Finisce 1-1 l’anticipo di mezzogiorno della serie A tra Parma e Genoa. Ospiti in vantaggio con Cofie al 21′, ma raggiunti dieci minuti dopo da Schelotto. I gialloblu salgono a 46 punti, il Genoa a 45.
Un Parma europeo, un Cassano mondiale. I gialloblu sono in un momento d’oro, in piena corsa per l’Europa League, guidati da un Cassano in forma strepitosa, che sembra aver definitivamente convinto Prandelli (peraltro presente al Tardini) a portarlo in Brasile. Al Tardini arriva il Genoa di Gasperini, sazio al punto da non dover lottare fino alla morte per la vittoria, forte di una salvezza ormai in cassaforte. Donadoni può temporaneamente scavalcare Inter e Fiorentina, ma conscio dell’impegno infrasettimanale attua un leggerissimo turn over: in attacco, a fianco di Cassano e Amauri, c’è Schelotto e non Biabiany; dietro di loro, in centrocampo, Parolo, Munari e Acquah, mentre davanti a Mirante si schierano Gobbi, Paletta, Lucarelli e Cassani. Ben più massiccia l’alternanza del grifone: Perin in porta, Burdisso, De Maio e Marchese dietro, Motta, Cofie, Matuzalem e Antonelli in mezzo, e Konatè, Calaiò e De Ceglie in avanti, con Gilardino in panchina. L’occasione per i ducali è ghiotta, e infatti gli uomini di Donadoni partono subito a mille all’ora: al terzo minuto una grande triangolazione Gobbi-Amauri mette il terzino davanti a Perin, ma il sinistro è alto; due minuti dopo, dall’altra parte, è Schelotto a metterla tesa in mezzo, ma la deviazione di Amauri è troppo timida. Dopo i primi minuti, però, i ritmi rallentano, il Parma si ritira e il Genoa si schiera bene in campo. Tanti errori e confusione, finchè al 21′ i grifoni passano a sorpresa, dal nulla, in vantaggio, grazie al destro ravvicinato di Cofie sul bll’assist di Konatè. Il Parma si sveglia, come un pugile dopo un destro sullo zigomo, e in 20 secondi confeziona una grande azione: Cassani sfonda a destra, pennella un cross per Amauri, che in rovesciata sfiora il palo lungo per una questione di centimetri. È una fiammata però, perchè i padroni di casa non riescono a prendere in mano la gara, e faticano soprattutto sugli esterni, con Schelotto e Parolo fuori dal gioco. Ma, ironia della sorte, dopo dieci minuti arriva quasi casualmente il pareggio, proprio con Schelotto: punizione dalla trequarti scodellata in mezzo, mischia furibonda risolta dall’ex interista con una bordata di sinistro sotto il sette. Il Parma, galvanizzato, alza il ritmo, e prova a mettere il Genoa alle corde che, tuttavia, disposto bene in campo, riesce a minimizzare l’euforia dei ducali, rischiando solo al 38′ in occasione di un gran destro da trenta metri di Parolo, fuori di un soffio. Così, l’assedio finale del Parma è solo nelle intenzioni dei giocatori di Donadoni: gli ospiti non rischiano nulla, e vanno all’intervallo in pareggio.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo: è il Parma che parte forte, confezionando subito un’occasione da gol. Cassano piazza il cross, la palla viene respinta e danza la limite dell’area, dove c’è Munari che, indisturbato, piazza il destro a meno di un metro dal palo. Come nel primo tempo, però, i padroni di casa si sgonfiano subito, e il Genoa si riassesta in campo, annullando le offensive e, anzi, confezionandone di proprie: la più ghiotta capita a Calaiò, al 57′, quando sul cross di Burdisso trova il tempo giusto e devia di testa, con la palla che fa la barba al palo. Col passare dei minuti, il Parma però capisce che il tempo stringe, e comincia ad alzare il baricentro, anche grazie al miglioramento della prestazione di Parolo. Proprio il centrocampista, al 68′, si smarca benissimo in area, e viene pescato alla perfezione da Cassano, ma al momento di deviare in gol, non riesce ad impattare la sfera; ancora Parolo, al 75′, ci prova di testa, ma la sua conclusione si spegne di poco a lato. Il Parma prova l’assedio finale, ma un grande Perin nega la gioia del gol ad Amauri. Finisce in pareggio, che sa di due punti persi per i padroni di casa, che allungano sì la striscia di risultati utili ma sprecano un’ottima occasione per scavalcare la Fiorentina, impegnata a Napoli; sa invece di punto guadagnato al genoa, arrivato a Parma senza grandi pretese, ed uscito con un punto che lo mette sempre più al sicuro in un’annata tranquilla. (Giovanni Gazzoli)
Al 31′ minuto di gioco Parma 1 Genoa 1. Il pareggio della formazione di casa è stato realizzato da Ezequiel Schelotto, che risolve una mischia nell’area del Genoa con un sinistro potente che si insacca sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Perin. Quarto gol in campionato per l’italo-argentino ex Sassuolo e Inter.
Al 21′ minuto di gioco Parma 0 Genoa 1. Rete del vantaggio rossoblu con Isaac Cofie: combinazione africana con Konate che prende palla sulla destra e taglia verso il centro, bravissimo il centrocampista ghanese a inserirsi in area di rigore e venire servito con i tempi giusti, tiro in diagonale che beffa Mirante sul palo lungo. E’ il primo gol in campionato per Cofie.
Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Parma-Genoa, partita valida per la 29^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Donadoni insiste con il 4-3-3 ma sceglie Schelotto in luogo di Biabiany, tutto confermato il resto con Amauri e Cassano. Nel Genoa fuori come previsto Gilardino e Sculli, giocano invece Calaiò e De Ceglie insieme a Konate, in mediana torna Cofie che prende il posto dello squalificato Sturaro. 83 Mirante; 2 Cassani, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 18 Gobbi; 30 Acquah, 24 Munari, 16 Parolo; 23 Schelotto, 11 Amauri, 99 Cassano. In panchina: 91 Bajza, 1 Pavarini, 19 Felipe, 35 Rossini, 3 Molinaro, 51 Sall, 22 F. Jankovic, 20 Obi, 45 Nyantakyi, 7 Biabiany, 17 Palladino, 9 Cerri. Allenatore: Roberto Donadoni : 1 Perin; 4 De Maio, 8 Burdisso, 15 Marchese; 21 M. Motta, 14 Cofie, 27 Matuzalem, 13 Antonelli; 77 Konate, 16 Calaiò, 29 De Ceglie. In panchina: 53 Bizzarri, 95 Albertoni, 5 Gamberini, 90 Portanova, 91 Bertolacci, 79 Cabral, 26 Centurion, 18 Fetfatzidis, 10 Sculli, 11 Gilardino. Allenatore: Gian Piero Gasperini Tommasi di Bassano del Grappa
In vista della sfida dello stadio Tardini di Parma, andiamo ad analizzare insieme le migliori quote, orientandoci come al solito con l’agenzia Snai. Favorita la squadra emiliana la cui vittoria è data a 1,63 contro il successo del Grifone dato a 5,75. Il pareggio, invece, quotato 3,60, un segno che i bookmaker non sembrano aspettarsi. Interessanti anche le quote sul risultato finale esatto dove l’1 a 0 per i gialloblu è quotato a 6, mentre all’opposto, lo 0 a 1 in favore del Genoa di Gian Piero Gasperini, è dato addirittura a 14, chiara conferma di quanto dicevamo in apertura. Sempre rimanendo nell’ambito delle marcature, la partita con goal è quotata a 1,85 e la stessa identica cifra è indicata per il “no goal”, gara quindi che si concluderebbe senza alcuna rete. Sempre rimanendo nell’ambito delle marcature, l’Under (sotto i 2,5 gol) è dato a 1,78 mentre l’Over è fissato a quota 1,92.
Oggi pomeriggio la 29^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014 si apre con il consueto anticipo dell’ora di pranzo: al Tardini va in scena Parma-Genoa, diretta dall’arbitro Tommasi. Partita tra due squadre che inseguono l’Europa, con qualche differenza: se infatti i ducali con 46 punti sarebbero certi della partecipazione alle prossime coppe e di conseguenza non si possono più nascondere (perdere la sesta posizione sarebbe a questo punto una sorta di fallimento), il Grifone di punti ne ha 35 e si trova un bel gruppo di squadre davanti a rendere decisamente ostico il compito. Sulla carta ce la possono ancora fare, ma è chiaro che per loro si tratterebbe di un’impresa e forse anche per questo motivo oggi possono giocare con la mente più sgombra, pur se con l’ansia di dover fare risultato a seguito di una striscia non esattamente positiva. All’andata era stato il Grifone a imporsi: era finita 1-0, nel turno infrasettimanale successivo il Parma avrebbe perso un’altra partita, ma da allora non conosce la parola sconfitta; i precedenti giocati in Emilia in Serie A sono appena 10, e c’è un netto vantaggio dei gialloblu che si sono portati a casa 6 vittorie e 3 pareggi, contro l’unico successo del Genoa che è datato 2009-2010 ed è anche la sfida con più gol tra le due squadre. All’epoca finì 2-3, doppietta di Palacio e rete di Fatic a rendere vano il gol di Zaccardo e l’autorete di Bocchetti che avevano dato il pareggio alla squadra di casa. Lo scorso anno è finita in parità: febbraio 2013, una partita senza troppe emozioni e con le due formazioni che sostanzialmente evitarono di giocare (finì 0-0). L’ultima vittoria del Parma risale alla stagione 2011-2012. Fu un 3-1 senza discussioni: una doppietta di Giovinco mise subito in chiaro le cose, poi Morrone arrotondò il risultato prima del calcio di rigore, inutile, di Palacio. Tra i doppi ex della partita l’attuale capitano ducale Alessandro Lucarelli, trasferitosi in Emilia proprio dal Genoa nell’estate del 2008; Alberto Gilardino, che con la maglia del Parma segnò 24 gol in un campionato; Alberto Paloschi, passato dalla Liguria senza restarvi troppo a lungo; Sebastien Frey, per quattro anni al Tardini e poi per due al Genoa prima di finire a giocare in Turchia; tra gli allenatori è ufficialmente un doppio ex Francesco Guidolin, che ha traghettato il Parma in Serie A nel 2008-2009. Nel 2005 il Genoa lo aveva scelto come tecnico della prima stagione in Serie A dopo 10 anni, ma la famosa valigetta con la quale fu sorpreso Enrico Preziosi cancellò la promozione e rispedì il Grifone in Serie C, causando perciò la rescissione del contratto. L’altro doppio ex è lo stesso Roberto Donadoni: nel 2003-2004, in Serie B, il Genoa lo esonerò dopo tre partite nelle quali aveva raccolto tre sconfitte.
E’ arrivata a 16 partite la striscia di imbattibilità del Parma. Un record che prosegue senza soste e che nell’ultima giornata ha trovato la sua grande sublimazione nel 4-2 di San Siro contro l’Inter. Roberto Donadoni sta legittimando la sua posizione di grande allenatore; la squadra ha già centrato 46 punti e ha anche una partita in meno, ha ormai raggiunto il sesto posto e non si può più nascondere. Non andare in Europa a questo punto sarebbe un fallimento, senza giri di parole; 12 vittorie, 10 pareggi e appena 5 sconfitte, ma soprattuttto una concreta possibilità di raggiungere anche la quarta posizione che dista appena 2 punti, e da lì vedere se anche il Napoli rallenterà. Naturalmente alla Champions League non si pensa: sarebbe troppo. Bisogna continuare a giocare così, con grande naturalezza e incisività; il difficile viene adesso, perchè fatto l’exploit e raggiunto virtualmente il traguardo le altre squadre ti affrontano in un modo diverso, e soprattutto l’aria di alta montagna può far venire le vertigini. Di sicuro il Parma in casa gioca alla grande: ha ottenuto sei vittorie e altrettanti pareggi, perdendo solo contro Juventus e Roma, cioè le prime della classe. In più c’è un Antonio Cassano formato mondiale: 11 gol per il barese, e le continue voci di una possibile chiamata di Cesare Prandelli per il Mondiale. Lui non ci pensa ma dice che sarebbe un grande onore: la strada è quella di proseguire così e provare a portare i ducali in Europa. Il Genoa è reduce da due sconfitte consecutive che hanno spezzato una serie di quattro partite positive; se contro il Chievo la squadra non ha dato il meglio di sè ed è caduta per mano di due calci di rigore, contro la Juventus i rossoblu hanno invece giocando una grande sfida e avrebbero meritato maggior sorte, ma Calaiò ha sbagliato un calcio di rigore sullo 0-0 e alla fine una punizione di Andrea Pirlo ha dato i tre punti ai bianconeri. Resta comunque, quello del Genoa, un bel campionato: fuori casa però le cose vanno leggermente meno bene, visto che la squadra di Gian Piero Gasperini ha vinto tre partite, ne ha pareggiate quattro e ne ha perse ben sette, subendo 20 delle 35 reti totali incassate da Mattia Perin. Sarà una bella partita in ogni caso: due formazioni che sanno giocare molto bene e alle quali piace imporre il rispettivo gioco. Il Parma naturalmente è favorito per il fattore campo, per la situazione di classifica e per il momento che sta attraversando; attenzione all’orgoglio del Grifone però, e al fatto che spesso e volentieri sono proprio le partite considerate meno ostiche o comunque più abbordabili che possono rappresentare il vero ostacolo sulla strada della grandezza. A noi comunque non resta che metterci comodi e dare la parola al campo: la diretta di Parma-Genoa sta per cominciare…
Marcatori: 21′ Cofie (G), 31′ Schelotto (P)
Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Parolo, Munari (24′ st Obi); Schelotto (24′ st Biabiany), Amauri, Cassano (37′ st Palladino). A disp.: Bajza, Pavarini, Rossini, Felipe, Molinaro, Jankovic, Nyantakyi, Sall, Cerri. All.: Donadoni
Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; M. Motta, Cofie, Matuzalem (15′ Bertolacci), Antonelli; Konatè (16′ st Feftatzidis), Calaiò, De Ceglie (35′ st Gilardino). A disp.: Bizzarri, Albertoni, Gamberini, Portanova, Centurion, Cabral, Sculli. All.: Gasperini
Arbitro: Tommasi
Marcatori: 21′ Cofie (G), 31′ Schelotto (P)
Ammoniti: Munari (P), Konate (G), Burdisso (G), De Maio (G), Lucarelli (P)