E’ il norvegese Alexander Kristoff il vincitore dell’edizione numero 105 della Milano-Sanremo. Il corridore della Katusha precede in volata lo svizzero Fabian Cancellara, terzo è Ben Swift del team Sky. La gara è stata condizionata dal maltempo che ha vessato i corridori; nonostante questo si è trattato di una bella corsa, condotta all’attacco sin dall’inizio delle salite cruciali e anche prima, quando i due olandesi Demaar e Tjallingii hanno provato ad andare in fuga e si sono staccati dal gruppo. A rispondere per primi sono stati De Marhi e Peter Sagan, poi sulla Cipressa ci ha provato a sorpresa Vincenzo Nibali: lo squalo è arrivato ad avere 45” di ritardo dai due battistrada, poi però è stato ripreso dagli uomini Cannondale che dietro facevano l’andatura e hanno ricompattato il gruppo. Appena prima del Poggio foratura di Degenkolb, poi una caduta che coinvolge Van Avermaet; il gruppo unito transita sotto lo striscione dell’ultimo chilometro con Cancellara e Cavendish che provano a farsi vedere in testa. Si arriva alla volata e qui Kristoff è il più lucido di tutti regolando gli avversarti e vincendo la grande classica. Che resta stregata per gli italiani: l’ultima vittoria nel 2006 con Filippo Pozzato, oggi solo il sesto posto di Sonny Colbrelli.
Manca ormai poco alla partenza della Milano-Sanremo, edizione numero 105 di questa che è una delle più importanti gare ciclistiche in linea su strada. Una corsa divenuta forse leggendaria nel , quando condizioni climatiche davvero impervie costrinsero tantissimi corridori a cercare riparo nelle case che trovavano lungo il percorso. Al traguardo arrivarono in sette e la vittoria sorrise al francese Eugène Christophe, che era addirittura convinto di aver sbagliato strada. Ma la Milano-Sanremo sarà sempre legata a Costante Girardengo: lo storico ciclista di Novi Ligure vinse per ben sei volte questa corsa negli undici anni in cui partecipò, salendo peraltro sul podio in tutte le occasioni. L’Italia domina giustamente l’albo d’oro: ha 50 vittorie contro le 20 del Belgio secondo (7 del solo Eddi Merckx, 3 di Roger De Vlaeminck), ma gli azzurri non festeggiano dal 2006 quando fu Filippo Pozzato a prendersi la vittoria in un’edizione con un podio tutto italiano (secondo Alessandro Petacchi, terzo Luca Paolini). Da allora solo piazzamenti: Pozzato secondo nel 2008, Petacchi terzo nel 2010, Vincenzo Nibali terzo nel 2012. Sarà questa la volta in cui spezzeremo il digiuno?
Finalmente ci siamo. Oggi è in programma la Milano-Sanremo 2014, edizione numero 105 della cosiddetta ‘Classicissima di Primavera‘ che apre il programma delle grandi classiche di ciclismo. Come di consueto, il fascino di questa corsa risiede innanzitutto nel fatto che è aperta a diversi epiloghi, grazie a un percorso non particolarmente impegnativo ma ricco di insidie, a partire dalla lunghezza di ben 294 km. Il tracciato tornerà ad essere quello tradizionale, a causa della scelta di togliere la salita delle Manie per inserire quella di Pompeiana, che però la Rcs ha dovuto escludere per una frana. Così, dopo la partenza naturalmente da Milano, con ritrovo alle ore 8.25 in piazza Sempione e via ufficiale alle ore 10.00 da via Chiesa Rossa, e il primo tratto verso Sud nella Pianura Padana, ecco il Passo del Turchino (km 143) che porterà la corsa sulla riviera ligure. Poi ecco in successione il Capo Mele (km 241), il Capo Cervo (km 246) e il Capo Berta (km 254) prima delle due salite che risulteranno realmente decisive, quelle che sono ormai entrate nella leggenda del ciclismo. Prima la Cipressa (km 272), salita di 5,6 km al 4% di pendenza media e punte fino al 9%, poi il Poggio (km 287), salita di 3,7 km al 3,7% e pendenza massima all’8%. Qui assisteremo agli ultimi attacchi da parte di chi – come ad esempio il nostro Vincenzo Nibali, ma anche Fabian Cancellara – vorrà evitare un arrivo in volata sul lungomare Italo Calvino (previsto attorno alle ore 17.00). Abbiamo già citato Nibali e Cancellara: le altre due stelle annunciate sono Mark Cavendish, vincitore nel 2009 e primo favorito in caso di sprint a ranghi compatti, e Peter Sagan, forse il favorito numero 1 in assoluto perché adatto sia per un attacco da lontano sia per una volata. Attenzione alle sorprese, però, perché negli ultimi anni quasi mai ha vinto chi era favorito alla vigilia: proprio l’imprevedibilità è una delle caratteristiche fondamentali della Sanremo, sperando comunque che non si arrivi agli estremi della scorsa edizione, spezzata in due a causa della neve e del gelo e infine vinta dall’outsider tedesco Gerald Ciolek. Quest’anno non si rischia una situazione così estrema, anche se dopo una lunga primavera anticipata in tutta Italia il tempo è peggiorato proprio in vista del fine-settimana di questa grande corsa. In ogni caso siamo sicuri che sarà un grande spettacolo (clicca qui per il pronostico di Gianni Bugno), che tifosi ed appassionati non dovranno perdere per nessun motivo. Ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 13.40 su Rai Sport 2 (canale 58 del telecomando), che dalle ore 15.05 circa sarà affiancata anche da Rai Tre, sempre con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello che ha sostituito Davide Cassani, da quest’anno c.t. della Nazionale azzurra. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Milano-Sanremo in streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv). Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale (Milano Sanremo) e il profilo Twitter ufficiale @Milano_Sanremo. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada.