E’ una vittoria storica quella di Flavia Pennetta a Indian Wells. Perchè è la prima semifinale nel Premier Mandatory californiano per un’italiana, perchè consente alla tennista brindisina di rientrare nella Top 15 del ranking WTA e perchè da lunedi, quando sarà ufficializzata la nuova classifica, avremo tre italiane tra le prime 15, come mai era accaduto nella storia. E’ un momento magico per il tennis azzurro in gonnella: nel momento in cui Sara Errani accusa un calo e Roberta Vinci non riesce ad esprimersi al meglio, ecco rispuntare una Pennetta che solo qualche tempo fa sembrava lentamente avviata al declino, tra un’operazione al polso e prestazioni poco in linea con il suo passato. Ha dovuto ingoiare bocconi amari (eliminazione al primo turno di Wimbledon 2012, poi un lungo stop), ma adesso è tornata. Ha battuto nella notte Sloane Stephens, testa di serie numero 17, e anche qui ci sarebbe da riflettere: nell’andamento della partita () c’è tutta la sintesi dell’americana del ’93. Una giocatrice che farà sicuramente strada, perchè ha colpi che possono mettere sotto chiunque; ma che, come già accaduto ad altre (Simona Halep, per prendere l’esempio più recente) ha bisogno di svoltare mentalmente, perchè sciupa occasioni incredibili e avrebbe un ranking già da Top 10 se solo rimanesse concentrata fino alla fine. Ieri ha ceduto il primo set in 44 minuti, con la Pennetta in grado di fare il break al settimo gioco; poi, perso il servizio e recuperatolo, è salita 3-1 senza però scappare. Flavia qui ha fallito tre palle per il 4-3 (con break), è salita 5-4 con il servizio per chiudere l’incontro, ha sbagliato tre palle e concesso il 5-5. Il primo di sei giochi consecutivi per la Stephens, che sembrava aver fatto suoi i quarti. E invece no, e qui si è visto come a volte non serva semplicemente il talento o il valore tecnico dei colpi: quando Sloane ha mancato la palla del 4-0 che avrebbe ucciso la partita si è sciolta, permettendo a Flavia di recuperare sul 3-3. Una tempesta di sabbia ci ha messo l’ingrediente emotivo in più: 4-3 Stephens e palla del 5-3, e ancora una volta l’americana ha sbagliato tutto quello che avrebbe potuto sbagliare. La Pennetta ha chiuso al quinto match point, prendendosi la semifinale contro Na Li che ha avuto bisogno di tre set per far fuori Dominika Cibulkova. Per la cinese una riedizione, al contrario, degli Australian Open appena vinti: contro la nostra tennista aveva vinto nei quarti con un doppio 6-2, una delle tre affermazioni negli scontri diretti che sono 3-2 per la numero 2 al mondo (l’ultima vittoria di Flavia risale al 2010). Sarà durissima, ma chissà. In campo maschile prosegue il grande torneo di Alexandr Dolgopolov, che ha eliminato anche Milos Raonic (6-3, 6-4); adesso l’ucraino ha di fronte Roger Federer, che vede la finale. Lo svizzero ha battuto senza problemi Kevin Anderson (7-5, 6-1) e può arrivare all’ultimo atto senza aver giocato contro Murray, Wawrinka o Nadal che erano dalla sua parte. Unico precedente a Basilea 2010: 6-4 5-2 per il Re, poi Dolgopolov fu costretto al ritiro. (Claudio Franceschini)
Si continua a giocare a Indian Wells, per il primo torneo ATP Master 1000 e WTA Premier Mandatory della stagione. Un torneo che come sempre potete seguire, per la parte maschile, su Sky Sport 2 (canale 202 del satellite) e anche in streaming video grazie all’applicazione Sky Go, gratuita e riservata a tutti gli abbonati; e per la parte femminile su SuperTennis, web-tv tematica che trovate al canale 224 del pacchetto Sky, su canali differenti a seconda della regione e in streaming video sul sito www.supertennis.tv. Non mancheranno poi gli aggiornamenti del live score del sito ufficiale del torneo (che si chiama BNP Paribas Open per ragioni di sponsor) e le informazioni in arrivo dai due account di Twitter, quello del circuito maschile (@ATPWorldTour) e quello del circuito femminile (). Le sorprese non sono mancate nei giorni scorsi: nel tabellone maschile sono rimasti soltanto Novak Djokovic (che ha concesso un altro set a Marin Cilic prima di vincere in scioltezza il terzo) e Roger Federer, che a questo punto potrebbero davvero incrociarsi in finale come accaduto poco fa a Dubai (ha vinto lo svizzero in rimonta). Fuori Stanislas Wawrinka, fatto fuori al terzo set (perso clamorosamente 6-1) da Kevin Anderson che questa sera (non si comincia prima delle 19 californiane, le due del mattino in Italia) sfida il Re per un posto in semifinale per quello che sarebbe un grande risultato in carriera. L’altra partita, che completerà il tabellone nella parte alta, è quella tra Alexandr Dolgopolov e Milos Raonic: il canadese ha fatto fuori in tre set un Andy Murray ancora alla ricerca della miglior condizione ma capace di arrivare fino al terzo set, mentre l’ucraino ci fa pensare al grande rimpianto di Fabio Fognini che ha sbagliato l’approccio alla partita e avrebbe potuto essere oggi in campo a cercare la semifinale. Chi lo farà è invece Flavia Pennetta: appuntamento alle 22 italiane, sul campo centrale: la brindisina dopo aver stravinto il derby contro Camila Giorgi gioca il suo quarto di finale contro la numero 17 del seeding Sloane Stephens, classe ’93. Partono alla pari: i precedenti sono 2-1 per la brindisina ma l’ultima partita, a Roma lo scorso anno, l’ha vinta l’americana con un doppio 6-3. Più tecnico e raffinato il tennis di Flavia che è in un momento di forma strepitoso; più diretta ed incisiva la Stephens, che può arrivare a dominare nei prossimi anni ma deve guadagnare più mentalità da “clutch player”, perchè spesso si perde. In più, pur essendo americana, sembra al momento essere più incisiva sulla terra che non sul cemento (e infatti lei stessa dice di preferire la terra come superficie). Ad ogni modo, una delle due incrocerà la racchetta con Na Li o Dominika Cibulkova, l’altro quarto della parte alta: la cinese, fresca vincitrice degli Australian Open, è in totale fiducia, sta giocando il miglior tennis della sua carriera e proverà a battere ancora la slovacca che vuole invece la rivincita della finale di Melbourne. Dall’altra parte aspettano già Simona Halep e Agnieszka Radwanska, con la rumena che ha conquistato la prima semifinale di un Premier Mandatory nella sua carriera.
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