Verona – Bologna termina a reti inviolate, dopo 90’ in cui sono stati più pericolosi gli ospiti rispetto agli scaligeri, apparsi poco in forma. partita molto noiosa, ravvivata solo da un paio di incursioni del Bologna. Nel complesso pochissimi tiri in porta da entrambi i lati, la partita si è giocata sopratutto a centrocampo dove però si sono notate moltissime imprecisioni in fase di impostazione sopratutto nel finale. Unica nota positiva del match è stata il fantastico tifo dei tifosi, sia di casa che ospiti che si sono sempre fatti sentire per tutti i 90’. : brutta partita, forse la peggiore di questo campionato per la squadra di Mandorlini. Con l’assenza di Toni per squalifica gli scaligeri hanno fatto pochissimo in zona gol. Condizione fisica non sufficiente che ha causato un gioco lento e prevedibile. affamata di punti salvezza mette sotto gli avversari e sfiora il gol in un paio di circostanze. Fallisce un rigore che avrebbe potuto determinare anche la vittoria vista la condizione non ottimale del Verona. Centrocampo molto aggressivo che chiude quasi ogni spazio e capace di proiettarsi in avanti. Atteggiamento giusto per chi lotta per la permanenza in Serie A vede e fischia il rigore per il Bologna e si fa rispettare durante la partita.
Il primo tempo tra Hellas Verona e Bologna termina sul parziale di 0-0. Sono poche le emozioni al Bentegodi, dove i padroni di casa cercano i tre punti per scavalcare l’Inter dopo il pareggio dei neroazzurri ieri sera ma il Bologna a caccia di punti salvezza dà del filo da torcere ai ragazzi di Mandorlini. In assenza di Toni, non convocato per squalifica, i gialloblu schierano Rabusic, attaccante acquistato a gennaio dallo Slovan; per il resto gli undici scaligeri sono i soliti. Nel Bologna, Mandorlini sceglie un assetto di contenimento con 5 centrocampisti e Konè a fare da trequartista dietro al solo Bianchi. La partita in avvio vede come protagonisti gli ospiti che senza timore attaccano con insistenza la trequarti avversaria: Konè, libero di svariare su tutto il fronte è tra i più attivi e va alla conclusione in un paio di occasioni senza però mai mettere in difficoltà l’attento Rafael. L’occasione più ghiotta per il Bologna capita tra i piedi di Bianchi che servito sul filo del fuorigioco non ci pensa due volte a calciare da fuori da posizione defilata sulla destra, il suo tiro costringe l’estremo difensore veronese a intervenire in tuffo mettendo in corner. Poco dopo è ancora il Bologna a sfiorare il vantaggio con la conclusione di mezzo esterno dal limite di Konè su assist di Morleo, la palla in questa occasione sfila poco a lato del primo palo. Al 30’ Ballardini è costretto a richiamare anzi tempo Konè per un fastidio muscolare nell’interno coscia, al suo posto entra Cristaldo che va a prendere esattamente la stessa posizione del greco. Da questo momento è il Verona a spingere maggiormente sull’acceleratore, causa anche dell’atteggiamento più passivo e timoroso degli avversari. I gialloblu conquistano molti calci dalla bandierina scendendo spesso sulle corsie ma non riescono mai a creare pericoli per Curci. Il primo tempo termina senza giustamente in pareggio anche se il Bologna è apparso maggiormente in forma e più affamato di punti. Una bella parata sul tiro potente di Bianchi e un altro paio di interventi che danno sicurezza al reparto. Alla prima da titolare non si intende ancora con i compagni toccando pochissimi palloni. L’assenza di Toni si sente eccome. Il più attivo dei suoi, sfiora pure il gol e lega centrocampo con attacco. Peccato per l’infortunio che lo costringe ad uscire. Qualche errore di troppo e poca spinta sulla corsia.
Compie un paio di belle parate che danno sicurezza al reparto ma sopratutto para il rigore di Bianchi tenendo aperto il risultato. Il migliore dei suoi.
Partita diligente, buone le sovrapposizioni per liberare gli spazi ad Iturbe. In fase difensiva non sempre contiene le discese di Morleo.
Nessuna sbavatura clamorosa ma il Bologna ha un paio di occasioni in cui potrebbe colpire a rete.
Come il compagno di reparto si fa sorprendere dagli inserimenti da dietro degli avversari, per il resto difende discretamente sia contro Bianchi che contro Moscardelli.
Più propositivo nel primo tempo quando ha maggiore benzina, nella ripresa resta più basso per via della pressione di Garics, suo diretto avversario.
Non riesce a fare molto filtro davanti alla difesa e l’impostazione delle azioni non sono sempre fluide.
Mancano i suoi inserimenti e il supporto all’azione offensiva, corre molto ma costruisce poco.
La solita dinamicità a centrocampo, non è però lucido e brillante come al solito. Prestazione sufficiente dovuta anche alla sua conclusione nella parte finale del match che poteva valere il gol partita.
Quasi mai ispirato, non si sintonizza sulle stesse lunghezze d’onda dei compagni. Punta spesso l’uomo ma i suoi cross sono molte volte imprecisi.
dal 63’) MARTINHO 5: entra per dare più vivacità e freschezza alla manovra ma il risultato non cambia.
Sente probabilmente la pressione della prima da titolare nel campionato italiano. Il fatto è che da unico vero attaccante della squadra, non va quasi mai al tiro e si integra pochissimo nel reparto offensivo scaligero.
(dal 63’) J.GOMEZ 5: schierato come attaccante in mezzo alle due ali non rende molto dato che per lui questa è una posizione atipica. Tocca pochissimi palloni e non riesce mai a essere pericoloso.
Ci mette l’impegno e il Bentegodi apprezza, tuttavia non è una grande prestazione la sua. Come Iturbe il suo lavoro è poco utile ai fini della squadra.
(dal 77’) HALFREDSSON 6: entra dando più solidità al centrocampo scaligero che riesce a fare più filtro.
Non è il solito Hellas a cui eravamo abituati, calo di condizione che consente al Bologna di fare la partita per lunghi tratti. Gli manca Toni e non riesce a sopperire questa importante assenza con un gioco alternativo capace di sfruttare maggiormente le caratteristiche dei suoi giocatori più decisivi.
Quasi mai impegnato lungo tutto il match, si fa notare però per un paio di interventi determinanti che permettono alla sua squadra di portarsi a casa un punto.
Contro il Verona di questo pomeriggio non patisce quasi mai, preciso negli interventi.
Non si fa praticamente superare per tutta la partita. Rabusic non vede una palla anche per merito suo, buona prestazione.
Anche lui tra i più positivi tra le fila rossoblu, esce spesso palla al piede con il giusto tempismo. Permette ai suoi di incorrere in pochi rischi.
Primo tempo contenuto, secondo più vivace nel quale sforna molti cross mai sfruttati al meglio.
Ci mette il cuore da capitano, fa da diga al centrocampo bolognese costringendo il Verona a rallentare le azioni di impostazione.
(dal 71’) IBSON 6: dà dinamicità alla mediana di Ballardini, sfiora pure il gol del vantaggio con un ottimo inserimento da dietro.
Partita diligente dello sloveno, fa discretamente entrambe le fasi andando anche un paio di volte alla conclusione.
Forse il migliore dei suoi assieme a Konè. Come Krhin fa entrambe le fasi che a lui riescono ancora meglio. Si sbatte molto per recuperare palloni e va al tiro in più occasioni.
Prestazione sufficiente, in fase di contenimento non teme Iturbe mentre quando si tratta di attaccare riesce a mettere dei cross interessanti come quello per il tiro di Konè nel primo tempo.
Il migliore fino al momento della sostituzione, fa da raccordo tra centrocampo ed attacco. Sfiora il gol e recupera palloni a centrocampo. Sfortunatamente inceppa in un infortunio muscolare.
(dal 33’) CRISTALDO 4.5: poca intesa con Bianchi e con il resto dei compagni. Inoltre si fa espellere per doppia ammonizione nel giro di 60 secondi.
Pare la sua giornata dopo il tiro che impegna Rafael nel primo tempo, ha l’occasione di ritrovare la rete in avvio di ripresa ma fallisce dal dischetto.
(dal 66’) MOSCARDELLI 6: qualche buono spunto che avrebbero potuto sfruttare meglio i suoi compagni; con l’espulsione di Cristaldo resta il solo giocatore offensivo della squadra potendo perciò fare ben poco.
Al Bologna oggi è mancata solo la rete, la squadra è stata molto sfortunata sbagliando il rigore al secondo minuto delle ripresa e fallendo altre ghiotte occasioni. Sul piano del gioco i rossoblu sono riusciti ad imporsi per lunghi tratti su un campo importante come quello del Hellas.