Empoli-Torino 0-0. Gli amanti delle scommesse e delle statistiche se l’immaginavano proprio così: Empoli-Torino è stato, nella sua personale storia, quasi sempre un match da “under”. Ovvero, traducendo in termini meno tecnici, con pochi gol. Magari pochissimi o addirittura zero, come oggi e come nell’ultimo precedente in Serie A prima di stasera, nella stagione 2006/07. Il primo pareggio esterno della stagione in campionato per Ventura, però, arriva al termine di 90′ a dir poco sofferti: a testimoniarlo, i numeri.
10 calci d’angolo a 2, quasi una sentenza quando giochi contro l’Empoli, diventato ormai celebre per i suoi schemi e la sua pericolosità su calcio piazzato. Non stasera. 13′ a 5’26” la supremazia territoriale, ben oltre il doppio quindi a favore dell’Empoli. Poco al di sotto della moltiplicazione per 2, invece, i tentativi offensivi: 17-10 per i padroni di casa, di cui però solo 4 nello specchio (contro i 3 del Toro). C’è spazio poi anche per qualche primato granata, ad esempio quello della solidità, quello della protezione della propria area: 58 a 52% in favore degli ospiti. Infine i singoli: Rugani e Maksimovic sono al top quanto a palloni recuperati, 24 per il promesso sposo della Juventus e 22 per il difensore del Torino. Croce e Mario Rui, invece, dominano nel parziale dei passaggi riusciti: 48 per uno dei migliori in campo in assoluto, il primo; ben 44 però anche per il terzino, positivo sulla sua corsia e per tutti i 90′. Traffico in vetta invece per quanto riguarda i tiri verso la porta: unica timida presenza per i granata, quella di Quagliarella, sovrastato da Croce, Verdi e Vecino, tutti insieme appassionatamente a 3.
Spazio alle interviste del post partita. Maurizio Sarri, tra orgoglio e rimpianto: “Sono soddisfatto per la prestazione, i ragazzi non si sono mai accontentati ed hanno spinto fino al 95′, provando a vincere sempre e comunque. Ho visto l’atteggiamento giusto anche se c’è un po’ di rammarico per il risultato…“. Nelle sua parole, che prendiamo da ‘Gazzetta.it’, anche una carezza per il collega ed avversario: “Il Torino è una squadra difficile da affrontare. Mette una fisicità di grande livello in area. La squadra è stata brava a concedere pochissimo“. Ed eccolo, Giampiero Ventura, appena ultimato un profondo sospiro di sollievo ma mascherando bene la sofferenza patita: “Abbiamo concesso poco ed avuto due palle gol. Va bene così, si può fare sempre di più, ma è pur sempre la nostra 25a partita della stagione, contro una squadra in salute. Mercato? Non ne parliamo. Ci pensa la società. Io lavoro con i giocatori che abbiamo e ce ne sono tanti che stanno migliorando. Un mese fa Martinez aveva grandi difficoltà, oggi i progressi sono evidenti. Questo fa parte di un percorso di crescita che dobbiamo attraversare“. Chiusura per il sorteggio di Europa League: “Poteva anche andarci meglio, no?… Abbiamo già incontrato il Bruges, che è prima in Belgio, dimostrando che se il Torino centra la partita se la gioca. Abbiamo un grandissimo rispetto per il Bilbao, ha fatto anche la Champions, ma sappiamo che la corsa in Europa dipende anche da noi“.
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