“Ho raggiunto tutto ciò che un atleta può desiderare. Sono soddisfatta, non penso che continuerò fino alle possime Olimpiadi”. Parlava così, a fine febbraio, Tina Maze all’agenzia slovena STA. Parole che giustificavano una stagione non in linea con quanto realizzato nello strepitoso 2012-2013, e chiusa con il quarto posto nella classifica generale con meno di mille punti. “L’attesa per le Olimpiadi mi ha ucciso” spiegava Tina, che effettivamente a Sochi ha tirato fuori il meglio di sè e vinto due medaglie d’oro, in discesa libera (ex aequo con Dominique Gisin) e slalom gigante. Questo tre settimane fa. Ieri, il terremoto via Twitter. Finisce la stagione a Lenzerheide, la Maze ottiene un sedicesimo posto transitorio e poi, qualche ora dopo, twitta un “Guys, I’m done”. Intraducibile letteralmente, ma significa più o meno “ho finito”, o “è finita”. Tutti hanno pensato che la slovena si riferisse ad un’annata poco esaltante o comunque faticosa; e invece qualcosa di più c’è stato, perchè questa mattina Tina Maze ha rincarato la dose. “Bei momenti! Grazie” il messaggio, che questa volta comprende le citazioni (ovvero i “tag”) per Dominique Gisin, Julia Mancuso, Anna Fenninger, Denise Karbon, Ivica Kostelic e Aksel Lund Svindal. La foto? Una silhouette che pedala verso il tramonto, e la frase “non mi interessa più”. E allora il mistero si infittisce: davvero Tina Maze si ritira? Su Twitter sono già partite domande piuttosto angosciate da parte dei fan, che non possono accontentarsi di messaggi criptici: vogliono sapere. Per il momento c’è il gossip: il contratto di Mauro Pini, divenuto l’allenatore della slovena due mesi fa e facente parte del “Team to aMaze”, come la stessa Tina ha rinominato la sua squadra privata, è scaduto ieri; e sembra essere arrivato al termine anche il rapporto con Andrea Massi, che non solo è uno dei tecnici della Maze ma anche il suo fidanzato. A Delo, quotidiano sloveno, il friulano aveva fatto sapere che al 99% non avrebbe continuato ad allenare la sciatrice; alla base dello screzio – dicono i bene informati che possa essere un termine anche alla relazione sentimentale – ci sarebbe la decisione di Tina di gareggiare nello slalom di Lenzerheide nonostante non fosse al top della condizione. Massi, sempre a Delo, ha confidato di essersela presa per non essere stato ascoltato: prima della gara aveva consigliato alla Maze di non affrontare la discesa. Ma Tina, probabilmente infuriata per la decisione del suo coach, ha effettuato una prima manche al rallentatore e poi non si è presentata al cancelletto di partenza per la seconda. Ieri, come abbiamo detto, un’altra gara non certo all’altezza della sua fama; i commenti si sprecano, si dice che la Maze possa arrivare fino a Beaver Creek per i Mondiali del 2015 ma a questo punto ci sono degli enormi punti di domanda. Dovesse dire basta, Tina Maze non sarebbe l’unica a lasciare il circo bianco: lo hanno fatto ieri la nostra Denise Karbon e la finlandese Tanja Poutiainen, mentre mercoledi l’ultima discesa di Franzi Aufdenblatter era terminata con un bellissimo terzo posto.
(Claudio Franceschini)