri, con la classifica parziale che vede in testa Cuadrado e Marcos Alonso a quota 4, guarda caso i due protagonisti del gol decisivo, arrivato però con un cross e non con una conclusione da lontano: per questo il dato sui traversoni, anche in questo caso favorevole alla Viola con percentuale di cross riusciti a 31-21% in favore degli uomini di Montella, è particolarmente significativo.
Spazio alle interviste del post partita. Abbiamo anticipato il concetto che sottende quelle rilasciate alle varie emittenti da Andrea Mandorlini: “Il risultato è davvero ingiusto e la Fiorentina ci è stata superiore nel concretizzare le occasioni, sfruttando nostri errori. E’ vero, siamo in serie negativa e non vinciamo da 6 partite ma sono state gare molto dure e probanti. Siamo ai limiti della classifica, dobbiamo recuperare già a partire dal prossimo match col Sassuolo. I nostri obiettivi restano quelli che sapevamo; ci siamo sempre preoccupati di guardarci alle spalle perchè la serie A è complicata e la strada ancora lunga”. Decisamente differente, oltre che il tenore delle dichiarazioni, l’espressione del volto del tecnico ospite al Bentegodi, Vincenzo Montella: “Il primo obiettivo sono sempre i 3 punti ma è vero che oggi la squadra ha creato tanto, di rabbia, con grande intensità. Abbiamo giocato come voglio, con estrema sicurezza; potevamo sfruttare di più alcune situazioni offensive non finalizzate, questo è il nostro calcio, corriamo anche dei rischi ma ne sono e ne siamo consapevoli ed è giusto. Sono ottimista per qualità e coesione della squadra al di là dei singoli e di chi è fuori (ritornava Pepito Rossi in tribuna, ndr). Gomez? E’ più dentro alla suqadra rispetto al passato e si sta allenando con continuità, può soltanto migliorare”. (Luca Brivio)
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