Ha vinto il cronoprologo del Giro di Romandia. Il polacco della Omega Pharma-Quick Step ha completato i 5,6 km del percorso di Ascona in 6’22”84, mettendosi alle spalle l’australiano Rohan Dennis, secondo a 4”, stesso distacco accusato anche dal tedesco Marcel Kittel e dall’italiano Giacomo Nizzolo, rispettivamente terzo e quarto. Quinto il campione del mondo della specialità Tony Martin (a 5”). Chris Froome, che rientrava alle gare a un mese di distanza dal Giro di Catalogna, ha chiuso 13° a 10” dal vincitore, mentre Vincenzo Nibali ha chiuso la propria prova in diciottesima posizione, due secondi dietro al britannico. Distacchi comunque minimi, come è normale che sia su una prova così corta. Tra gli altri italiani, Moreno Moser è arrivato venticinquesimo a 14”, mentre Ivan Basso ha chiuso al sessantesimo posto con un ritardo di 21”. Da rilevare la caduta di uno dei grandi favoriti per il successo finale, lo statunitense Tejay Van Garderen: conseguenze non gravi, ma per lui già non ci sono speranze di fare bene in classifica. L’uomo del giorno è stato però senza dubbio Kwiatkowski, grande rivelazione della prima parte della stagione: per lui è già la sesta vittoria del 2014, comprese la Volta Algarve e la Strade Bianche, protagonista alla Tirreno-Adriatico e al Giro dei Paesi Baschi, il ventitreenne polacco ha ottenuto anche il terzo posto sia alla Freccia Vallone sia alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, oltre al quinto all’Amstel Gold Race.
Il polacco Michal Kwiatkowski al momento è al comando della classifica del cronoprologo di Ascona, 5,6 km contro il tempo che segnano l’apertura del Giro di Romandia 2014, breve corsa a tappe nella Svizzera francofona. Per il ciclista polacco della Omega Pharma-Quick Step il tempo è stato di 6’22”, e questa buona prestazione è l’ennesima conferma di un’ottima prima parte di stagione per lui.
Inizia oggi in Svizzera il Giro di Romandia, ultimo grande appuntamento prima del Giro d’Italia che avrà inizio il prossimo 9 maggio. Questa breve corsa a tappe elvetica segna tradizionalmente il passaggio dalla stagione delle classiche a quella dei giri, ed infatti ecco che vedremo protagonisti in questi giorni tutti coloro che stanno rifinendo la preparazione in vista del Giro oppure che stanno già lavorando in ottica Tour de France. In quest’ultima categoria rientrano i due protagonisti più attesi, cioè Vincenzo Nibali e Chris Froome, l’anno scorso vincitori rispettivamente di Giro e Tour mentre in questa stagioni entrambi puntano tutti sulla Grande Boucle. Il siciliano della Astana è uscito discretamente dal Trittico delle Ardenne, anche se probabilmente ci si attendeva qualcosa di più dallo Squalo, soprattutto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Ancora peggio è andata al capitano di Sky, che non ha potuto partecipare alla Doyenne a causa di una infezione polmonare e che ha fatto discutere anche per una foto che ha fatto il giro del mondo, nella quale si vedono le sue gambe magrissime, ai limiti dello scheletrico. Difficile pensare che possa essere grande protagonista sulle strade svizzere, il suo obiettivo dovrebbe essere quello di recuperare una condizione che al momento certamente non è soddisfacente. Nibali proverà invece a vincere per spezzare il digiuno che dura da inizio stagione. In chiave Giro ci saranno invece due corridori che saranno protagonisti della Corsa Rosa, cioè Ivan Basso e il colombiano Rigoberto Uran. Il varesino alla vigilia ha dichiarato: “Sto bene e resto fiducioso di fare un buon Giro, ma è certo che ora devo anche dare un segnale. Finora sono andato piano, sotto le attese”. Tra gli altri protagonisti più attesi, sono da citare senz’altro il campione del Mondo Rui Costa e il polacco Michal Kwiatkowski. La corsa della Svizzera Romanda, cioè francofona, comincia oggi ma nella Svizzera italiana: appuntamento ad Ascona, cittadina del Canton Ticino, per un cronoprologo di 5,6 km. Gli appuntamenti più attesi saranno però quelli di venerdì, la tappa più difficile con quattro Gpm, e domenica, con una cronometro di 18,5 km a Neuchatel che emetterà i verdetti finali.