Atalanta-Cesena finisce 3-2: gli orobici sotto di due gol recuperano la partita e si prendono una vittoria di vitale importanza per la salvezza. Viceversa il Cesena crolla sul più bello e adesso rischia grosso, a partire dal suo allenatore. Vediamo dunque i top e i flop della partita secondo le nostre pagelle, analizzando entrambe le squadre. E luomo che cambia i destini della partita. Svaria su tutto il fronte dattacco e per una volta lo rivediamo nella forma che aveva tenuto per tutta la sua prima stagione in Italia. Al di là del gol, sul quale si dimostra furbo nel capire come sarebbe finita, dà una scossa ai compagni con il suo moto perpetuo e muove la difesa permettendo incursioni e baricentro alto. Adesso deve trovare la continuità giusta. Sul primo gol Defrel lo incarta come vuole, lo lascia lì a pensare alle finte e segna. Da lì si riprende poco, non garantendo spinta sulla corsia e non mostrandosi mai sicuro del suo operato. Si può rifare ampiamente, ma oggi ha vissuto una giornata storta. Peccato che i compagni gettino alle ortiche il suo operato. Lui aveva svolto alla perfezione il compito, segnando due gol e portando il Cesena sul doppio vantaggio. Una rete più bella dellaltra, a dimostrazione che ha un talento da coltivare e può ancora crescere. Uomo su cui puntare, anche se non sempre è stato in grado di garantire questo rendimento. Tra lui e Leali combinano una clamorosa frittata regalando il terzo gol allAtalanta. Vero che il portiere esce timidamente, ma solitamente un numero uno si fida del suo difensore e in questo caso Capelli non è stato abbastanza autoritario nel proteggere palla oppure spazzare via. Colpevoli entrambi, e il Cesena resta a 8 punti.