Il risultato finale al Massimino è Catania 2 Napoli 4. La partita si era già decisa nella prima frazione, chiusa dalla squadra di Rafa Benitez in vantaggio di quattro gol con la doppietta di Duvan Zapata e le reti di Callejon ed Henrique. Per gli uomini di Rolando Maran da salvare almeno la bella reazione nella ripresa, che ha portato ai gol di Monzon e Gyomber e a qualche minuto di speranza in una clamorosa rimonta.
Al 30′ minuto di gioco del secondo tempo Catania 2 Napoli 4. Il gol è di Norbert Gyomber, che colpisce imparabilmente di testa e trafigge così Reina. Clamoroso al Cibali? Presto per dirlo, di certo ora il finale si annuncia emozionante…
Il Catania accorcia le distanze direttamente in apertura di secondo tempo: miracolo di Reina sulla conclusione da distanza ravvicinata di Plasil, ma il portiere spagnolo non può nulla sul tap-in di Monzon che infila la palla sotto la traversa e quantomeno trova il gol della bandiera per gli etnei.
Mentre è appena cominciato il secondo tempo della partita, si impone un breve bilancio di un primo tempo a senso unico: dominio totale della formazione di Rafa Benitez, mentre il Catania non è riuscito a ripetere la buona prestazione con la quale domenica sera aveva messo seriamente in difficoltà la capolista. La ripresa riuscirà ad offrire spunti interessanti in una partita di fatto finita?
Al 43′ minuto di gioco risultato Catania 0 Napoli 4. Il Napoli dilaga su un Catania in bambola, e ne approfitta Duvan Zapata, che firma la personale doppietta con una precisa conclusione su assist di Callejon, altro grande protagonista della serata con un gol e due assist.
Al 40′ minuto di gioco risultato Catania 0 Napoli 3. Trova il gol anche Henrique, acquisto di gennaio che per la prima volta trova la via della rete nel calcio italiano. Una prima volta indimenticabile, perché si tratta di uno splendido tiro al volo dalla destra, che può ricordare persino il leggendario gol di Marco Van Baasten agli Europei 1988. La partita sembra ormai chiusa definitivamente.
Al 25′ minuto di gioco Catania 0 Napoli 2. I partenopei la chiudono forse già nel primo tempo: undicesimo gol in campionato di José Callejon, che viene servito in area di rigore e, sull’uscita di Andujar, vince il rimpallo e con una piroetta ritrova la coordinazione per infilare a porta vuota.
Al 16′ minuto di gioco risultato Catania 0 Napoli 1. Il gol è stato segnato da Duvan Zapata: l’attaccante colombiano arriva così a quota tre gol in stagione, ma questa per lui è la prima rete in serie A. Gran parte del merito va a José Maria Callejon, che quasi dalla linea di fondo sulla destra mette in mezzo un pallone che taglia tutta l’area e arriva a Zapata, che si fa trovare pronto per la deviazione vincente da pochi passi.
Le formazioni ufficiali della partita Catania-Napoli, la cui diretta comincerà tra pochi minuti. 3-5-2 per il Catania di Rolando Maran, che schiera Legrottaglie in difesa al posto dell’indisponibile Rolin. A centrocampo gioca Plasil nel trio centrale, capitan Izco viene allargato a destra e Gino Peruzzi parte dalla panchina. Il Napoli risponde nel solito 4-2-3-1_ la novità più grossa è in attacco dove il titolare è il colombiano Duvan Zapata, in campo al posto di Gonzalo Higuain che parte dalla panchina. Catania (3-5-2): 21 Andujar; 14 Bellusci, 6 Legrottaglie, 24 Gyomber; 13 Izco, 8 Plasil, 10 Lodi 15 F.Rinaudo, 18 Monzon; 28 Barrientos, 11 Leto In panchina: 35 Ficara, 2 Peruzzi, 33 C.Capuano, 22 P.Alvarez, 34 Biraghi, 26 Keko, 7 Fedato, 32 B.Petkovic Allenatore: Rolando Maran Napoli (4-2-3-1): 25 Reina; 4 Henrique, 21 F.Fernandez, 5 Britos, 2 Reveillere; 8 Jorginho, 20 Dzemaili; 7 Callejon, 17 Hamsik, 24 Insigne; 91 D.Zapata In panchina: 80 Doblas, 15 Colombo, 33 Albiol, 22 Radosevic, 88 Inler, 13 Bariti, 19 Pandev, 9 Higuain Allenatore: Rafael Benitez Arbitro: Massa (sezione di Imperia)
La partita di questa sera si preannuncia molto interessante: il Catania ha necessario bisogno di una vittoria per non perdere altro terreno nella corsa alla salvezza, il Napoli vuole definitivamente blindare il terzo posto, arrivare nel migliore dei modi allo scontro con la Juventus e provare a mettere pressione alla Roma. Molto dipende da quale modulo metterà in campo Rolando Maran: solitamente il tecnico trentino gioca con il 4-3-3, ma domenica sera contro la capolista ha preferito un 3-5-2 speculare. Qui non ce ne sarebbe bisogno, ma la buona prestazione dei suoi potrebbe dare adito a una ripetizione, con le posizioni di Barrientos e Keko che possono dare molto fastidio ai difensori del Napoli che soffrono molto tagli e incursioni. Attenzione alle catene laterali: spesso e volentieri i centrali partenopei non ricevono copertura sulle diagonali, Callejon ripiega molto ma potrebbe trovarsi senza energie per farlo mentre dall’altra parte Lorenzo Insigne è meno incline al lavoro di copertura. Ecco perchè gli etnei potrebbero allargare ulteriormente il campo e giocare molto con le sovrapposizioni interne e i tagli dalle fasce, qui Maran sa che può vincere la partita. Il Napoli invece deve far girare il pallone velocemente, muoversi tanto a palla lontana per tagliare e prendere di infilata la difesa e ritrovare quella cattiveria offensiva che nelle ultime uscite è venuta a mancare.
Catania-Napoli avrà un’esito scontato? Chissà: i precedenti dicono che i partenopei non hanno mai violato il campo dei rossazzurri (6 vittorie e 6 pareggi) perciò non si può mai dire cosa potrebbe succedere. Chiaramente i pronostici Snai danno per favorito il Napoli (1,75) ma non si può non tenere conto della statistica e allora la quota per la vittoria del Catania non è troppo suggestiva (4,75) con il pareggio che si pone più dalla parte del segno 1 (3,50). Under a 1,80 e Over a 1,90 – con Goal a 1,90 e NoGoal a 1,80 – dà un’indice di una partita che potrebbe essere molto equilibrata, anche guardando le cifre relative al risultato parziale/finale, dove la più conveniente è quella che riguarda un ribaltone del Catania (35). Entrambe le squadre hanno avuto giocatori espulsi domenica: dovesse capitare un altro cartellino rosso la quota sarebbe di 3, non troppo allettante anche perchè sostanzialmente è sempre la stessa. Risultato esatto: un anno fa finì 0-0 e questa è ipotesi da 10, mentre nel girone d’andata del 2011-2012 il Catania vinse 2-1 in rimonta (ne parlavamo prima), dovesse verificarsi lo stesso risultato vincereste 150 euro giocandone 10.
Per presentare Catania-Napoli abbiamo contattato in esclusiva Gigi Cagni (clicca qui per l’intervista completa). Secondo la sua analisi, i problemi di continuità dei partenopei, “che stanno comunque disputando un ottimo campionato”, derivano dal fatto che l’organico a disposizione di Rafa Benitez non è competitivo per fare corsa piena in tutte le competizioni. Per quanto riguarda invece Marek Hamsik “credo sia un problema di testa, molto è dipeso anche dall’infortunio che ha avuto”. Occhi puntati poi su Rafa Benitez, che “se vorrà migliorare il rendimento per la prossima stagione dovrà stare più attento”, dice Cagni riferendosi al reparto arretrato.
La Serie A 2013-2014 torna subito: turno infrasettimanale, l’ultimo in calendario, per la 30^ giornata. Mercoledi va in scena Catania-Napoli, diretta dall’arbitro Massa. E’ una partita tutt’altro che scontata: certo, la situazione di classifica parla chiaro e ci dice che gli etnei sono ultimi in classifica con 20 punti, mentre i partenopei sono terzi con 58. Messa in questo modo non si dovrebbe nemmeno iniziare a parlare e concedere la vittoria alla squadra di Rafa Benitez; eppure proprio la partita che i rossazzurri hanno giocato domenica sera contro la capolista ci dice che la formazione guidata da Rolando Maran non si è ancora arresa all’idea di tornare in Serie B dopo otto stagioni e anzi vuole vendere cara la pelle. Il Napoli poi non è sempre stato brillante nelle sue trasferte stagionali, e inoltre in soccorso del Catania arrivano i precedenti a dirci come gli azzurri non abbiano mai vinto sul campo dei rivali di oggi. Possibile? Decisamente sì: nella storia ci sono 6 vittorie del Catania e 6 pareggi. A cominciare da un 1-1 del giugno 1955, con reti di Manenti per gli etnei e Pesaola per i partenopei, la tradizione è altamente favorevole per la squadra siciliana, che ha vinto la sua prima partita nel maggio del 1961 (1-0) e poi non hanno mai concesso la vittoria al Napoli. Lo scorso anno finì 0-0 – scialbo – nel 2011-2012 i partenopei ci avevano provato (era la decima giornata) ed erano passati in vantaggio con Edinson Cavani, prima che le reti di Gonzalo Bergessio e Giovanni Marchese, favorite anche dal cartellino rosso preso da Santana, diedero i tre punti ai padroni di casa. Che dunque intravedono la possibilità di fare un altro colpo; tuttavia oggi il pareggio servirebbe a poco, perchè la distanza dal terzultimo posto c’è e va colmata quanto prima. Per contro il Napoli deve mettere da parte cabala e storia e tornare a vincere per non vanificare quanto di buono fatto nel corso della stagione: l’obiettivo dichiarato è il ritorno in Champions League e questo è possibile solo attraverso uno dei primi tre posti. Andato il primo, restano gli altri: il secondo rischia di allontanarsi dopo l’ultima sconfitta, il terzo va difeso. Non sono tantissimi i doppi ex della sfida: ricordiamo Gianni Di Marzio che ha guidato il Napoli tra il 1977 e il 1979 (e le giovanili quasi dieci anni prima) e poi il Catania nel biennio 1982-1984. C’è anche il portiere Gennaro Iezzo, che a Catania è stato in Serie C1 e B per poi trovare la A con il Napoli, e c’è Giuseppe Mascara che in rossazzurro ha giocato una stagione in prestito (con 13 gol) per poi tornare nel 2005 e passare altri sei anni al Massimino; con il Napoli un anno da seconda linea, ma comunque con 4 reti all’attivo.
Da quando Rolando Maran è tornato ad allenare il Catania le cose hanno cominciato a smuoversi, ma sono rimaste molto difficili. Ci sono dei risultati positivi da sottolineare, come la vittoria sulla Lazio; ma negli scontri diretti il Catania fa fatica, e lo ha dimostrato non riuscendo a conservare il gol di vantaggio sul Sassuolo finendo per farsi battere 3-1 a Reggio Emilia. Domenica ha dato vita a una bella partita contro la Juventus, assumendo spesso l’iniziativa e creando vari pericoli alla porta di Storari; purtroppo però sono emersi tutti i problemi della squadra, vale a dire la difficoltà a mettere la palla in porta e prima ancora a creare occasioni da rete nitide. Così a vincere sono stati i bianconeri che hanno capitalizzato al massimo un’occasione avuta fin lì. I rossazzurri sono usciti a mani vuote da quella che avrebbe potuto essere la partita della svolta; il calendario in questo periodo non aiuta, le prossime tre partite sono contro Udinese, Torino (in casa) e Milan e bisognerà provare a portare a casa sicuramente la vittoria al Massimino e poi tutto quello che si riuscirà in trasferta. Il Napoli ha problemi simili pur avendo una posizione di classifica completamente diversa: la stagione dei partenopei sta vivendo di momenti ottimi che si alternano a rovinose cadute. Solo lo scorso giovedi la squadra di Rafa Benitez era stata eliminata dall’Europa League: era riuscita a passare in vantaggio con il gol di Pandev ma poi si era fatta sorpassare, segnando l’inutile 2-2 nel recupero. Poi un’altra gara casalinga per affrontare la Fiorentina e provare a mettere 13 punti tra sè e i viola in ottica di blindare il terzo posto; partita giocata molto bene, anche e soprattutto quando è rimasta in 10 per l’espulsione di Ghoulam. Il gol però non è arrivato, mentre a segnare è stata la Fiorentina con Joaquin. Il Napoli insomma deve crescere da questo punto di vista: quali siano i problemi è difficile spiegarlo, ma sembra che quando Higuain non è in giornata tutti i compagni fatichino a concretizzare. Eppure le statistiche non sono affatto male: Callejon ha 10 gol in campionato, il trio Hamsik-Pandev-Mertens 6 a testa. Battere il Catania è quasi un obbligo per non perdere ulteriore terreno rispetto al secondo posto, che rimane il vero obiettivo (perso ormai lo scudetto) ma che si sta allontanando, con la Roma che ha vinto e ha 6 punti di vantaggio con una partita in meno. Questa sera al Massimino i temi di interesse sono dunque tanti: bisognerà verificare se il Catania sarà in grado di ripetere la bella partita giocata contro la Juventus, e se il Napoli non sarà psicologicamente abbattuto per un’altra occasione sprecata. E’ insomma una storia di riscatto, quantomeno di ricerca di esso: non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire al Massimino, la diretta di Catania-Napoli sta per cominciare…
Marcatori: D. Zapata (N) al 16′, Callejon (N) al 25′, Henrique (N) al 40′, D. Zapata (N) al 43′ p.t., Monzon (C) al 7′, Gyomber (C) al 30′ s.t.
Andujar, Bellusci, Gyomber, Legrottaglie (dal 1′ s.t. B. Petkovic); G. Peruzzi (dal 38′ s.t. Fedato), Izco, Lodi, F. Rinaudo (dal 1′ s.t. Plasil), Monzon; Barrientos, Keko. A disposizione: Ficara, Alvarez, C. Capuano, Biraghi, Kin. Boateng, Leto. All. Maran.
Reina; Henrique (dal 14′ s.t. Raul Albiol), Fernandez, Britos, Reveillere; Jorginho, Dzemaili; L. Insigne, Hamsik (dal 21′ s.t. Radosevic), Callejòn; D. Zapata (dal 34′ s.t. Higuain). A disposizione: Doblas, Colombo, Uvini, Inler, Bariti, Pandev. All. Benitez
Arbitro: Massa
Ammoniti: Keko (C)