E’ una di quelle storie che solitamente si vedono nei film. Può essere un frammento all’interno di una storia più ampia, o magari la trama stessa; soltanto che questa volta è successo davvero. Direte: siamo in California, dove tutto è possibile. E infatti, per un giorno Sam Tageson ha potuto coronare il grande sogno di una vita: pattinare con i San José Sharks, la squadra per la quale ha sempre fatto il tifo. Stiamo parlando di , la lega professionistica americana di hockey su ghiaccio: lo sport che questo ragazzo di 18 anni pratica da quando ha 6 anni, e di cui è un grande fan. Purtroppo, Sam soffre della sindrome del cuore sinistro ipoplastico, sostanzialmente delle anomalie cardiache che lo mettono in pericolo di vita. E allora, grazie alla Make-A-Wish Foundation, gli Sharks hanno deciso di fargli passare una giornata indimenticabile. E hanno fatto le cose in grande: se pensate che si sia trattato di fargli fare un giro di pista con i ragazzi della squadra e magari fargli colpire un disco vi sbagliate. E’ stato molto di più: Sam Tageson ha firmato un contratto di un giorno, e ha avuto un trattamento da vero giocatore, a tutti gli effetti: il general manager della franchigia della Santa Clara Valley, Doug Wilson, si è presentato alla firma, seguita da una sessione con i media. Durante la quale Sam ha dichiarato che “mi piace un sacco, è straordinario. E’ un esperienza che si fa una volta sola nella vita”. Finita lì? Manco per sogno. Per un giorno Tageson è stato uno Shark, e allora si è allenato con la squadra, avendo l’onore di sfidare in uno contro uno il portiere della squadra Alex Stalock. A un certo punto gli ha anche fatto gol: l’immagine del tiro che passa tra le gambe del portiere è immediatamente finita sul profilo Instagram degli Sharks, insieme ad altre venti fotografie scattate durante l’allenamento. Il momento più esaltante è però arrivato la sera della partita: al SAP Center, il palazzo che la franchigia utilizza dal 1993 (cioè dal quarto anno dalla loro fondazione), arrivavano i Florida Panthers per la partita di regular season. Sam è entrato sul ghiaccio insieme ai compagni, per la presentazione delle squadre (indossando la maglia numero 20); ha cantato l’inno nazionale insieme a tutti gli altri, poi ha salutato la folla visibilmente commosso, mentre dagli spalti si levava una giusta ovazione. “Gli ho parlato un po’, è un ragazzo simpatico e non vedeva l’ora di essere qui con noi” ha raccontato l’ala degli Sharks Logan Couture. “Lo abbiamo accolto tutti alla grande, i ragazzi sono stati fantastici. Tutti hanno passato un po’ di tempo con lui”. San José ha perso la partita (3-2) complicandosi la vita nella lotta al miglior record della Lega; in questa bella storia, solo un dettaglio che non macchia il quadro d’insieme. (Claudio Franceschini)